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50 anni di Tricolore nei cieli

Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico


Ezio Bottasini




Il 1° marzo 1961, sei potenti F-86E Sabre, al comando del capitano Massimo Scala, atterrarono sulla pista della base aeronautica di Rivolto, dopo il rituale saluto con l’imperiale a 90 e il looping; nasce così la prima formazione della Pattuglia Acrobatica Nazionale italiana (P.A.N.), nota con il nome di Frecce Tricolori.
Il nome ufficiale di questo Reparto dell’AMI è 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, è un reparto dell’Aeronautica Militare a tutti gli effetti che oltre alle normali capacità di combattimento a cui i suoi piloti normalmente si addestrano, ha l’ulteriore aggravio addestrativo della preparazione del programma acrobatico presentato ed effettuato durante le maggiori manifestazioni aeronautiche in Patria ed all’estero a cui la PAN viene invitata a partecipare.




Unica squadriglia acrobatica al mondo a essere composta da ben dieci velivoli, la PAN è considerata una delle migliori formazioni acrobatiche a livello internazionale; il suo programma è uno dei più nutriti e spettacolari componendo figure assolutamente uniche ed originali create e migliorate nel corso degli anni dai piloti che hanno fatto parte di questo meraviglioso gruppo.
Per poter accedere alle severe selezioni i piloti che aspirano a farne parte devono avere alle spalle almeno 1000 ore di volo e la qualifica "Combat ready".




Nel 1964 la PAN cambiò aeroplano, adottando il Fiat G-91, nella particolare versione PAN, piccolo caccia tattico con buona caratteristiche acrobatiche, con questo velivolo le Frecce Tricolori volano fino al 1981.
Il 1982 vede un nuovo cambio di velivolo, arriva l’Aermacchi MB 339 A, maneggevole addestratore e aereo da supporto tattico biposto, con incredibili doti acrobatiche, unico aereo a getto che, in mani capaci, riesce a compiere acrobazie e stalli fino ad allora prerogative di aerei con motore a pistoni.
La cellula è talmente straordinaria che ancor oggi, a distanza di trent’anni, questo aereo equipaggia il 313° e non si sente la necessità di cambiarlo.




Purtroppo in tanti anni di eccezionali esibizioni il ricordo della tragedia di Ramstein avvenuta il 28 agosto 1988 è ancora vivo nella memoria del "Popolo Azzurro", in quel giorno persero la vita tre piloti delle Frecce e tra il pubblico che assisteva in massa decine furono i morti e feriti.
I resti di questi velivoli, che compongono il monumento in memoria di quel giorno, sono custoditi presso il Museo dell’Aviazione di Rimini e ivi viene svolta ogni anno, il 28 agosto, una celebrazione in ricordo di quel tragico evento.
La PAN ne uscì scossa e mutilata, ma trovò la forza di ricostruirsi, dandosi nuovi canoni di sicurezza, senza però intaccare la spettacolarità del suo programma acrobatico.




Oggi a 50 anni dalla sua costituzione, penso sia la cosa di cui un italiano possa andare fiero, ogni volta che si assiste ad una esibizione della PAN, sia dal vivo che in video, l’emozione che scaturisce, a me personalmente, è sempre quella della "prima volta", vedere questi dieci piccoli velivoli che sfrecciano in cielo a velocità relative vicine o superiori ai 1000 Km/h, disegnando figure complesse e lasciando nell’ultimo passaggio in formazione il più grande tricolore del mondo con il solista che lo attraversa in direzione opposta come a volerlo sventolare, lascia il pubblico ammutolito con lo sguardo rivolto al cielo nella speranza di vedere ricomparire quelle meravigliose macchine volanti ma, purtroppo, lo spettacolo per quel momento è finito.




I modelli che illustrano queste poche righe sono;

  • l’Aermacchi MB 339 PAN in scala 1/48 della FREMS, che raffigura pony 10 del solista capitano S. Giovannelli nel 1997.
  • Il trittico in scala 1/72 messo in commercio in occasione dei 50 anni della PAN e composto dai seguenti modelli:
    1. North American F-86E Sabre, modello Academy, che raffigura pony 01 del maggiore M. Squarcina primo comandante e capo formazione delle Frecce Tricolori nel 1961.
    2. Fiat G 91 PAN, modello Revell, che raffigura pony 1 del ten. col. A. Gallus capo formazione nel 1979.
    3. Aermacchi MB 339 PAN, modello Supermodel, che raffigura pony 0 del ten. colonnello M. Lant comandante del 313° Gruppo nel 2011.



La colorazione: dopo una mano di primer bianco, ho mascherato con nastro Tamiya le zone dove sarebbero state posizionate le decalcomanie tricolori, dopo ciò ho fatto una mescola con i soliti smalti Humbrol, usando il Blu mezzanotte lucido 15 e il Blu Francia 14 nella proporzione di 10:1, proporzione che a mio parere si avvicina abbastanza al colore degli aerei delle Frecce (l’ottimo sarebbe stato usare il Blu Frecce Tricolori della Xtracolor), per le parti in alluminio, ho usato il gloss alluminium spray della Tamiya colore dato prima di spruzzare il blu.


MB 339 PAN © Ezio Bottasini

Mi si scusi il gioco di 0 e 1 come numeri individuali, ma essendo nato il 10 ottobre (10-10), sono particolarmente affezionato a questo numero, non me ne vogliano tutti i rimanenti "Pony" che hanno fatto parte e dato vita, in questi 50 anni, a questa meravigliosa avventura che sono le Frecce Tricolori.

Buon modellismo a tutti.


Ezio Bottasini

[Gallery]

02.05.2012





Commento di Massimo De Luca [08/05/2012]:
Ciao Ezio
complimenti un trittico veramente succulento!
Anche il blu PAN mi sembra molto ben azzeccato.
Massimo

Commento di Roberto [09/05/2012]:
Ezio,

Io essendo di Udine, le Freccie le vedo ogni anno, e il tuo trittico fa onore alla loro bravura.
Bello veramente

Ciao


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