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Dispense di pittura (I) - D. Chiarabella

Gli incarnati

Dipingere un volto, a mio parere è una questione di sensibilità, vi sono miriadi di mescole fantastiche per la pittura, ma è molto importante la quantità di colore che si applica, i punti dove vanno aggiunte maggiori luci o ombre.
Bisognerebbe provare a dipingere un volto monocromatico per esempio con un marrone od un seppia chiaramente con l’ausilio del bianco a mio avviso sarebbe un ottimo esercizio.
Ma torniamo a noi… sul nostro primer che potrebbe essere grigio o bianco applichiamo un paio di mani di fondo (carnicino) che potrebbe essere ad acrilico tipo Andrea (ottimo) o dello smalto tipo Humbrol in entrambi i casi userei del color carne scurito leggermente con un marrone verdastro es. uniforme inglese dell’Andrea, con una punta di ocra, e nel caso degli humbrol del natural wood con una punta di ocra e rosso.

Incarnati © Davide Chiarabella

Volendo si può usare come fondo anche una mano di mistura dei colori ad olio avendo l’accortezza di farla asciugare bene.
Uso solitamente una combinazione di bianco terra di siena bruciata e ocra partendo sempre dal bianco come colore iniziale, stendo su tutta la superficie dell’incarnato uno strato dopodiché con un pennello piatto non molto grande tolgo il colore in eccedenza cercando di lasciare un sottile strato di colore, a questo punto si è pronti ad ombreggiare e lumeggiare l’incarnato.
Prepariamo una mescola come quella di base ma più chiara bianco+tsb+ocra, a questo punto appoggeremo delle micro quantità di colore sui punti in luce, zigomi, sul mento, sulla punta inferiore e superiore del naso e sulle narici e sulla parte superiore della fronte, e sulle parti più esposte delle orecchie, dopo questo passaggio con un pennello a punta tonda pulito e asciutto andremo a sfumare molto delicatamente il colore cercando di non allargare molto il colore, con della terra di siena bruciata dipingeremo allo stesso modo le ombre quindi sotto gli zigomi, tra il labbro inferiore e il mento, nelle sopra gli occhi, ai lati del naso, (vedi illustrazione allegata), a questo punto con un ‘altro pennello asciutto ripetiamo la stessa operazione svolta con le luci.


Incarnati © Davide Chiarabella


Vedremo che piano piano inizierà a prendere forma il nostro volto, continueremo a lumeggiare ed ombreggiare per tre o quattro volte finché ci pare di aver raggiunto un risultato a nostro parere soddisfacente, gli ultimi passaggi useremmo per le luci una tinta più chiara, e per le ombre quelle più profonde del rosso di cadmio e del nero d’avorio.

Incarnati © Davide Chiarabella

Dipingeremmo le labbra con la mistura dell’incarnato con un po’ di carminio o cremisi d’alizarina, con questo stesso colore andremmo a dare delle leggere velature sugli zigomi e sul naso.
Con del bianco acrilico o smalto dipingiamo l’occhio cercando di essere il più precisi possibile e delinearne bene la forma, a questo punto con del nero faremo le pupille per questa operazione consiglio di avere la punta del pennello “grassa” cioè che sia abbastanza carica di colore cercando di mantenere la punta al pennello che in questo caso dovrà essere di qualità (sono ok gli Winsor & Newton).
Con la stessa tinta che abbiamo usato per le pupille andremo a tracciare una linea scura sopra l’occhio.
I colori che servono per la realizzazione di un volto sono: bianco, delle ocre (giallo di marte, ocra gialla), marroni (tsb, bruno di marte, bruno di alizarina), rosso scuro per aggiungerlo alla mescola di base o al nero per le ombre più scure.
Sulla tavolozza dovremmo avere del verde e del blu per rinforzare le ombre, e rendere più interessanti le nuance dell’incarnato, il blu si può aggiungere nelle ombre e il verde si può aggiungerne una punta nella tinta di base.


Incarnati © Davide Chiarabella


Per dipingere un africano useremo del terra d’ombra bruciata di base, blu per le ombre e giallo di Napoli per le luci, per un pellerossa avremmo una predominante ocra con una punta di vermiglione (rosso), per asiatici in genere userei dell’ocra con giallo di cadmio scuro, e giallo di Napoli per le luci.
Per dipingere i capelli o i peli in genere useremo delle tinte scure per disegnare i vari profili, capelli barbe, baffi ecc., e con colori più chiare li metteremmo in risalto.

Buon Lavoro

Davide Chiarabella
[Models Soldiers for collectors]
11.05.2011

Se ti è piaciuto questo articolo vedi anche:
Dispense di pittura (II) - Trattare alcuni colori



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