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Questo progetto nasce su richiesta di un amico, che mi ha dato direttive abbastanza stringenti sulla composizione e di budget. Vuole riprodurre una scena del tutto ipotetica che avrebbe potuto verificarsi, durante la prima guerra del golfo, in una località imprecisata nella zona compresa in prossimità del confine Arabo-Irakeno-Kuwaitiano.
Il soggetto principale è un Black Hawk dell’82ª divisione aerotrasportata, che sorvola una squadra di paracadutisti schierati a protezione di un piccolo conglomerato di case.
Il Black Hawk è il vecchio, ma sempre valido Hasegawa, integrato da un kit Eduard di fotoincisioni, e un minimo di dettagli autocostruiti, quali il cielo e i supporti dei sedili del vano di carico, i predellini sulle gambe carrello, il tagliafili sul cielo dell’abitacolo, e poco altro.
I pilotini e il Parà seduto sul portellone provengono dal kit stesso. Gli interni cono stati dipinti a pennello su base grigia stesa ad aerografo.
Per gli esterni, dopo aver reinciso i pannelli, mi sono affidato all’US Helo Drab Model Master, con una leggera impolveratura creata con gessetti da artista grattati su carta abrasiva.
Per la casa, mi sono ispirato ad un set Italeri, gentilmente messomi a disposizione da un amico.
Ho prima realizzato le due pareti, creando delle casseforme con listelli di balsa e cubetti Lego per creare le finestre di forma allungata, nelle quali ho colato il gesso ceramico, testurizzandole superfici con un pennello duro e incidendo le pietre con un ago, quando ancora fresco.
Assemblate le due pareti sulla base, ho creato il tetto piatto con un pannello di plasticard, sul quale ho effettuato una "gettata" di gesso ceramico.
Il cupolone è stato realizzato a parte, colando il gesso dentro un qualche giocattolo di mio figlio, una mezza palla di plastica credo.
Il tutto è stato colorato ad aerografo, con leggeri dry brush di vari smalti Humbrol, e lavaggi con panel liner Tamiya marrone, diluito 50/50 in acquaragia.
Il camion bruciato proviene da un qualche kit Russo o Ucraino, migliorato rifacendo quasi interamente il cassone, il telone, e poco altro.
E’ scrostato con la tecnica della lacca, ovvero prima è stato colorato di un marrone rossastro Tamiya, protetto con del lucido della stessa casa, seguito da una mano abbondate di Lacca Per Capelli, data con l’aerografo, e immediatamente dopo con diversi toni di verde sempre piu’ chiari.
Senza aspettare troppo, con un pennello inumidito di acqua ben calda, ho cominciato a creare scrostature e abrasioni della vernice, strofinandolo e picchiettandolo sulla mimetica ancora fresca.
Le parti bruciate e quelle arruginite, sono state invece riprodotte con polvere ricavata da gessetti, nere e bianche per le bruciature, due tre toni di marroni per la ruggine.
Infine i figurini, che provengono da un set Zvezda per War Game, sono di ottima fattura, e sono stati interamene dipinti con colori Valleio a pennello.
La parte difficile è stata la progettazione e realizzazione dell’"annullatore gravitazionale", complesso apparato necessario a creare una "bolla" degravitazionata nella quale inglobare l’elicottero che rimane sospeso nel vuoto, appena sopra l’edificio.
Mica potevo ricorrere, come tutti i comuni mortali, al solito tondino di plexiglass trasparente, posizionato in maniera tale da risultare invisibile, nelle foto prese col giusto angolo!!!
Spero vi piaccia e buone ferie a tutti.
Roberto “Target” Colaianni e-mail roberto.colaianni@alice.it [Gallery] 25.07.2017 |