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Storia (liberamente tratta da Wikipedia)
Il Merkava è un carro armato progettato e prodotto in Israele in dotazione al corpo corazzato israeliano ed ha come caratteristica peculiare quella di avere il blocco motore (cioè il gruppo motore-cambio-trasmissione) nella parte anteriore dello scafo.
Questo permette di offrire maggiore protezione all'equipaggio e di utilizzare il vano rimasto nella parte posteriore per lo stoccaggio di munizioni o, rinunciando a parte delle munizioni, per trasportare personale aggiuntivo.
Sin dall'inizio questo carro fu concepito con lo scopo di garantire elevate probabilità di sopravvivenza all'equipaggio e di offrire un livello di protezione ampiamente superiore a quello all'epoca disponibile su altri veicoli.
In particolare tale obiettivo fu raggiunto attraverso vari accorgimenti quali una pesante corazzatura, che però nelle prime versioni ha talvolta influito negativamente sulla velocità del mezzo, la collocazione dei sistemi principali del carro nella parte anteriore dello scafo, l'aggiunta di un portellone posteriore per facilitarne l'evacuazione in caso di necessità, alloggiando i bunker per il munizionamento nello scafo e dotando il veicolo di una elevata autonomia di fuoco, grazie ad un cospicuo numero di munizioni stivate a bordo.
Nella versione con cannone calibro 105, il Merkava può infatti trasportare fino a 90 colpi, più del doppio del suo principale avversario il T-72.
Inoltre il carro è stato ottimizzato fin dall'inizio per operare anche in un contesto di operazioni a bassa intensità, ma che comportano ripetuti scontri con fanteria in ambiente sfavorevole a un veicolo blindato pesante, come un centro cittadino.
In questo ambito sono stati adottati una serie di sistemi volti a rendere più efficace il veicolo, sia dal punto di vista dell'armamento che della protezione, come:
- l'adozione di un mortaio da 60 mm (nella prima versione fissato al lato destro della torretta in corrispondenza della postazione del capocarro e successivamente nelle versioni 2, 3 & 4 spostato all'interno, sul lato sinistro della torretta, in modo da essere azionabile dal servente) per appoggiare la fanteria;
- l'adozione di una linea di catene terminanti con una palla d'acciaio, che pendono da sotto il cesto della torre e arrivano quasi a filo con lo scafo per fare detonare eventuali granate a razzo (RPG) o proiettili HEAT prima che colpiscano l'anello posteriore della torre;
- l'aggiunta delle corazze modulari, che in caso di danneggiamento è possibile sostituire agevolmente.
Il modello
Il modello che vi vado a presentare è un kit Tamiya, che possedevo da qualche annetto e finalmente messo in "produzione"; ho apportato alcune migliorie e utilizzato due kit aggiuntivi, uno della Eduard per le fotoincisioni e uno della Friulmodel per la sostituzioni dei suoi cingoli in gomma con quelli in metallo molto più realistici.
Per quanto riguarda le migliorie apportate da me, sono intervenuto sull'intera scocca e sulla torretta cercando di riprodurre il materiale antiscivolo che viene posto su questi mezzi e la linea di catene che si trovano al di sotto del cestello della torretta; a seguito alcune foto dalle quali ho preso spunto per la realizzazione del mezzo e del diorama.
Per riprodurre l' effetto antiscivolo, ho prima ricoperto con del nastro Tamiya le parti che non volevo ricevessero tale effetto, poi ho spruzzato della colla spray sulla scocca e sulla torretta del carro e vi ho cosparso della sabbia molto fine ( passata prima con un setaccio molto fine per eliminare tutte le impurità ) ho tolto la sabbia in eccesso e lasciato asciugare per un paio di giorni.
poi sono passato alla costruzione di una delle caratteristiche principali di questo mezzo; la linea di catene terminanti con una palla d'acciaio che pendono da sotto il cesto della torretta e arrivano a filo con lo scafo che vi ho parlato a inizio articolo; ho fatto una piccola ricerca e nessuna casa produttrice di modellismo fornisce questo kit di catene, quindi con molta pazienza e l'aiuto di alcune foto originali ho pensato come riprodurle.
