"Gioielli rubati"

Loading...
  Editoriale

Perche' KitShow?

  I prossimi eventi

Caricat! Soldatini al Museo


Caricat! Soldatini al Museo
Pinerolo (To) - 25/27 Ottobre


Cavaliere Templare
Cavaliere Templare
Andrea Terzolo

  Quick Articles...

North American P-51D Mustang
North American P-51D Mustang
Paolo Tarantino

  Gli assi dell'aviazione

Loading...
  Un figurino passo passo

Enrico V


Enrico V

  Primi Passi ...

Sherman


Realizzare uno Sherman

FW 190 D-9 - Roberto Colaianni

Kit Revell scala 1/32




Premessa
Un paio di annetti fa avevo costruito, o meglio ricostruito, un Curtiss P-40 Revell, in scala 1/32, risalente, credo, ai primi anni ’70.
Un lavoro piuttosto pesante, in termini di tempo speso per ricerca e autocostruzione, mi ha permesso di realizzare una decente riproduzione di un velivolo del 112 squadron della RAF (quello dalla bocca di squalo) operativo in Nord Africa.
Drastiche riduzioni al tempo libero disponibile, causa sopraggiunta secondo figlio, mi hanno convinto a non mettere più mano a modelli così vecchi e impegnativi.
Lo scorso autunno spunta fuori un collega che mi chiede di costruirgli un modello.
Incoscientemente accetto al buio; gli dico di portarmi il kit e con grande orrore constato che si tratta di un FW 190 D9 Revell, ma non il nuovo Revell/Hasagawa di cui possiedo di un esemplare, ma di una scatola risalente anch’ essa hai primi anni 70.
Opzioni possibili:
-Mantenere la parola data.
-Accettare il lavoro, buttare il kit fornito e sostituirlo con il nuovo Revell/Hasagawa a insaputa del cliente, spacciandosi per un genio modellistico esperto in casi disperati.
-Scappare in un’ isola desolata dell’ oceano Pacifico.

Alla fine ho deciso di accettare la sfida e di migliorare, per quanto possibile il vecchio kit.
Sapevo che avrei sforato le 200 ore di lavoro, ma la sindrome di masochismo modellistico, di cui sono irrimediabilmente vittima, ha preso il sopravvento.
Un lavoro lungo, interrotto e ripreso diverse volte, alternato ad altri modelli e durato circa un anno e mezzo.




Soggetto

Come sono solito fare ho ridotto al massimo l’ uso di kit di aftermarket
ho acquistato solamente un foglio decal della Eagle Strike per i 190 Lange Nase, mi attraeva particolarmente l’1 nero dell’ Oblt. Hans Dortenmann, 14 JG 26.
Il velivolo 1 nero, werk n° 210003 era il 3° fw 190 D-9 consegnato, originariamente testato a Rechlin e quindi assegnato a Dortenmann, sopravvisse al conflitto, ma fu fatto saltare in aria dal pilota stesso, alla fine delle ostilità. Era colorato con il tipico schema del periodo, suprfici inferiori in RLM 76,superfici superiori in RLM 82-83. Uscito di fabbrica con il tettuccio di tipo dritto, fu in seguito modificato, installandone uno del tipo bombato.
Mi sono ispirato ai lavori di Chris Wauchop, (Hyperscale) e Klaus Herold (rlm.at), entrmbi riproducenti il velivolo di Dortenmann. Sapevo che, un pò per le mie capacità, un pò per il modello di partenza, non avrei raggiunto un risultato pari al loro, ma anche solo avvicinarmi a sufficienza per poter fare dei paragoni, sarebbe stata un’ enorme soddisfazione.


Hans Dortenmann

Hans Dortenmann nasceva l’11 dicembre 1921 a Weingarten nella regione del Württemberg.

