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Prefazione
Il D9R, l'ultima generazione di bulldozer Caterpillar D9 in servizio IDF soprannominato Doobi (orsacchiotto) è un bulldozer blindato che è stato modificato dalla Israel Defense Forces, industrie militari israeliane e dalla Israel Aerospace Industries per aumentare le possibilità di sopravvivenza del bulldozer in ambienti ostili e abilitarlo per resistere a pesanti attacchi, rendendolo così adatto per uso di ingegneria di combattimento militare.
Il Caterpillar D9 ha una potenza di 405 – 410 in potenza cavalli e tiro di 71,6 tonnellate; generazioni precedenti, come il D9L e il D9N sono ancora in servizio, principalmente nelle forze di riserva.
Il D9 ha un equipaggio di due persone: operatore e comandante.
L'operatore e il comandante sono protetti all'interno di una cabina corazzata (detta "pozzetto"), con finestre di vetro antiproiettile per proteggere contro le bombe, mitragliatrici e cecchini.
La principale modifica IDF è l'installazione di un kit di armatura che aggiunge circa 15 tonnellate aggiuntive di peso ma fornisce protezione per i sistemi meccanici e la cabina anche contro colpi di granata a razzo (RPG).
Il Bulldozer D9 può anche essere dotato di caratteristiche più disparate, come mitragliatrici, fumi proiettori o lanciagranate ed è utilizzato per un'ampia varietà di attività di ingegneria e combattimento, come ad esempio lavori di sterro, scavare fossati, montaggio barriere di sabbia, costruzione di fortificazioni, salvataggio bloccato, capovolto o danneggiato di corazzati e veicoli (a volte lo si può vedere insieme al veicolo da recupero M88), mine terrestri di compensazione, micce IED ed esplosivi, gestione delle trappole esplosive, disattivando gli ostacoli del terreno e apertura di percorsi per veicoli e fanteria, come pure la demolizione di strutture di combattimento.
Modello
Passiamo ora al modello; dopo una ricerca su internet di qualche foto del mezzo originale e un po' di informazioni generali, una foto ha acceso la lampadina di come rappresentare questo mezzo.
Il kit è della MENG e mi è stato regalato dal mio socio Danilo; una volta aperta la scatola, non prendetevi paura perché vi si presenteranno davanti miriadi di pezzi.
La parte più "divertente" è la costruzione dei cingoli, saranno costituiti da tre pezzi per ogni singola maglia e in totale ogni cingolo è costituito da 43 maglie.
Il modello in generale non ha subito grosse modifiche, i pezzi sono tutti da scatola.
Piccole modifiche le ho apportate con l'aiuto del calore, alla griglia posta sopra alla pala dove ho piegato alcune sbarre dovute agli urti che può venire sottoposta quella zona.
Finito i cingoli mi sono dedicato alla costruzione della cabina, la quale ha ricevuto subito la colorazione, perché una volta assemblato il tetto, non sarà più possibile colorare l'interno.
Ho deciso di lasciare lo sportello aperto in modo da poter vedere la postazione di guida e sopra al tetto invece, con l'aiuto di una spruzzatina di colla spray, dopo aver coperto le parti desiderate, ho steso una leggera mano di sabbia medio-fine per raffigurare lo strato antiscivolo; all'interno poi ho riprodotto il cavo della radio utilizzando del cavo di metallo molto sottile.
Passiamo alla colorazione, che ha visto due metodi diversi; uno per la pala e uno per tutto il resto del mezzo.
Visto che in questi mezzi la maggior parte del "lavoro sporco" lo fa la pala ho deciso di insistere con un'usura più accentuata nella parte sotto, che comprende la pala e la parte del blocco di rotolamento dei cingoli, mentre per una più leggera nella parte sopra del mezzo.
Fondo nero per quanto riguarda la pala e la parte dei cingoli e fondo grigio per tutto il resto.
