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"MAI DIRE MAI", recitava il titolo di un film di James Bond; e mai e proprio mai frase più azzeccata è questa per descrivere quello che, ad un appassionato come me di uniformi italiane risorgimentali e napoleoniche, pronto a giurare di non far altro nella sua vita modellistica che realizzare pezzi, riguardanti solamente eventi "Nazionali", ed autocostruiti, sarebbe capitato un gìorno!
Infatuarsi a prima vista di un soldatino teutonico del 1410!
D’altra parte, non è che sì tratti di figurino qualsiasi; il bellissimo cavaliere scolpito da A. Laruccia e prodotto dalla Soldiers; è di una bellezza ed armoniosità tali da lasciare stupito anche Mike Blank, al punto di fargli dichiarare che si tratta di uno dei più bei pezzi realizzati sul medioevo.
Veniamo in ogni modo al sodo; anche se la scala 90 mm, non avevo mai avuto modo di "assaggiarla", non mi sono perso di coraggio, anzi la sfida si è fatta ancora più affascinante, visto oltretutto il colore dominante su metà del modello, il bianco!
Una volta aperta la scatola, il numero di pezzi che contiene, circa una ventina, può all’apparenza sembrare esagerato a chi è abituato a soldatini divisi in tre o quattro pezzi, se non addirittura pronti alla pittura, ma una volta finito il lavoro, apprezzerete la possibilità che vi è stata data di arrivare a dipingere tutto agevolmente, soprattutto quei punti impossibili da colorare in alcuni soldatini monolitici.
Un’operazione necessaria che dovrete fare assolutamente prima di mettere mano ai pennelli è la pianificazione del lavoro, una sorta di ciclo di lavorazione per non incorrere appunto in problemi di irraggiungibilità di qualche punto che se lasciato in disparte, per la ben nota legge di Murphy, sarà il primo ad essere visto da tutti!
Ho portato avanti il lavoro in questo modo:
Per prima cosa ho sbavato tutto ciò che lo meritava, (ben poca roba), prestando attenzione ad usare una carta a grana finissima per non segnare eccessivamente, le parti che non saranno verniciate ma solo lucidate, (armatura, elmo e spada).
Per lucidare appunto questi pezzi, ho utilizzato un panno da orefice, uno di quelli che si usano per pulire i preziosi, vi assicuro che l’effetto è stupefacente, vista anche la facilìtàche si ha nel pulire pezzi di così generose dimensioni.
Le altre parti che dovranno ricevere il colore acrilico, le ho invece "primerizzate" con dello smalto color beige chiaro, steso a pennello; l’effetto è analogo allo spray, si evita pero’ di dovere mascherare tutte le parti lucidate.
Veniamo ora al montaggio "ragionato":
Da ogni dove, arrivano raccomandazioni di inserimento di perni d’acciaio nelle giunzioni fra i vari pezzi, per irrobustire il tutto, in realtà, la cosa non è molto semplice da realizzare; daccordissimo su quelli utili a fissare i modelli alla basetta, mai ometterli, ma imperniare dei particolari che si incastrano perfettamente tra loro, con il rischio, pur dopo aver compiuto dei calcoli ingegneristici di ritrovarsi con perni e fori in perfetta unione, ma non più tutto il resto, beh, forse vale più la pena di sfruttare le caratteristiche delle colle in commercio.
Io in questo caso, ho utilizzato colla epossidica bicomponente sulla superficie maggiore dei pezzi da incollare, aggiungendo in punti più piccoli, del cianoacrilico, per ottenere una presa istantanea fra le parti così da tenerle unite fino all’indurimento del bicomponente.
Un consiglio che vi posso dare, è di mischiare le due parti della colla bicomponente, legante ed indurente, mettendo una parte maggiore di quest’ultimo nella miscela; asciugherà prima e non resterà "gommosa" una volta essiccato.
Gli unici pezzi che potrete montare senza nascondere niente, sono le due metà inferiori, (gambe) con il busto e la testa, la celata dell’elmo, nonché la resta sul petto; non montate le braccia, coprirebbero la casacca, non montate i due semigusci inferiori della cotta di maglia, nascondono le brache; men che meno montate il mantello, sparirebbe tutta la parte posteriore.
A parte potete assiemare i tre pezzi del mantello, stuccarli e primerizzarli; gli speroni possono essere montati nei loro fori sui calcagni.
Un ragionamento a se meritano braccia e mani; pur non potendole fin da ora montare sul corpo, possiamo lo stesso unirli tra loro.
Vi consiglio un montaggio a secco, con l’ausilio di un po’ di plastilina, giacché le braccia s‘incastrano perfettamente nelle loro sedi sul busto, così anche la mani sugli avambracci, ma una volta unite tra loro a stringere l’impugnatura della spada, necessitano di un minimo di aggiustaggio e stuccatura, potrete così fissarle nella posizione pìù’ idonea, ed al montaggio finale tutto s’incastrerà perfettamente.
Cominciamo quindi la pittura.
