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T-34/76 Balcani, autunno 1944 - Marco Manzo

Kit Tamiya scala 1/35




Il T34 è molto probabilmente il simbolo dell’esercito dell’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale.
Si trattava di un mezzo molto semplice che si poteva produrre in grandi quantità ed in breve tempo, dotato di grande velocità e maneggevolezza, buona corazzatura e facilità di utilizzo.
I suoi cingoli molto larghi lo rendevano adatto a muoversi sui terreni russi spesso fangosi o ghiacciati ma erano anche molto fragili.
Il motore era alimentato a gasolio a differenza di molti altri carri che parteciparono al conflitto mondiale.
Successivamente il modello t34/76 venne migliorato alla versione T34/85 con torretta riprogettata e cannone con un calibro maggiore per poter competere alla pari con gli altri carri pesanti tedeschi apparsi nel tardo periodo di guerra.






Il kit è della Tamiya con le stampate risalenti agli anni ‘70 e che si può trovare ad un prezzo molto allettante on line; la scatola permette di realizzare un modello accettabile, anche se inizia a sentire il peso dei quasi 50 anni di età!
Ho voluto prendere questo kit senza pretese perché così non avrei avuto troppi patemi a continuare a sperimentare tecniche e materiali nuovi, e poi perché più compatibile al mio livello di modellista, con sempre meno tempo a disposizione!






Raccogliendo delle immagini dell’epoca, ho notato che quasi tutti i T34 erano senza parafanghi anteriori, per cui sono passato alla loro rimozione sul modello. Per quanto riguarda quelli posteriori, li ho modellati a caldo simulando delle botte prese.
La corda d’acciaio (in plastica nel kit) l’ho sostituita con un tirante metallico al quale ho poi fatto i due occhielli alle estremità legandolo con del filo di rame. Con del filo di rame intrecciato ho anche fatto le corde con le quali vengono legate le parti extra di cingolo sullo scafo e con della plastica trasparente ho rifatto il faro anteriore.
La verniciatura è stata eseguita a spruzzo con il verde Italeri dedicato ai carri russi e poi sempre basandomi sulle fotografie d’epoca, ho invecchiato pesantemente il carro con drybrush, colori ad olio e pigmenti. Per quanto riguarda il treno di rotolamento ho mantenuto i cingoli in vinile, colorati e sporcati più volte.
I figurini sono anch’essi Tamiya, ma ho dovuto modificarli perché sono del periodo 1940/42 ancora con le ghette e le fasce, incompatibili con un modello di carro comparso nell’estate 1943.
Ho quindi stuccato e carteggiato le gambe dei soldati per far "indossare" loro degli stivali e poi ho modificato completamente un soldato per fargli avere la postura adatta ad uno che sta scendendo dal carro. Sono poi state aggiunte tutte le cinghiette, tracolle e sottogola mancanti ai figurini.
I soggetti sono stati colorati con colori Italeri, Tamiya e Humbrol con vari dry brush e lavaggi ad olio.






La scena che mi sono immaginato è molto semplice: un assalto del mezzo corazzato con la fanteria che sta scendendo dal carro (o è già scesa) in un contesto rurale, in mezzo a prati e boscaglie.






Marco Manzo

[Gallery]

20.06.2020




Commento di LAURO BONFA' [21/06/2020]:

Complimenti Caro Marco molto interessante il tuo diorama, mi piace molto il T34 e pure i figurini. Trovo inoltre molto realistica la scena. Bravo, avanti tutta.


Commento di ezio bottasini [22/06/2020]:

Ciao Marco, bentornato, con un mezzo che ha fatto storia, bello vedere un carro dopo tanti velivoli. L'unica cosa che mi vaie da dire da aeroplanaro, forse bisognava incidere maggiormante i segni dei cingoli, però... lasci ai master del settore i commenti.
Personalmente mi piace.
Complimenti al prossimo


Commento di giovenco giuseppe [22/06/2020]:

nella sua staticità, rende bene l'effetto movimento, cosa non da poco - bravo Marco, Giuseppe




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