Hans Dortenmann

Stava servendo nell’esercito come soldato di fanteria nell’ aprile 1941, quando fu trasferto alla Luftwaffe, dove ottenne il brevetto di pilota.
Allla fine dell’ addestramento, Dortenmann fu assegnato al 2./JG 54, sul fronte Orientale,con il grado di Leutnant.
Si guadagnò la sua prima vittoria il 6 febbraio 1944, quando speronò un La-5. Il Fw 190 A6 di Dortenmann “7 Nero” ebbe gravi danni all’ala sinistra, ma ,nonstanta ciò, riuscì a rientrare al campo d’aviazione di Orscha-sud, dove atterrò con successo sulla pancia.
La vittoria fu confermata da Ulrich Wöhnert (86 vittorie, RK) di cui era gregario.
Il 10 giugno il 2. / JG 54 fu trasferito dal fronte Orientale a quello Occidentale, per riunirsi al III./JG 54.
Durante le operazioni sul fronte Orientale Dortenmann aveva accumulato 14 (15) vittorie. Il 20 giugno 1944, fu nominato Staffelkapitän del 2. / JG 54 che divenne 12/ JG 54 il 10 Agosto.
Dortenmann fu abbattuto vicino a Parigi il 26 giugno sull’ Fw 190 A8 ” 1 Rosso ” ma riuscì a salvarsi con il paracadute. Sul fronte di Invasione, Dortenmann abbattè 6 velivoli alleati.
Alla metà di Agosto, il III./JG 54 fu trsferito in Gerania per un breve periodo di riposo e rieqipaggiarsi.
Alla fine di Settembre il Gruppo ricevè il suo primo Fw 190 D-9, divenendo operativo 12 ottobre dopo solo poche settimane di addestramento.
Su richiesta del Maggiore Nowotny (258 vittorie, RK-Br, ucciso in azione l’ 8 novembre 1944), il 9. / JG 54 ,al comando dell’ Oberleutnant Wilhelm Heilmann (34 vittorie) andò a Hesepe ed il 12. / JG 54, sotto il comando del Leutnant Dortenmann andò ad Achmer, dove iniziarono a volare missioni di protezione alle basi dei ME 262 del Kommando Nowotny fino al 25 dicembre, quando il III./JG 54 fu messo sotto il controllo operativo del Maggiore Karl Borris (l43 vittorie, RK) del I / JG 26 per l’ Operazione Bodenplatte.
Il 29 dicembre, Dortenmann abbattè uno Spitfire della RAF nell’area di Münster,ma lo stesso giorno il III./JG 54
perse il suo Gruppenkommandeur Hauptmann Robert Weiss (121 vittorie, RK-El) oltre ad altri 12 altri piloti, in combattimento con Spitfires e Typhoons.
Dortemann assunse la funzione di Gruppenkommandeur ad interim del III./JG 54 il 30 dicembre, e mantenne questo incarico fino all’ 11 febbraio 1945.
Il 1 gennaio 1945, Dortenmann condusse il III./JG 54, durante l’ Operazione Bodenplatte, contro il campo d’aviazione di Bruxelles-Grimbergen, perdendo 12 dei suoi 17 piloti. Il 12. / JG 54 fu sciolto il 19 febbraio 1945 ed i piloti rimanenti furono distribuiti nelle rimanenti Staffeln del III./JG 54, a Dortenmann tocco il comando dell’ 11. / JG 54.
Il 25 febbraio, il III./JG 54 fu assorbito dal JG 26 con Dortenmann 11. / JG 54 rinominata 14. / JG 26. Il 29 marzo 1945,
L’ Oberleutnant Dortenmann fu nominato Staffelkapitän del 3. / JG 26.Gli fu assegnata la Ritterkreuz il 20 aprile 1945 per le sue35 vittorie.
Durante questo periodo volò 28 missioni di attacco al suolo, distruggendo un aliante da trasporto, due aerei, una autobotte, sette autocarri, tre veicoli corazati trasporto truppa ed una postazione contraerea.
Volò la sua ultima missione di combattimento il 27 aprile, abbattendo uno Yak-3 su Berlino. Hans Dortenmann sopravvisse alla guerra la guerra e morì 1 aprile 1973.
In 150 missioni di combattimento, Hans Dortenmann fu accreditato di 38 vittorie, 16 sul fronte Orientale e 22 sul fronte Occidentale, incluso un bombardiere quadrimotore e sei Mustang.
Registrò 18 vittorie con Fw 190 D-9 (W.Nr. 210 003), divenendo il pilota di maggior successo con questo velivolo.


