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Lo StuG IV (SdKfz 167) era un veicolo corazzato tedesco della seconda guerra mondiale, la cui adozione venne proposta nel 1935 da Erich von Manstein come supporto per la fanteria.
In seguito si dimostrerà valido anche nel ruolo di cacciacarri e venne adoperato, sul finire della guerra, anche come un vero e proprio carro armato.
Come la maggior parte dei cannoni d'assalto l'armamento principale era in casamatta anzichè in torretta girevole, con una minore efficacia rispetto al carro armato, ma una più economica e facile fabbricazione.
Lo StuG IV era basato sullo scafo del Panzer IV ed era in generale una versione migliorata del valido StuG III, con il cannone 7,5 cm StuK 40 L/48 e l'aggiunta di una MG 34 esterna; con un equipaggio di 4 uomini venne prodotto in circa 1100 esemplari costruiti dalla Krupp a partire dal 1943.
Il modello
Il kit è il Tamiya in scala 1/35, risalente agli anni '70, ma ancora molto valido.
La costruzione è cominciata dallo scafo e dalle ruote e intero treno di rotolamento; successivamente sono passato al montaggio della parte superiore, con il cannone in casamatta che è posizionabile in mobilità di elevazione.
Una volta completate le due parti, superiore ed inferiore, ho provveduto ad unirle ed incollare altri particolari e attrezzi sul carro.
Ho preferito colorare con la mimetica tutto il mezzo (che usciva di fabbrica con un dark yellow di base e sul campo i soldati realizzavano le più disparate mimetiche a seconda del teatro di operazioni, per cui ho scelto di aggiungere il tono dark green) e successivamente dettagliare i vari componenti e particolari.
Non ci sono state particolari difficoltà, se non per i cingoli che nel mio caso risultavano leggermente più corti del necessario, costringendomi ad una piccola modifica nella zona di giunzione dove ho cercato di guadagnare qualche millimetro.
Una volta lucidato tutto il modello ho eseguito dei lavaggi a olio con un terra di siena misto a nero e il weathering del mezzo l'ho effettuato mediante dei pigmenti.
Con questi ho simulato il fango e la polvere sulla parte inferiore, con toni più chiari salendo sul modello per simulare la polvere, inoltre anche qualche piccola zona ossidata, come ad esempio nella zona dello scarico; un pò di drybrush sulle sporgenze ha completato questa fase.
Al termine ho passato l'opaco su tutto il modello, incollato l'MG 34 e realizzato con del filo di rame sottile le due antenne.
Ho voluto donare al modello una basetta, utilizzando un tagliere in legno colorato con apposito mordente sul quale ho realizzato del terreno e un alberello semi-distrutto e qualche cespuglio.
Per questo, ho steso sulla base del das lavorato per simulare il terreno accidentato e le tracce lasciate dai cingoli ed una volta asciutto ho passato un colore di fondo.
Nelle zone incavate ho passato della tempera diluita più scura e sulle sporgenze un pò di drybrush con del colore più chiaro, per dare tridimensionalità al tutto.
Su una parte del terreno, in corrispondenza dell'alberello, ho passato un impasto fatto di acqua, vinavil, colore a tempera, sabbia e terriccio vario per diversificarlo dal resto.
Un paio di cespugli dalla parte opposta e la basetta è così completata, poggiando finalmente il modello.
Il mio StuG IV è così pronto ed in marcia sul fronte occidentale verso la fine del 1944.