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Il Messerschmitt Me 262 era un bimotore a getto da caccia multiruolo ad ala a freccia sviluppato e prodotto dall'azienda tedesca Messerschmitt AG negli anni quaranta.
Impiegato dalla Luftwaffe durante le fasi finali della seconda guerra mondiale, detiene il primato di essere stato il primo caccia della storia con motore a getto ad entrare in servizio operativo.
Le versioni principali erano da caccia, soprannominata Schwalbe, in tedesco rondine, bombardiere soprannominata Sturmvogel, uccello delle tempeste.
È considerato l'aereo più avanzato messo in campo dai tedeschi e il caccia più efficace della guerra, precorritore dei jet da combattimento realizzati da Usa e Unione Sovietica nel dopoguerra.
Secondo alcuni storici alleati con il Me 262 l'industria aeronautica tedesca creò un aereo che potenzialmente avrebbe potuto vincere la guerra e ridare alla Luftwaffe la supremazia aerea in territorio tedesco.
Confrontato con i caccia in dotazione agli alleati in quel periodo, compreso il Gloster Meteor, che sarebbe entrato in servizio di lì a poco, il jet tedesco si rivelò molto più veloce e più potentemente armato.
Ma entrò in servizio troppo tardi e in un numero troppo limitato (300 esemplari) per poter influenzare le sorti della guerra aerea in Europa.
Tuttavia, a differenza degli aerei a reazione degli alleati, che non entrarono praticamente mai in servizio operativo o comunque non si scontrarono mai con i velivoli nemici, i Me 262 abbatterono oltre 100 aerei, tra bombardieri e caccia.
Adolf Hitler è spesso indicato come il responsabile dell'entrata in servizio ritardata (nel 1944 inoltrato) del Me 262, a causa della sua decisione di impiegare l'aereo principalmente nel ruolo di Schnellbomber (bombardiere veloce) piuttosto che in quello di caccia.
La sua entrata in servizio ridiede speranza agli esausti piloti tedeschi.
Come sottolineò uno degli "assi" della Luftwaffe sopravvissuti, il Me 262 era come una "assicurazione sulla vita", in quanto dava loro una tenue speranza di sopravvivere, nei cieli ormai dominati dagli aerei degli Alleati.
Mostrato nel 1943 presentato al Führer.
Impressionato, Hitler diede uno dei suoi più controversi ordini, disponendo che l'aereo fosse impiegato per missioni di bombardamento, specie in operazioni antisbarco.
Chiedendo a Willy Messerschmitt se l'aereo avesse la possibilità di portare bombe ed avendo ricevuto una risposta affermativa, sembra che esclamò: "Ecco il bombardiere veloce di cui avevo bisogno!".
Questo ordine comportò molti problemi ai reparti tedeschi, dal momento che il bireattore in pratica era incapace di assolvere il ruolo di bombardiere in quanto non aveva visibilità verso il basso e, non avendo aereofreni, accelerava troppo rapidamente in picchiate sostenute.
L'unica soluzione fu trovata nel volo in picchiata leggera a media quota, ma questa modalità di attacco lo esponeva ad un eventuale attacco dei caccia alleati, che si fossero trovati a quota sufficiente per poter acquisire velocità sufficiente per raggiungere i jet della Lutwaffe.
La versione da bombardamento poteva trasportare 500 kg di bombe, due SC 250 da 250 kg oppure una SC 500 da 500.
Spesso venivano montati solo 2 cannoni, per un totale di 250 kg in meno.
Quando finalmente venne accordata l'autorizzazione all'uso come caccia, l'aereo aveva ancora molti problemi da risolvere, sia come tattica che come tecnica.
La mancanza di piloti addestrati era un altro grave problema.
Quando possibile vennero impiegati i piloti dei bombardieri perché l'aereo aveva la necessità di una costante e precisa regolazione, tutt'altro che istintiva nella condotta in volo.
Non bisognava mai tentare manovre acrobatiche o esagerare con la manetta.
Armamento
Il velivolo disponeva di una batteria di 4 cannoni MK 108 da 30 mm montati nella fusoliera.
Queste armi a media velocità avevano la capacità di rilasciare oltre 50 kg di granate in 5 secondi.
Erano presenti 80 o 100 colpi per arma, con una cadenza di fuoco di 550 colpi al minuto, ma data la loro pesantezza non era possibile avere anche una balistica ottimale: i risultati nei combattimenti con i caccia e negli attacchi al suolo erano assai inferiori in precisione ai precedenti colpi da 20mm.
Avendo tuttavia una granata da 310 grammi invece che da 130 e un carico d'esplosivo di 70 grammi circa invece che 10-20, la loro distruttività era incomparabilmente superiore, tanto che persino un colpo solo poteva spesso distruggere un caccia avversario
Dati tecnici
Il Me 262 sviluppava una spinta di 1 800 kg grazie a due Junkers Jumo 004B a propulsione jet, una velocità di 870 km/h a 6.000 m e una tangenza nominale di 11.500 m.
L'alta velocità era raggiunta dai motori Jumo a costo di un consumo enorme di carburante.
Questo fatto permetteva un'autonomia dai 480 ai 1.050 km a seconda della quota
Lunghezza 10,58 m, apertura alare 12,50 m, altezza 3,83 m, superficie alare 21,73 m², peso a vuoto 3.795 kg , capacità combustibile 2.470 l
Velocità max 878 km/h a 7.000 m, velocità di salita 20 m/s, autonomia 480-1.050 km, tangenza 11.500-12.200 m
Sd.Kfz. 2 Kettenkrad
Il Kettenkrad, tradotto "piccolo veicolo cingolato HK 101", era un semicingolato tedesco con parte anteriore simile a una motocicletta.
Fu fabbricato dalla NSU Motorenwerke AG a Neckarsulm tra il 1940 e il 1945 per le forze armate tedesche impegnate nella seconda guerra mondiale ed era il mezzo adibito a trattore più piccolo a loro disposizione.
Il veicolo inizialmente fu concepito come veicolo per il trasporto di cannoni da 37mm Pak36/37 controcarro, a supporto delle unità aviotrasportate tedesche, in seguito venne usato come mezzo di collegamento e di trasporto leggero, ed anche come mezzo per stendere cavi telefonici, o cavi elettrici nella versione
Dati tecnici
Lunghezza 3,00 m, larghezza 1,20 m, altezza 1,00 m, peso 1,280 t, propulsione motore Opel Olympia 38 a benzina, potenza 36 hp, trazione semicingolata, velocità 70 km/h, autonomia 250 km
Realizzazione del diorama
L’aereo è in scala 1:72 della Italeri, il kettenkrad della Haegawa, mentre i soldatini sono della Preiser.
La realizzazione ormai è sempre la stessa; una volta accoppiata la carlinga si procede con le stuccatore e di seguito con la carteggia tura; la colorazione è stata effettuata con aerografo e colori acrilici Model Master, verniciando alcune perti separate (ruote carlinga,missili ecc) incollandoli poi in seguito.
Completata la fase della verniciatura, si passa una mano di trasparente sul modellino passando poi all’invecchiamento effettuando dei lavaggi con vernice molto diluita per mettere in evidenza le pannellature.
La parte invece maculata, è stata ottenuta tamponando il modellino con un cotton fioc sporco di vernice.
Lo stesso metodo è stato utilizzato per il semicncolato che però è stato verniciato a pennello.
La base è fatta con Das pronto modellato, verniciato e ricoperto di erba sintetica per diorami.
Cristiano Montagnani © 2011 [Gallery] |