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Girovagando come al solito per il web a caccia di foto da cui trarre spunti, mi sono imbattuto in queste foto:
Le immagini ritraggono Joachim Marseille vicino ad uno Spitfire da lui abbattuto sul deserto della Tunisia nel marzo del 1942 ed accanto ad una kubelwagen.
Joachim Marseille, l'asso ribelle soprannominato "Stella d'Africa"[*]
..."Era un playboy dal fascino irresistibile, un pilota indisciplinato e piantagrane, ma nonostante tutto, maledettamente geniale e senza rivali. Conduceva una vita notturna troppo movimentata e spesso, la mattina, pretendeva di decollare nonostante non avesse quasi chiuso occhio."...
Con queste parole il comandante dello Jagdgeschwader 52, "Macky" Steinhoff disegnò i tratti di uno dei più formidabili assi della Luftwaffe durante il secondo conflitto mondiale: Hans Joachim Marseille.
Pressoché impossibile qualificarlo come modello del disciplinato soldato tedesco, era considerato dai superiori una notevole seccatura, sia per il carattere fortemente individualista che per l’insofferenza verso qualsiasi tipo di autorità.
Nato nel 1919, allo scoppio dell’offensiva tedesca contro la Francia, Marseille entrò come tenente nella 4ª Staffel dello JG 52, ma dopo poco tempo passò allo JG 5 dove si aggiudicò le prime sette vittorie e la Croce di Ferro.
Nonostante l’eccezionale bravura, i suoi superiori erano fermamente decisi a levarsi di torno quel giovane pilota insolente e scavezzacollo che amava il jazz americano (musica bandita dal regime nazista) e che disprezzava le tecniche di combattimento insegnate dalla Luftwaffe.
Così, all’inizio del 1941, Marseille venne trasferito nella 3ª Staffel dello JG 27 impegnata sul fronte Nord-Africano; qui ebbe la fortuna di essere posto agli ordini del Colonnello Eduard Neumann, un ufficiale che intuì le ottime potenzialità del ragazzo e ne incoraggiò l’affinamento di quelle tecniche personali di addestramento che ne avrebbero fatto un asso impareggiabile.
La formidabile vista di cui era dotato gli consentiva di individuare e colpire il nemico con largo anticipo, prima che quest’ultimo riuscisse ad accorgersi della minaccia e senza avere più il tempo per qualsiasi tipo di manovra evasiva; la sospensione dell’uso degli occhiali da sole fece si che gli occhi di Marseille si abituassero alla potente luminosità del deserto.
Abolì inoltre ogni consumo di alcolici, particolarmente del brandy di cui era grande estimatore, e si sottopose a massicci esercizi atti a rafforzare la muscolatura delle gambe e degli addominali; in questo modo riuscì a incrementare la capacità fisica per una più efficace resistenza alle innumerevoli sollecitazioni a cui il corpo del pilota è sottoposto durante il volo, soprattutto nelle violente manovre dei duelli aerei.
Nel 1942, lo JG 27 venne riequipaggiato con i Messerschmitt Bf 109 F in sostituzione dei precedenti 109 E e Marseille ricevette il comando della 3ª Staffel, di base a 150 chilometri a sud-ovest di Tobruk.
Il 6 giugno 1942 decollò a bordo del suo ormai famoso Bf 109 F-4 Gelbe 14 (di cui seguiva personalmente ogni modifica e riparazione) ed intercettò una formazione di quindici Curtiss P-40 Tomahawk del 5º Squadrone della South African Air Force: in 11 minuti, sei raffiche abbatterono sei aerei, tre dei quali erano pilotati dagli assi britannici Douglas Golding, André Botha e Robin Pare.
Il 1 settembre 1942 l’asso tedesco batterà ogni suo record con 17 vittorie in tre missioni, tutte effettuate nello stesso giorno.
Il Generale Adolf Galland commentò il genio di Marseille con queste parole: ..."Nella Seconda Guerra Mondiale fu impareggiabile tra i piloti da caccia, i risultati da lui ottenuti non sarebbero mai più stati eguagliati dopo la sua morte"...
Marseille raggiunse l’apice della carriera con 158 abbattimenti e ricevendo dalle mani di Hitler la più alta decorazione militare tedesca: la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti.
Scomparirà tre giorni dopo, il 30 settembre 1942 a soli 22 anni per un banale incidente di volo: durante il rientro da una missione come scorta a un reparto di Junkers 87 Stuka, il motore del suo aereo si incendiò a causa della rottura di una tubazione dell’olio. La cabina di pilotaggio si riempi di fumo e il caccia cominciò a perdere rapidamente quota; raggiunte con notevole sforzo le linee tedesche, Marseille posizionò l’aereo in volo rovesciato, in modo da poter aprire il tettuccio e lanciarsi fuori dall’abitacolo.