No Date Time AC Type Unit Location Comments
1 6.2.1944 15:28 La-5 2./JG 54 06 444 at 200m -
2 25.2.1944 13:38 La-5 2./JG 54 80 573 at 3.500m -
3 26.2.1944 12:25 Il-2 2./JG 54 60 732: at 500m -
4 26.2.1944 15:52 Il-2 2./JG 54 18km E Wesenberg: at 20m -
5 8.3.1944 16:33 LaGG-3 2./JG 54 60 462: at 1.200m -
6 8.3.1944 16:33 Il-2 2./JG 54 60 453: at 800m -
7 26.3.1944 12:25 Il-2 2./JG 54 10 732: at 500m -
8 29.3.1944 16:57 La-5 2./JG 54 70 711: at 3.000m -
9 29.3.1944 16:58 La-5 2./JG 54 70 71: at 2.500m -
10 30.3.1944 15:40 Yak-9 2./JG 54 60 452: at 2.000m -
11 2.4.1944 11:48 LaGG-3 2./JG 5 60 452: at 1.500m -
12 4.4.1944 8:19 LaGG-3 2./JG 54 60 634: at 1.500m -
13 4.4.1944 9:44 La-5 2./JG 54 60 613: at 500m -
14 6.4.1944 10:39 LaGG-3 2./JG 54 70 833: at 4.000m -
? 8.4.1944 10:02 Yak-9 2./JG 5 88 841: at 2.000m -
15 22.6.1944 21:20 P-47 2./JG 54 TC- 6 Rouen -
16 24.6.1944 7:15 P-51 2./JG 54 UC- 8 Évreux -
17 4.7.1944 19:52 Spitfire 2./JG 54 TS- 9 Isigny -
18 18.7.1944 9:30 P-38 2./JG 54 AC- 6 Dreux -
19 25.7.1944 0:12 Spitfire 2./JG 54 AB- 3 L’Aigle -
20 26.7.1944 14:53 P-38 2./JG 54 BB- 5 Mortagne-au-Perche E Alençon -
21 2.11.1944 12:30 B-17 12./JG 54 GS DQ 1, Engelbertswald, SW of Lingen B-17 (43-37531) of 447 BG, USAAF
22 6.11.1944 11:04 P-51 12./JG 54 GS GR 1, Epe, 3 km NW Bramsche P-51 (44-14229) of 334 FG,
23 7.11.1944 15:30 P-47 12./JG 54 GS JQ 1, W of Münster Tempest V of 274 Sqn, RAF
24 29.12.1944 12:50 Spitfire 12./JG 54 GS JQ, Münster-Handorf area -
25 13.2.1945 16:56 P-47 12./JG 54 GS QQ 3, Nastätten area S of Nassau P-47 of 22 FS 36 FG, USAAF
26 13.2.1945 17:00 P-47 12./JG 54 GS PR ?, Weinähr 5 km E of Nassau P-47 (42-74657) of 22 FS 36 FG
27 21.2.1945 17:30 Mustang 11./JG 54 Rheine Mustang of 315 Sqn, RAF
28 22.2.1945 14:00 P-51 11./JG 54 Farwick NW if Quakenbrück P-51 (44-14747) “Rough Rider”
29 19.3.1945 13:36 P-51 14./JG 26 Rheine-Lingen P-51 of 78 FG, USAAF
30 19.3.1945 13:37 P-51 14./JG 26 Rheine-Lingen P-51 (44-72407) of 78 FG,
31 28.3.1945 11:34 Tempest 14./JG 26 5km SW Münster Tempest of 56 Sqn, RAF
32 31.3.1945 14:46 Auster 3./JG 26 Ludwighausen -
33 12.4.1945 12:53 Tempest 3./JG 26 15km N Uelsen Tempest of 33 Sqn, RAF
34 12.4.1945 12:54 Tempest 3./JG 26 15km N Uelsen Tempest of 33 Sqn, RAF
35 17.4.1945 11:34 Tempest 3./JG 26 SW Lübeck Tempest of 80 Sqn, RAF
36 21.4.1945 15:19 Spitfire 3./JG 26 Buchholz -
37 26.4.1945 19:16 Yak-9 2./JG 26 SE Prenzlau -
38 27.4.1945 18:25 Yak-3 2./JG 26 NE Neuruppin-Berlin -

 


Materiali

Vediamo un po’quali sono i materiali utilizzati per la costruzione del 190.

Aftermarket:
-Foglio decal eagle strike.

Banca dei pezzi (leggesi FW 190 D9 Revell/Haesgawa dove non altrimenti specificato)
-Timone di direzione.
-Canopy del tipo bombato.
-Pedaliera, da BF 109 G6 Hasegawa
-Decal strumenti da BF 109 G6 Hasegawa.
-Canne mitragliatrici da 13 mm da BF 109 G6 Hasegawa.


