Si vedono spesso diorami aeronautici che presentano pochi accessori di contorno.
Con un mio amico modellista, Pietro Serravalli, abbiamo pensato di fare da zero la bicicletta.
A ben pensarci è l’unico mezzo sempre presente sui campi di volo di qualsiasi epoca e nazione, anzi, …da essa è nato l’aereo.
Lo scorso inverno ci siamo dedicati quindi a questo ‘piccolo’ progetto e siamo arrivati al dunque con …due strade diverse!!

Progetto di Pietro Ballarini

Ho preso a modello la bici della Tamiya in scala 1/35 con un tondino d’ottone ho sagomato il telaio che deve supportare il peso di un figurino con i piedi sui pedali.
Anche il manubrio sara’ in ottone.
Poi ho rivestito le ruote con plasticard a ‘C’ a simulare i parafanghi ed ho cartavetrato per dare loro la curvatura.
Anche per il resto è stato usato plasticard, raccordato poi con milliput bianco.
Il portapacchi è ricreato con filo d’acciaio sottile (corda di chitarra).

Piu’ che la bici ho tribolato a fare il figurino.
Sono partito da un vecchio pezzo della ‘Hasegawa’ (o Fujimi?) in plastica durissima.
La testa è ‘Esci’; l’ho “fatto a pezzi” e poi li ho ricomposti giungendoli insieme alla bicicletta sempre con milliput.

Infine ho collocato il soggetto nel diorama del mio tornado in 1/48 e devo dire che mi soddisfa da tutte le angolazioni.
L’unico vero neo di questo metodo è riuscire a piegare bene l’ottone per fare le ruote.

Progetto di Pietro Serravalli

Il figurino è lo stesso pezzo ‘Hasegawa’ pero’ non è stato modificato nella posa.
Quindi sara’ con i piedi per terra e sorreggera’ la bici.
Il telaio è fatto con stagno per saldatura da 0.5 mm lo vendono in rotoli e gli si puo’ modellare a piacere.
Gli accessori sono in plasticard.
Filo di rame e lamierino costituiscono i parafanghi.
Per le ruote ho invece inciso il plasticard con un ‘compasso taglierino’ per assicurarmi la loro perfetta rotondita’.
Con lo stesso metodo ho creato il disco interno in acetato sul quale ho inciso i raggi.
Il difetto è che si nota troppo in certe visuali l’acetato.
Quindi lo si puo’ anche omettere oppure dipingere i raggi opacizzando la superficie.

Conclusioni:
Questi due metodi esposti sono stati attuati in funzione del figurino a seconda se è a terra o sopra la bici.
Un altra idea che poi non ho attuato era di usare due dischi in pvc trasparente (ruote) su cui costruire il telaio e il figurino che pedala

Nota: questo articolo è stato originariamente pubblicato nel sito superEva

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