Rimaniamo per ora nella "parte sporca", una volta asciutto il fondo nero a smalto, ho dato una mano di semi-lucido per "fissare" il colore di base, poi ho dato una mano di giallo caterpillar e poi ho steso il colore finale della ditta che uso sempre la "Fosco" che è un verde tendente al kaki, denominato Coyote.
Ora viene il bello, "rovinare" il lavoro fatto, quindi con dell'acquaragia e l'aiuto di un pennello vecchio a setole dure, ho incominciato il lavoro di scrostatura e usura.
Una volta finita questa fase, ho aspettato che tutto asciugasse poi sono intervenuto a pennello con lavaggi sopratutto nella parte frontale della pala con colori acrilici e colori e pigmenti della Mig (colori North Africa Dust n.1404 / Earth n,1403 / pigmenti Europe Earth n.3004); tocco finale per dare l'effetto metallo, polvere di mina da disegno nella parte frontale e mina allo "stato puro" per accentuare gli spigoli.
Fatto la parte sottostante del mezzo mi sono poi dedicato al corpo centrale e cabina, dove ho steso una leggera mano di colore nero poi il colore coyote, in modo tale che le parti non raggiunte dal colore, rimarranno già in ombra; una volta asciutto il colore a pennello sono intervenuto per accentuare zone leggermente più chiare scolorite dalla luce del sole, zone con residui di polvere e terra sollevata dal mezzo stesso e dal vento utilizzando sempre pigmenti Mig e sabbia fine, piccole zone usurate e danneggiate dalla corrosione del vento e della sabbia.
Ultima parte, il "rostro", la parte posteriore di questo mezzo, o anche "l'aratro" se si vuole definire in altro modo; colorato insieme al corpo del mezzo, poi usurato nella sua parte terminale usando colori acrilici e anche qui utilizzando pigmenti Mig ho accentuato zone di residuo di terra e sporco, poi con un pennellino sottile e colori Mig, precisamente Fresh Engine Oil n.1408, ho riprodotto colature e sporcature d'olio.
Il mezzo è quasi completato a questo punto, gli ultimi ritocchi una volta posizionato e fissato al piccolo diorama che andrò ora ad illustrarvi... come vi avevo anticipato, una foto che ho trovato su internet mi ha acceso la lampadina, e ve la ridescrivo in breve, la foto ritrae un D9R in mezzo ad un campo con un traliccio alle spalle, penso per antenne di comunicazioni o illuminazioni da campo, con piccoli oggetti abbandonati sul terreno come un bancale e un pneumatico, oggetti che ritroverete nel diorama "interpretato" da me...
Oggetti di "contorno"
Traliccio e fari sono provenienti dal ferromodellismo, scala HO, ma in questo contesto in perfetta scala con ciò che voglio riprodurre; il traliccio è stato privato della parte superiore e con della rete metallica ho riprodotto una piccola recinzione alla sua estremità, poi ho aggiunto i quattro fari e con del cavo elettrico ho riprodotto i cavi che scendono all'interno della struttura fino ad arrivare in una piccola scatola di derivazione, "pescata" dalla "banca pezzi", e da lì partiranno altri cavi di spessore più grosso che andranno ad inserirsi in un tubo che uscirà dal terreno;
Generatore simpatica riproduzione della ditta Royal Model in resina, ho cercato di riprodurre i colori della scatola perché mi aveva colpito subito; anche qui ho utilizzato la tecnica che ho usato per la pala del mezzo, mano di fondo colore ruggine questa volta, poi mano di lucido per fissare il colore poi sono passato a un arancio, leggermente smorzato con del grigio, ma senza esagerare per lasciare comunque quell'effetto lucido, poi una volta asciutto il colore, sono intervenuto con un piccolo pennello a setole dure e diluente per eliminare alcuni punti di vernice per far così riemergere il colore ruggine al di sotto, successivamente con un pennello fine e utilizzando colori acrilici ho messo in evidenza alcuni punti per dare tridimensionalità nei punti corrosi.
