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Rivedendo il film Midway, sono rimasto colpito dallo schianto di un Hellcat sul ponte della portaerei Yorktown, pilotato dal figlio del protagonista Charlton Heston, ma iniziando le ricerche storiche dal filmato originale, che ho tratto da un sito statunitense, riporta la data 1/6/44!!!
Una ulteriore anomalia è il fatto che il Grumman Hellcat entro’ in servizio nel gennaio del 1943 mentre la portaerei Yorktown fu affondata il 5/6/1942 nella battaglia delle Midway... i casi sono due: ho commesso un altro grave errore nel riconoscere in un Hellcat l’aereo in questione, oppure gli autori del film hanno fatto un... "falso storico".
L’evento più probabile è che l’Hellcat sia precipitato su una portaerei della Classe Yorktown, ma mi aspetto le Vostre deduzioni storiche.
Il modello è un kit della Otaki degli anni 70 trovato in un negozio qui a Roma.
Le stampate sono poche ma di ottima fattura considerata l’epoca e anche il dettaglio è discreto.
La chicca è che nella scatola è presente un tubicino di colla da 2 CC!!!
Il pilota non è presente per cui online ho acquistato un pilota americano 1/48 e tre marinai americani nella stessa scala.
Abitacolo:
Ho iniziato dall’abitacolo fresando gli stampi delle cinture di sicurezza dal seggiolino.
Le nuove cinture le ho ricavate da residui di fotoincisioni della banca dei pezzi.
Colorazione: Vallejo lime Green; Vallejo Black: Vallejo Flat Red; Vallejo Khaki.
Motore:
Ho preso da esempio la seguente foto...
... per cercare di dettagliare al meglio il motore inserito nel kit anche se, purtroppo, a diorama completato si vedrà ben poco.
Per la cavetteria ho usato filo di rame.
Colorazione : Citadel Fenis Grey; Vallejo Black; Vallejo Silver; Vallejo White; Vallejo Game Color Bronze.
Torrette:
Mi sono dovuto basare purtroppo su foto tratte da filmati d’epoca ed altre foto tratte dalla rete; ho cercato di riportare tutte le misure alla scala 1/48 ed è stato un lavoro veramente complesso.
Ho iniziato dalla torretta dove l’Hellcat impatta ( freccia rossa), usando del plasticard 0,1 mm.
Precedentemente avevo riportato su una foto stampata alcune misure di riferimento e successivamente le avevo trasferite su carta millimetrata disegnando le parti da ritagliare ed incollare.
Dopo aver inciso il plasticard ho assemblato la torretta .
La seconda torretta (freccia nera) ha rappresentato la parte più difficile per la balconata semicircolare da riprodurre.
Dopo aver eseguito il disegno in scala su carta millimetrata, ho incollato il tutto mettendolo in trazione con del comune cerotto di carta.
Il risultato finale per me è stato abbastanza soddisfacente.
Carlingae ali:
Qui bisognava riprodurre le fratture avvenute dopo l’impatto con la prima torretta.
Basandomi sulle foto ho cercato di essere il più realista possibile.
Successivamente ho cercato di riprodurre le strutture interne visibili dopo lo schianto con del plasticard da 1 mm e tubulari d’acciaio da 1 mm .
Il tettuccio da scatola era riprodotto chiuso mentre nella realtà era aperto, quindi con la sega circolare l’ho segato e non vi nascondo la paura, sia per il tettuccio che per le mie dita!!!
Dopo il primer grigio Tamiya, ho spruzzato il silver leaf Tamiya.
Dalle informazioni che ho ricavato dalla bibliografia ho letto che la struttura era verniciata dello stesso colore degli interni per cui ho dipinto con Valleio air lime green.
Ho passato uno strato di lacca e poi con aerografo il colore finale Vallejo air intermediate blue 50% + Vallejo air Blue 25% + Vallejo Air White per la livrea superiore e laterale; per la superficie inferiore ho utilizzato Vallejo air light grey 75% + Vallejo air white 20 % + Vallejo air black 5%.
Con un pennello piatto a setole rigide intinto nell’acqua calda ho tentato di riprodurre l’usura e le lesioni ripassando a pennello con il Tamiya chrome.
Successivamente ho ricoperto il tutto con trasparente opaco ed ho applicato le decal cercando di tagliarle esattamente nei punti di frattura.
Le pannellature sono state riprodotte con colori ad olio diluiti con petrolio bianco.
Il pilota è stato modificato perché dia l’impressione che voglia uscire precipitosamente dall’abitacolo ma è ancora agganciato dalle cinture di sicurezza
Con del cavo metallico intrecciato e del filo di rame ho riprodotto i tiranti, i cavi metallici interni e la civetteria di bordo dell’aereo con alcune apparecchiature che stavano posteriormente all’abitacolo.
Ponte:
Come tutte le portaerei americane costruite prima della classe Essex (1945), questo ponte di volo era fatto con tavole di legno disposte nel senso trasversale e ed era munito di due barriere anti-vento abbattibili.
Ho sagomato una tavoletta di balsa delle dimensioni di cm 40 x 30 x 1 e l’ho incisa col dorso del bisturi per simulare le assi di legno, e a distanza regolare con il solito tubolarino in acciaio da 1 mm ho simulato dei longheroni trasversali.
La colorazione è stata effettuata con spray Tamiya light sand e i lavaggi con colori ad olio marrone Van Dick e nero diluiti con petrolio bianco; dopo una passata di trasparente ho mascherato il ponte di volo per riprodurre le linee tratteggiate per l’atterraggio che ho dipinto con aerografo usando Vallejo Air White.
Figurini:
Ho scoperto che erano marinai moderni e quindi ho dovuto apportare delle modifiche; ad uno ho inserito la testa di un ufficiale prussiano 1 guerra mondiale e agli altri ho modificato le posizioni.
Le colorazioni sono state eseguite con con acrilici Vallejo.
Diorama:
Nelle fasi finali del filmato si evince che l’aereo prende fuoco.
Ho provato, per la prima volta a riprodurre un incendio.
Con del PVC trasparente ho costruito una base di appoggio circolare su cui ho incollato del comune cotone idrofilo sostenuto da una striscia di PVC indirizzata verso l’alto per sostenere la parte di cotone che avrebbe dovuto simulare il fumo.
La colorazione è stata effettuata ad aerografo con colori Vallejo e Tamya.
Ho autocostruito una piccola cisterna per spegnimento incendi con del plasticard e ho posizionato uno dei figurini nell’atto di spegnere l’incendio.
Il getto d’acqua ho provato a realizzarlo con i cavi di rame di un filo elettrico immersi in colla vinilica.
Seguono alcune immagini del diorama terminato.