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Kit Hasegawa scala 1/48
Sulla storia dell'aereo non mi dilungherei più di tanto, dato che se ne è parlato ampiamente in altri articoli su questo sito.
Il kit Hasegawa non è male e la qualità della plastica è molto buona; avendo un aerografo non sufficientemente preciso da permettermi di fare un buon lavoro, per gli anelli di fumo, ho deciso di acquistare le decals della Tauromodel, ad esse ho aggiunto un ulteriore foglio avente tutti gli stemmi dei principali gruppi caccia della Regia Aeronautica che mi è stato regalato.
Sono stato indeciso fino alla fine se fare l'aereo di Ennio Tarantola o di Luigi Gorrini, ma alla fine ho deciso di fare il primo.
La cabina di pilotaggio, così com'è da kit, non è poi così ben accurata; aiutandomi con le immagini della mia enciclopedia, ho provveduto a modificare qualcosina, tipo rimuovere la leva sulla destra del sedile per metterne invece una mancante in altro a sinistra, per poi aggiungere alcuni particolari al sedile, fin troppo scarno.
Il risultato non è stato proprio così perfetto, ma ottenuto lavorando manualmente su pezzi di recupero.
Completata la cabina, sono passato al montaggio della fusoliera, senza riscontrare grossi problemi.
Ho deciso di riempire la zona del pozzetto delle ruote del carrello con tubi e cavi, dato che in quella parte dell'aereo passavano diversi collegamenti (anche se a lavoro finito non resta quasi visibile).
All'interno del filtro dell'aria sul lato anteriore sinistro ho aggiunto un flabello mancante, poi ho aggiunto l'antennina posta poco più avanti del parabrezza, in zona centrale.
Per quanto riguarda la colorazione, ho deciso di iniziare col fare la banda bianca dietro la cabina e la croce sabauda, che ho poi mascherato accuratamente.
Il colore della livrea è un insieme di colori, fatto ad occhio con l'aiuto dell'enciclopedia e di mio padre, ottenuto mischiando l'Italian Sand della Model Master con il giallo ed il bianco della Humbrol.
Successivamente ho ripassato con il nero tutte le numerose fenditure e fessure presenti nel muso dell'aereo.
Dopo una passata di lucido trasparente, ho posato le decals.
Ho iniziato con le "macchie di fumo stile Macchi" della Tauromodel, che ho dovuto ritagliare una ad una attorno ai bordi.
Poi è venuto il momento di posare le altre decalcomanie riguardanti gli stemmi e le insegne.
La particolarità dell'aereo di Tarantola era una vistosa scritta gialla posta sul muso, lato anteriore destro, indicante "Dai Banana", in quanto il pilota prima della guerra fu un importatore di tale frutto. Inoltre sulla fusoliera, dietro l'abitacolo, vi erano rappresentati i numeri di appartenenza: 151 che stava ad indicare la squadriglia, ed il 2 rosso che indicava il numero personale del pilota.
Ma il guaio era dietro l'angolo...una volta posata la scritta "Dai Banana", questa è scomparsa nella mimetica dell'aereo, In pratica rimaneva visibile solamente controluce... non so ancora adesso a cosa attribuire il problema di scarso contrasto, se è stato un problema di stampate vecchie, se è stato un problema di eccesso di colla proprio della decalcomania, oppure un mix sfigato di combinazioni.
Dato che mi rodeva lasciare l'aereo così, ho preso una decisione radicale, e cioè rimuovere la scritta. La conseguenza è stata quella di dover cambiare anche il 2 rosso per fare un lavoro ben fatto.
Mi sarebbe piaciuto a quel punto fare l'1 rosso, appartenuto all'asso Furio Niclot Dolio, ma controllando nella mia banca decals, non ne ho trovato nessuno... tuttavia della stessa scala mi era avanzato un 4 rosso (in questo caso plausibile), con il quale ho fatto il cambio.
Ho fissato poi il tutto con un'altra mano di trasparente lucido per poi ripassare le pannellature con un terra di Siena ad olio diluito con la trementina.
Mano di trasparente opaco ed il lavoro è stato ultimato.
Ho fatto poi una basettina con ambientazione di tipo desertico/terra arida, aggiungendo dei figurini fatti in passato da me, recuperati da un altro lavoro.
I soggetti sono della ICM in resina.
I bidoni ed altri particolari sono autocostruiti in scala.