Come primo passo ho reperito del lamierino forato e l'ho fissato al di sotto del cestello della torretta poi con della catena per modellismo navale, pinzette e tronchesine ho incominciato a misurare e tagliare pezzi di catena composti dalle 5 maglie (nella parte centrale) andando poi a scalare nei due lati sx e dx da 4 poi 3 e 2 maglie (verso la parte più interna) poi ho fissato in fondo a ciascun pezzo di catena un piombino da pesca nº4.
Colorazione
Per quanto riguarda la costruzione del mezzo, a parte quello che vi ho descritto, il resto l'ho effettuato da scatola, quindi passo alla colorazione che come mio consueto è avvenuta senza l'utilizzo dell'aerografo e utilizzando bombolette spray della Fosco e vari lavaggi a pennello con colori Tamiya e solo alla fine ho utilizzato i pigmenti della Mig; ma andiamo a vedere i vari passaggi:
come prima cosa ho steso una mano di fondo Tamiya grigio poi dopo l'asciugatura ho steso un paio di mani di colore Coyote per una copertura omogenea ( bomboletta spray Fosco Industries ) poi sono intervenuto con lavaggi a pennello con colori Tamiya per mettere in risalto pannellature e rivettature; alla fine una volta asciutto ho utilizzato una mina da disegno, per evidenziare qualche spigolatura e usura del metallo dovuta all'utilizzo e alla erosione della sabbia, e i pigmenti della Mig per l'effetto polvere.
I cingoli sono stati trattati a parte, prima gli ho dato una lavata con dell'acetone per eliminare vari residui oleosi e per smorzargli la lucentezza poi ho dato una prima mano di nero, da utilizzare come fondo poi sono intervenuto con varie tonalità di colori acrilici e ad olio, come toni di marrone, terra di siena, alcune tonalità di verde e mentre il colore era ancora fresco ho steso alcune tonalità di pigmenti più chiari e scuri; ho lasciato asciugare poi con l'aiuto dello strofinamento di un vecchio pennello che uso per questi passaggi e un bastoncino cotonato imbevuto nell'acquaragia, ho cavato alcuni recessi di colore e pigmenti "riportando alla luce" il "metallo vivo" del cingolo.
Diorama
Per la base del diorama, questa volta ho impiegato una piccola tecnica diversa per l'esterno della base:
tutta la parte esterna prima di ricevere la colorazione, è stata tirata e stuccata con il gesso e levigata con carta abrasiva per renderla uniforme senza le varie venature del legno.
L'intero complesso è sempre sviluppato utilizzando balsa per i lati esterni e riempito all'interno con del polistirolo, per realizzare il terreno ho utilizzato un prato già pronto per ferromodellismo, nel quale ho ritagliato e scavato nel polistirolo i solchi che mi serviranno successivamente per riprodurre le tracce lasciate dal carro... fissato tutto con colla vinilica ho preparato una mescola di terriccio, acqua, colla vinilica e una parte di gesso in polvere che darà una consistenza molto più forte al composto una volta asciutto;
ho steso la mescola preparata all'interno dei due solchi che avevo preparato e prima che il composto asciugasse gli ho impresso, utilizzando i cingoli in gomma del kit, le tracce dei cingoli, poi ho lasciato asciugare per bene il tutto per un paio di giorni; una volta tutto asciutto sono passato alla colorazione sempre utilizzando le bombolette della Fosco con toni desert e brown, poi a pennello ho dato profondità ai solchi lasciati dai cingoli e ho cercato di ombreggiare di più la parte sottostante e attorno al mezzo e la parte ricoperta dai bassi arbusti e ho lasciato più in luce le parti libere.
Conclusioni
Siamo arrivati in fondo a questo che vi ho presentato che era un vecchio progetto che avevo tenuto da parte per realizzarlo con calma e durante queste vacanze di natale passate sono riuscito a concluderlo.
Mi sembra di avervi descritto tutti i passaggi e procedimenti da me utilizzati, per qualsiasi consiglio o suggerimento mi trovate sempre qua...
Un saluto e un abbraccio a tutti voi kitshowani!!!