Parti copiate dal 190 Revell/Haesgawa (dove non altrimenti specificato) con stampi in silicone e riprodotte in resina:
-Vani carrelli.
-Portelli carrelli.
-Guaine in pelle o tela cannoni 20 mm alari.
-Pannello strumenti.
-Consoles laterali.
-Vano porta bagagli.
-Pilone subalare.
-Serbatoio ausiliario.
-Seggiolino pilota (Aires)


Parti modificate:
-Pannellature in positivo asportate e reincise.
-Scarichi motore aperti a mezzo fresa sferica.
-Presa d’ aria portello armi fusoliera aperto a mezzo fresa sferica.
-Cofanatura superiore forata per installazione armi da 13 mm.
-Presa d’ aria compressore raccordata allafusoliera.
-Terminale Antenna Morane in filo di rame.
-Mozzo ruote migliorato.
-Pneumatici appiattiti.
-Vasca pilote accorciata mediante avanzamento paratia corazzata posteriore.
-Elevatori distaccati e riposizionati in posizione leggermente a cabrare.
- Ruotino di coda rotato.


Parti autocostruite:
-Leverismipedaliera (plasticard)
-Flap e relativo vano (plasticard)
-Canne cannoni 20 mm alari ( tubi di rame)
-Parte posteriore del motore visibile attraverso vano carrelli (plasticard, balsa, cotton fioc, un dado esegonale autofrenante, fili di rame rivestiti e non)
-Indicatori alari carrello fuori (spezzoni di spillo)
-Antenna radiogoniometro ( lamierino di rame)
-Collimatore Revi ( plasticard, cristal clear, acetato)
-Portacarte lato destro abitacolo ( lamierino di rame)
-Tubo di pitot (tubo in rame, spillo)


Poiché non ho inventato assolutamente nulla, ma ho applicato arcinote tecniche modellistiche, non mi dilungherò in monotone descrizioni su come si incolla, stucca o pittura, le foto parlano da sole.




Fig.1:L'avanzamento della paratia corazzata con conseguente riduzione della lunghezza della vasca.




Fig.2: Copia in resina del pannello strumenti del FW 190D-9 Revel/Hasegawa




Fig.3: assemblaggio a secco della vasca.




Fig.4: la vasca colorata con un fondo grigio, accanto alla stessa il seggiolino originale Aires, la cui copia in resina è installata nell’abitacolo.




Fig.5: la vasca assemblata e colorata. Si intravede la parte posteriore del motore autocostruita. Gli strumenti sono decal, ritagliati singolarmente.




Fig.6: Carenatura superiore e presa d’aria compressore prima delle modifiche




Fig.7: Carenatura superiore e presa d’aria compressore. Notare le modifiche al raccordo presa d’aria-fusoliera




Fig.8: Flap auto costruiti, un pò basici, ma meglio di niente.




Fig.9: Serbatoio ausiliario, Revell/Hasegawa a sinistra, copia in resina a destra




Fig.10: vano carrelli originale.




Fig.11: copia in resina del vano carrello e accessori autocostruiti.




Fig.12: Portelli carrello, da destra: originale, copia in resina, Revell/Hasegawa, copia in resina




Fig.13: croci, uno nero, banda di difesa del Reich sono state dipinte usando mascherine autocostruite, purtroppo il bordo bianco del n° 1 non è perfettamente centrato


...e il risultato finale













Roberto "Target" Colaianni
e-mail roberto.colaianni@alice.it

04.09.2009

[-> Gallery <-]


Condividi questo articolo su WhatsApp





Commento di luigi frascarelli [29/08/2010]:

Anche questo è bellissimo ma che cosa intendi per copia in resina?
e come fai a costruirle sta parti in resina?


Commento di Ezio Bottasini [13/10/2010]:

Ciao Luigi,
mi sono fatto la copia in resina di alcuni pezzi del FW 190 Revell/Hasegawa ( portelli carrelli, pannello strumenti, serbatoio ausiliario) e del seggiolino Aires, in quanto molto più dettagliati di quelli presenti sul vetuso kit Revell che sono stati sostituiti.
La resina epossidica è una sostanza bicomponente che, anche se non è nata per scopi modellistici, si può usare per costruire o copiare piccoli pezzi.
Si creano degli stampi con il silicone liquido o in pasta, usando come master l’ oggetto da copiare, e poi si cola la resina all’interno dello stampo. Se vai sul sito della ditta Prochima S.R.L ti puoi fare un’ idea di che cosa si puo’ fare con questi materiali.
Carcando su You tube con lo stesso nome trovi anche dei video.
Ciao Roberto




Puoi inserire un commento su questo articolo

    Nome

    E-mail

Visualizza la mia e-mail nel commento Si No


Avvertimi su eventuali aggiornamentiSi No