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Nell’estate del 1940 la Battaglia d’Inghilterra imperversava nei cieli della Britannia e sul Canale della Manica.
Questo modello è basato sulle immagini dei piloti tedeschi che combatterono in quel periodo, la divisa si compone dell’uniforme della Luftwaffe abbinata agli stivali di volo, al giubbetto salvagente; il kit è finemente scolpito con diversi particolari posti sulla giacca della divisa, quali gradi, brevetto di pilota, croce di ferro, insegna indicante numerose missioni, inoltre separata, da applicare al collo, la Croce di cavaliere di prima classe con spade e fronde di quercia, alla quale però bisogna creare il nastrino.
Durante la II G.M., l’uniforme della Luftwaffe (Tuckroch) era grigio-azzurra, con quattro bottoni che chiudevano il davanti della giacca; in alcuni casi prima del risvolto della manica destra era presente una fascia blu che riportava il nome dell’unità di appartenenza.
Dipendentemente dalle attività di combattimento in cui il pilota era impegnato, la divisa poteva avere alcune differenze, ad esempio i taschini pettorali a volte non erano presenti come pure i bottoni anteriori potevano essere nascosti sotto un corto risvolto.
Il giubbetto salvagente di colore giallo, era posto sopra la divisa, coprendo in questo modo i vari distintivi e decorazioni, questo giubbetto poteva essere gonfiato al bisogno, tramite una bomboletta di CO2, oppure soffiando in un apposito boccaglio. Gli stivali erano in pelle e generalmente erano rivestiti all’interno di pelliccia.
La divisa era completata dal berretto da ufficiale con visiera e da un paio di guanti di pelle nera. Col proseguo della guerra le combinazione di volo ebbe variazioni ufficiali e/o personali, con l’adozione di giubbetti di pelle oppure tute intere di pelle foderate di pelliccia.
Il montaggio di questo kit non ha avuto particolari difficoltà e, l’utilizzo di stucco è stato minimo nella migliore tradizione Tamiya.
Dopo aver applicato il primer fine grigio Tamiya ho iniziato la verniciatura a "blocchi":
I particolari del berretto, invece, dopo aver fatto la fascia nera opaca (H33) e la visiera in nero satinato (H85), sempre con argento in drybrusch ho evidenziato i fregi, dando una nota di colore (blu, argento e rosso) della coccardina centrale.
L’alta onorificenza attorno al collo, ha richiesto la creazione del nastrino a cui appenderla, visto che nello stampo non era stato previsto, l’ho ricavato da una strisciolina di nastro adesivo opportunamente colorata, tagliata e applicata, sopra alla quale ho incollato con una goccia di cianoacrilica la decorazione precedentemente colorata.
La testa che è stata sicuramente il pezzo più difficile da realizzare, per me, è stata colorata con luci, ombre e mescole ottenute con acrilici Vallejo.
Nell’insieme, come sempre in questi casi, mi sono divertito non poco a realizzare questo figurino, certo non è il mio campo, aeroplanaro sono e resto, però ogni tanto divagare fa bene, rompe la monotonia, tantè che ne ho già in programma futuro un altro della stessa serie: pilota dell’Imperiale Marina giapponese della II G.M..
Le Norme usate per le mescole sono le ormai abituali: UNI AD OCCHIO.
Le notizie riguardo la divisa sono una libera traduzione tratta dalla parte posteriore della scatola, le foto sono come ormai di consueto eseguite da mia figlia Sara che ringrazio.