Il generatore ho deciso di posizionarlo sopra di un bancale, così mi sono armato di cutter e piccoli listelli di legno piatti per riprodurre le assi e quadrati per riprodurre i "tappi" di legno posti nel mezzo del bancale.
Ho deciso di aggiungere un blocco di cemento che viene utilizzato in questi scenari per i posti di blocco e visto anche l'utilizzo del D9R proprio per attività di ingegneria e combattimento, montaggio di barriere di sabbia, ecc.; il kit è in resina della ditta Def. Model, modificato da me con il drimmer col quale ho praticato i fori nella parte superiore per due pali di metallo che sosterranno un pezzo di rete metallica, e dei fori più piccoli per gli anelli di sollevamento; colorato tutto con acrilici.
Le catene sono sempre autocostruite anche quelle con due ganci recuperti dalla "banca pezzi" e della catena per modellismo navale.
Rete di recinzione con filo spinato, la rete è stata realizzata utilizzando del tulle da bomboniere, per i pali ho utilizzato dei tondini di ottone piegato a mano; per il filo spinato si potrebbe usare quello della Verlinden, già usato in passato da me, ma ha un difetto, non ha "spessore", quindi dopo alcune ricerche, mi è stato consigliato da una mia amica, che si chiama Giovanna anche lei appassionata di modellismo storico ma sopratutto agricolo, un video su internet dove facevano vedere come riprodurre il filo spinato; mi sono armato di pazienza e ho provato a costruirlo da me... bhe devo dire che l'effetto che si otterrà alla fine sarà ben ripagato per la "fatica" fatta.
Mi sono procurato del filo di rame, tronchesine e colla cianoacrilica; ho intrecciato fra loro due fili di rame, poi con un filo singolo ci ho girato attorno ad intervalli più o meno regolari creando delle piccole spirali e con le tronchesine ho tagliato le estremità, poi con una goccia di cianoacrilica ho fissato il tutto.
Nella prima foto potete osservare a partire da sinistra il procedimento.
Poi sia la rete che il filo spinato, sono stati fissati ai pali tramite pezzetti di filo di rame.
Il tutto è stato poi colorato con acrilici.
Diorama
Base di partenza un'asse di legno che avevo da parte con angoli stondati e ho voluto seguire questa forma, così con della balsa ho riprodotto i lati per uno sviluppo più alto del diorama e l'ho così riempito con del polistirolo.
Poi vi ho ricavato dei fori, che ho riempito con del Das per riprodurre le gettate di cemento per i pali della recinzione e della torre di illuminazione e i solchi lasciati dai cingoli del mezzo.
Una volta finito questo, ho steso su tutta la base una mano di colla vinilica poi la solita mescola di acqua, colla vinilica e sabbia; durante il processo di asciugatura, ho impresso i solchi dei cingoli e ho posizionato il bancale e il blocco di cemento, in modo da poterli "affondare" nel terreno senza creare un "senso di lievitazione".
Quando il tutto ha asciugato sono passato alla colorazione, prima ho steso una mano di colore desert uniforme, poi sono passato a vari lavaggi e ombreggiature a pennello.
Conclusione
Siamo giunti alla fine, dopo che tutto il diorama è asciugato, vi ho fissato definitivamente il mezzo e sono intervenuto in qualche punto con un pennellino fine, un po' di colla vinilica e pigmenti della Mig, che vi ho elencato prima, per rendere al meglio i depositi di terra sui cingoli e sul blocco di rotolamento e pala.
A seguito inserisco le foto del diorama completato.
Voglio concludere ringraziando sempre tutti coloro che mi sostengono in questa mia passione, e un ringraziamento speciale alla mia amica Giovanna, per i suggerimenti dati via internet e al mio socio Danilo che è stato il "fornitore" di questo kit.
Come sempre lascio a voi commenti e suggerimenti o più semplicemente ciò che vi colpisce e arriva all'occhio...
Un saluto e un abbraccio.