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Kit Eduard scala 1/48
Questo kit è stato acquistato circa un anno fa quasi contemporaneamente all’amico Marco (non è l’unico modello che io e Marco compriamo quasi insieme ma lui completa ed espone molto prima di me), pertanto non descriverò né l’aereo, il famoso Bf 110 "Zerstörer" (Distruttore), né il "ridicolo" utilizzo (ricordo che l’Italia ne ha avuti in dotazione solo tre), in seno alla Regia Aeronautica, aspetti questi che Marco ha illustrato con dovizia di particolari nel suo omonimo articolo.
Il kit da me assemblato il n°8201, si discosta da quello di Marco (l’1164), per qualche particolare contenuto nella scatola, come ad esempio le decal che, nel mio non includevano le insegne e i numeri di reparto italiani, per cui sono stato costretto ad avvalermi del foglio Tauro 48/525, del quale ho usato solo il codice 235-7, preferendo dipingere le croci sui timoni verticali per avere la stessa tonalità di bianco della fascia in fusoliera.
Per arricchire gli interni ho usato le fotoincisioni pre-colorate contenute nella scatola, come pure per le mask utilizzate nella mascherature dei trasparenti e delle ruote e ruotino dei carrelli.
Come aftermarket, invece, ho utilizzato gli scarichi dei motori della Quick Boost QB 48-163, che mi hanno permesso di risparmiare tempo, evitando di dover montare gli scarichi di scatola composti da ben 7 pezzi ognuno, con inoltre il "buco" degli scarichi già compreso nella scultura.
Le uniche aggiunte in "scratch" riguardano i tubetti dell’impianto idraulico del carrello principale, i cavi di comando delle mitragliatrici nel muso e i tubetti dalle bombolette alle mitragliatrici sempre nel muso.
Per dare un po’ di movimento all’aereo, ho sezionato le parti mobili dei piani di coda, ricostruendo i cardini di quelli verticali e, posizionandoli poi assieme agli alettoni, in posizioni plastiche; ho inoltre lasciato aperti sia il vano prodiero delle armi e tutto ciò che era possibile dei trasparenti per dare visibilità ai particolareggiatissimi interni.
La mimetica, che ricalca quella originale dei caccia notturni tedeschi del periodo, è stata realizzata con i soliti smalti Humbrol, con l’utilizzo dei seguenti colori:
Previa passata di primer grigio fine della Tamyia e preshading con H 91, ho steso ad aerografo il nero sulle superfici inferiori desaturando il centro dei pannelli.
Dopo 24 ore ho mascherato le superfici inferiori e steso ad aerografo l’H30 con successiva desaturazione al centro delle pannellature; dopo 24 ore e previa mascheratura delle zone dove era richiesto l’RLM 71, ho effettuato un preshading con nero opaco e steso l’H 91 e successiva desaturazione delle pannellature.
Dopo altre 24 ore, ho tolto la mascheratura e, dopo aver steso una mano di cera per proteggere i colori,ho applicato la mascheratura per stendere l’H 116 debitamente desaturato.
A verniciatura ultimata ho dato due mani di cera a distanza di 24 ore, per poi applicare il "Pannel line accent color" marrone Tamyia per evidenziare le pannellature e "sporcare" le zone limitrofe ai bocchettoni dei serbatoi.
Dopo un’ulteriore mano di cera ho applicato le decal e per ultimo, ad aerografo con una mescola "UNI ad occhio" di marrone H160 con poche gocce di nero H 33 ho creato gli sbuffi, sopra e sotto le ali, in corrispondenza degli scarichi dei motori.
I due piloti fanno parte del box Italian Kit, di piloti italiani II G.M..
Le tute di volo e il caschetto, sono state dipinte con mani successive con i seguenti colori:
Il giubbotto salvagente indossato da uno dei due, invece è stato trattato nel seguente modo:
Gli spallacci e le cinghie del paracadute "Salvador" e degli occhialoni sono state realizzate con H 28 mentre volti e mani, dopo un mano di fondo con H 29 sono state lumeggiate prima con H 61 e poi con H 61+H 34.
Il cane è un gentile omaggio dell’amico Marco come pure il filo dell’antenna; le casse e i bidoni sono della Minimali.
La basetta in multistrato da due centimetri misura 27x30, è stata spalmata di vinavil e acqua su cui è stata applicata sabbia marina finissima, a cui poi è stata data una velatura ad aerografo con H 29 dark earth, con successiva velatura leggerissima con H 93 desert yellow.
Su una zona periferica della basetta è stato poi applicato vinavil diluito, su cui è stata stesa "erba" per fermodellismo, arricchita con due cespugli della "Polák" e qualche ciuffo d’erba della "Green line".
I miei ringraziamenti vanno all’amico Marco per la consulenza sui velivoli tedeschi della II G.M. e a mia figlia Sara per le foto.