Mentre i compagni di squadriglia lo affiancavano per cercare di proteggerlo da possibili attacchi nemici in quel frangente così delicato, assistettero impotenti alla fine della "Stella d’Africa". Marseille fuoriuscì dal Bf 109 rovesciato, ma il timone di coda urtò violentemente contro il suo torace. Attoniti, gli altri piloti lo videro precipitare sul deserto nei pressi di Sidi Abd El Rahman senza che il paracadute si fosse aperto.
Così uscì di scena il più giovane Capitano della Luftwaffe, il cui epitaffio tombale, presso il cimitero militare di Tobruk, cita come: "Invincibile".
Mi era stato da poco regalato uno splendido modello di un Supermarine Spitfire Mk XVIe della Tamiya in scala 1/32; pur commettendo un altro "falso storico" non ho resistito alla tentazione ed ho iniziato a costruire il diorama.
Il modello
Il Supermarine Spitfire è un prodotto stupendo e dettagliatissimo sotto ogni punto di vista (il libretto di istruzioni consta di 35 pagine); mi affascinava l’idea di poter riprodurre il motore e gli interni in modo tale che potessero essere osservati e rovinare l’aereo precipitato.
Premetto che è stato il primo aereo che ho costruito e dipinto dopo 30 anni !!! quindi chiedo venia a tutti i "maestri aereo planari" se il risultato non è avvicinabile ai vostri livelli... ma mi sono divertito parecchio.
Il motore
Per la costruzione del motore ho cercato di essere il piu aderente possibile alla realta osservando alcune foto reali dei mitici motori rols-royce e merlin aggiungendo civetterie con filo di rame.
Cookpit
Anche in questo caso ho preso spunto da foto reali cercando di riprodurre il piu fedelmente possibile il vero posizionando cavi e tubi in filo di rame.
Carlinga
Qui il lavoro è stato complesso perche ho dovuto riprodurre la zona distrutta sulla parte dx della carlinga.
Ho disegnato in primis la zona da rimuovere e successivamente l’ho incisa con lama da bisturi arroventato.
Poi con un filo di acciaio del diametro di 1 mm ho cercato di riprodurre le barre trasversali visibili in foto e con del plasticard le centine.
Armamento
Ho cercato di riprodurre il cannone Hispano da 20 mm e la mitragliatrice browning da 12,7 mm nell’ala di dx; il cannone hispano è totalmente auto costruito e la mitragliatrice browning è un residuo della banca dei pezzi.
Colorazione dell’aereo
Ho usato i Vallejo air per aerografo e i valleio normali per i ritocchi.
Per le pannellature e gli scarichi del fumo e delle mitragliatrici ho utilizzato coloriad olio diluiti con petrolio bianco.
Kubelwagen
È un prodotto molto datato dell’Italarei in scala 1:35; colorazione con Vallejo e Lifecolor.
Ho cercato di riprodurre il piu fedelmente possibile le scritte ed i disegni sulle fiancate a pennello a mano libera.
Tali scritte che rappresentano il numero OTTO in lettere derivano da un omaggio che gli fecero dei piloti italiani perche in un solo giorno abbattè ben OTTO aerei nemici.
I figurini
Per Joachim Marseille ho utilizzato il figurino presente nella scatola dello spitfire sostituendo il cappello d’ordinanza inglese con una bustina tedesca riprodotta in lamierino di metallo.
Ho cercato di rendere l’espressione di iun ragazzo spensierato perche l’asso tedesco è sempre stato descritto come un personaggio fuori dagli schemi.
Il beduino è un residuo della banca dei pezzi; la tunica ho cercato di riprodurla con stucco bi componente della Tamiya (per la prima volta!!).
L’ufficiale tedesco era nel kit della kubelwagen.
Basetta
Per la basetta ho rivestito una tavola di forex (40x 30 cm) con della balsa; ho spalmato colla vinilica e colla spray cui ho fatto aderire del terriccio che ho poi colorato con aerografo e pigmenti Vallejo.
Il diorama
Prendendo spunto dalle foto all’inizio dell’articolo ho immaginato Marseille accompagnato da un ufficiale tedesco con la Kubelwagen a lui dedicata a visionare uno Spitfire da lui abbattuto nei cieli della tunisia nel 1942; qui incontra il beduino che lo guarda ammirato.
Grazie dei Vostri eventuali commenti e buon modellismo a tutti.