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Kit Hasegawa scala 1/72
Il tanto discusso F 35, caccia-bombardiere che insieme all’F 22 Raptor è definito come caccia di 5ª generazione è ormai atterrato sui nostri tavoli da lavoro.
Diverse case produttrici si sono cimentate nel produrlo; prima la nostra Italeri in scala 72, poi la cinese Kitty Hawk in 48, di cui c’è anche la versione contenente le ipotetiche insegne italiane della Tauro (poste in commercio anche in 72), terzo il qui presente kit Hasegawa; c’è poi anche un ottimo kit Fujimi ed un Academy che ricalca un po’ quello Italeri.
Volendomi "fidare" dei giapponesi ho acquistato l’Hasegawa in 72, realizzato, ovviamente italiano, per presentarlo alla XX mostra Città di Varedo categoria A1 aerei fino alla scala 1/72.
L’Hase, non si smentisce, non inserendo alcun armamento, anzi sigillando addirittura le due stive dedicate ad esso, in compenso il dettaglio di superficie delle pannellature è in fine negativo, pur non essendo riprodotti i pannelli RAM, in leggero rilievo; per contro l’abitacolo, pur da dettagliare, non presenta le imprecisioni del kit Italeri, che ha però la possibilità di essere realizzato con le stive armi aperte.
Il dettaglio dell’abitacolo l’ho realizzato con cinture e maniglioni per l’espulsione recuperate nel "magazzino pezzi" e con fili di rame e/o ottone debitamente sagomati un po’ di cablaggi ed il tubetto dell’ossigeno che parte dalla bombola posta dietro al seggiolino, così pure per i tubetti dell’impianto idraulico dei carrelli.
Il cockpit, presenta nel kit Hase, la cornice alla base del trasparente e l’arco di rinforzo a cui ho applicato delle manigliette, pezzi questi che nel kit Italeri sono assenti, e su cui ho potuto "creare" i cunei di blocco del cockpit (pensate che li ho recuperati da dei cingoli di un vecchio carro armato…potere della fantasia dei modellisti).
Ho dovuto costruire anche i due martinetti che permettono l’apertura del trasparente che invece sono presenti nel kit Italeri.
Visto che non mi piacciono gli aerei nuovi, malgrado l’aereo sia nuovissimo e forse non lo vedremo neanche mai volare sopra le nostre teste, ho voluto rendere la verniciatura minimamente operativa, applicando un preshading grigio scuro sopra il primer e velando ripetutamente il modello con l’H127 molto diluito fino a dare l’effetto che si vede in foto, ripassando poi le pannellature con un punta fine di matita.
Il radome del radar è stato verniciato con l’H129.
Una volta stesa la cera e applicato le decal, dopo un’ulteriore passata di cera ho dato ad aerografo una passata di satinato trasparente H135 con una goccina di argento H11, nel tentativo di simulare l’effetto "Have Glass", devo dire che l’effetto non è esagerato e si vede appena se lo si guarda attentamente (almeno ad occhio nudo).
Ho aggiunto un tocco di colore costruendo le "copertine" anti FOD e i cappucci ai due sensori presenti ai lati del muso con le relative bandierine "Remove Before Flight"; giusto per rompere la monocromia di questi aerei moderni... bei tempi quando ci si poteva sbizzarrire con le vecchie insegne degli F 104 o, anche se un po’ meno, dei Tornado, ad alta visibilità.
Il figurino di contorno è della CMK, onestamente mi sembra un po' anoressico, contrariamente ad altri stampi della stessa CMK, mentre il casco è quello originale del pilota inserito in scatola.
Nell’insieme il kit Hasegawa non presenta particolari difficoltà di montaggio e il risultato a mio modestissimo parere è del tutto decoroso.
Un grazie lo devo come sempre a mia figlia Sara per le foto ed a Aurelio Reale, dal cui articolo apparso sul numero 78 di Sky Model, ho preso spunto per il dettaglio dell’abitacolo pur mettendoci comunque del mio.
In giacenza ho anche il Kitty Hawk in 48 acquistato insieme all’amico Marco e il 72 dell’Italeri che mi ha permesso di fare il confronto tra queste due scatole di montaggio; non credo di prendere anche il Fusimi che pur non avendolo visto, credo sia da preferire (conoscendo la qualità di questo marchio per esperienza), ai due che ho io.