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Questo piccolo lavoro nasce dalla mia partecipazione ad un contest dal titolo ‘Mother Russia’ organizzato dagli amministratori del gruppo di modellismo M.T.K. (Modern Tank Kit) presente su Facebook.
Tra i tanti kit russi in mio possesso ho scelto questo particolare carro in una configurazione particolare: Carro Lanciafiamme (in inglese Flamethrower).
OT-130 Flamethrower – cod. 219 (Skif) 1:72
Per questo piccolo diorama ho utilizzato il kit della ditta ucraina Skif in scala 1:72.
Quando avevo preso questo kit, la fama che lo accompagnava non era delle migliori, vista anche l'assonanza del nome della ditta, ’Skif’, ad un aggettivo italiano!
Invece la bella e inaspettata sorpresa staccando i vari pezzi dallo sprue è stata di osservare delle stampate ottime, con finissimi dettagli in rilievo (rivetti, bulloni, maniglie, etc), incastri molto buoni che non mi hanno creato il benché minimo problema durante le varie fasi dell’assemblaggio.
L’unione dei due gusci della torretta ha richiesto una microscopica dose di stucco (ho usato dei pezzi di sprue sciolti nella trielina che compongono una pasta liquida ottima per lavori di stuccatura) mentre nella parte dello scafo del carro tutto è filato liscio.
Vedendo le foto originali del carro ho riposizionato il clacson inserendolo frontalmente e non lateralmente come suggerito dalle istruzioni.
Un piccolo ma utilissimo foglio di fotoincisioni comprese nella confezione mi ha permesso di dettagliare ulteriormente questo bel kit.
I parafanghi in fotoincisione (come si vede nella foto qua sotto) unitamente alla ruota motrice dentata – sempre fotoincisa – hanno donato un livello di realismo ancor maggiore.
Da prestare un minimo di attenzione all’assemblaggio dei carrelli essendo scomposti in parecchie parti viste le tante ruotine che li compongono.
Unica pecca (ma vista la scala non si poteva pretendere di più) i cingoli in vinile in un unico pezzo (un braccialetto di gomma in pratica), il livello di dettaglio non è paragonabile al resto delle stampate del kit ma l’ambientazione nella neve che avevo in mente mi ha permesso di ‘nascondere’ un po’ questa piccola carenza di precisione, annegando per bene e ricoprendo di candida e soffice neve il treno di rotolamento durante la fase di ambientazione.
Colorazione
Per dipingere il carro, dopo aver dato una leggera passata di primer in bomboletta della Tamiya, ho voluto spruzzare del nero acrilico nelle parti più recondite e nei vari recessi in modo di cominciare a dare una pre-ombreggiatura.
Poi sono passato a stendere delle velature di verde ben diluite (ho usato il Verde della Gunze H 303 lasciando trasparire un po’ il nero applicato in precedenza in modo da cominciare a dare volumetria e tridimensionalità cromatica al carro.
Volendo applicare la mimetica lavabile bianca (soprannominata ‘White-wash’ ) ho steso del bianco opaco Tamiya in maniera irregolare e molto diluito, andando a coprire leggermente le uniche insegne presenti sul carro: delle piccole stelle rosse poste ai lati della torretta e a due codici numerici bianchi sempre sulle fiancate della torretta.
Il successivo passaggio, è stato il turno dei lavaggi che ho praticato con i colori ad olio diluiti con della comunissima acquaragia.
Questo passaggio consente di armonizzare il tutto, a conferire ulteriore profondità al carro e a dare risalto ai particolari minimi.
Per questa fase ho usato del Bruno va Dyck, Terra di Siena Bruciata, Nero, Terra chiara.
I cingoli, dopo l'incollaggio al treno di rotolamento (prima della verniciatura ovviamente) con della colla bi-componente, hanno subito lo stesso trattamento.
Figurini
Per questa scenetta ho usato solo un figurino, un fante russo dell’Italeri Cod. 6069 ‘Russian Infantry (Winter Uniform)’. L’ho scelto vista la sua posizione piegata, abbassato per difendersi da un eventuale pericolo con in mano il fucilone controcarro sovieticoPTRS-41 (almeno…penso rappresenti questa versione, ma, vista la scala, non si sa mai!).
Il figurino è ottimamente scolpito in tutte le sue parti ed anche il viso è perfettamente riprodotto.
L’ho dipinto con colori acrilici e poi, come al solito, rifinito con i colori ad olio.
Ambientazione
Ho inserito il carro e il figurino su una base circolare, ricreando il terreno con della pasta per terreni e usando alcuni sassolini prelevati dalla lettiera per gatti per riprodurre un po’ di asperità, in seguito ho incollato l’erbetta dipinta poi con l’aerografo con toni di verde un po’ spento.
Successivamente, per riprodurre la neve (era il mio primo esperimento) ho usato del comunissimo bicarbonato di sodio steso con le mani dopo aver spalmato su tutto il terreno un po’ di colla vinilica allungata con acqua.
Inserito e incollato il carro, ho poi aggiunto un palo divelto con dei segnali stradali (in caratteri cirillici ovviamente) per terra e una piccola staccionata in legno per cercare di dare un po’ di volume alla piccolissima scenetta.
Anche in questo caso, ambientazione ‘minimalista’, ma tanto divertimento nel realizzare il tutto.