Per prima cosa ho realizzato il viso, così’ ben scolpito che quasi impossibile sbagliare a dipingerlo.
Ho steso una base di carne scura della Andrea mìniatures schiarita gradualmente per tre volte con del carne mate della Vallejo, ancora schiarito per tre volte con del rosa carne sempre Valleio.
A questo punto effettuo un lavaggio con del rosso vermiglio molto diluito, sfumando poi le zone tra rosso e rosa con dell’arancio.
Nelle zone in ombra, passo una sola volta la base mischiata con una micro parte di nero, sfumando poi ancora con del rosso diluito; da ultima schiarisco i punti in piena luce con rosa e bianco al 50%.
Per le labbra e la lingua, unisco un po’ di colore base con del rosso vermiglio, schiarendo poi il labbro inferiore e la punta della lingua aggiungendo alla miscela del rosa; l’interno della bocca e in marrone, più’ scuro naturalmente sul palato’; i denti sono in colore avorio.
Per gli occhi, dopo aver dipinto la sclera con dell’avorio più una punta di azzurro disegno con del blu scuro l’iride, schiarita "spicchi" unendo al blu, del bianco, Infine realizzo la pupilla nera ed il punto di luce bianco.
Il bordo superiore della palpebra viene ripassato con del marrone cuoio, mentre negli angoli e alla base della sclera, sul fllo interno della palpebra inferiore, un tocco di rosso diluito, renderà’ più’ reale il tutto.
La barba e le sopracciglia, sono ottenute con una miscela di giallo ocra e marrone uniforme inglese, con lavature di quest’ultimo per riempire le fessure dello scolpito; alcuni tocchi di giallo e di bianco sull’apice dei peli, daranno i colpi di luce finali.
Una volta finito tutto ciò, passo l’intero viso, barba compresa, con del satinato Humbrol, mente con il lucido sempre Humbrol ripasso gli occhi e creo qualche puntino di sudore su fronte e guance.
Passiamo ora alla pittura delle brache; ottenute con una base di rosso porpora, ombreggiate con l’aggiunta di marrone scuro e lumeggiate aggiungendo dell’arancio; non esagerate con i chiari, ricordatevi che resteranno quasi totalmente in ombra!
Le cinghie sono in marrone cuoio schiarite con l’aggiunta dì un po’ dì giallo; le fibbie sono in argento.
Fatto questo, si possono fissare i due semigusci inferiori della cotta di maglia, dopo averle internamente dipinte con del gun metal; le giunzioni vanno stuccate, in ogni caso spariranno una volta fissati pugnale e fodero della spada.
Eccoci giunti a quella che io ritengo la parte più’impegnativa di tutto il lavoro fatto su questo soggetto, la fase di pittura che farà la differenza fra un bel lavoro ed uno meno; le parti in bianco!
Non so voi, ma a me questo colore bianco, risulta ancora un poco ostico; molteplici sono possibilità’ di miscela per ottenere le ombre, a seconda dei riflessi forniti dall’ambientazione in cui e’ posto, mentre si possono ottenere le luci solamente mescolandolo "a se stesso".
Visto ciò, partiamo senza utilizzare assolutamente il bianco, ma una miscela dì avorio al 70%, uniforme inglese e grigio chiaro al 10% cad; da questa base cosi ottenuta, scuriremo aggiungendo dell’uniforme inglese per le parti che restano in ombra sotto il mantello e le pieghe, mentre aggiungeremo l’avorio, gradualmente per le luci.
Soltanto per le luci estreme useremo il bianco, ma vi consiglio di farlo a pezzo assiemato, Sarà più facile capire ciò che resta davvero illuminato a pieno.
Per rompere un poco la monotonia di colore, ho realizzato tre tipi differenti di bianco, utilizzando gli stessi componenti, ma variandone la quantità per ottenere la base; come sopra descritto e’ stato utilizzato per la casacca, per il mantello, ho utilizzato pochissimo grigio, mentre per lo scudo, non ho utilizzato il color uniforme inglese.
Le croci nere sul petto e sulla schiena sono di semplice realizzazione essendo in rilievo, basta tenere un poco ferma la mano per ottenere un buon risultato, quella sullo scudo invece è da tracciare con una matita per semplificare il lavoro con il pennello.
Come colore di base per le croci, ho mischiato del marrone scuro con poco nero, così da poter poi ombreggiare con del nero puro e lumeggiare aggiungendo del color carne alla miscela.
Passiamo ora alla colorazione delle parti con finitura metallica; gli ori, ricami, elsa di spada e pugnale, cintura, (con cinghia marrone) ecc, li ho realizzati con una base di oro Andrea minatures + del nero, ripassando i punti sporgenti ed in luce con oro puro.
A questo punto ho steso una mano più o meno spessa, a seconda delle zone in ombra o in luce, di smoke Tamiya, sia sulla parte in acciaio sia su quella dorata, così che penetrando anche nelle fessure, dando un bel risalto ai particolari dell’armatura ed alla cotta di maglia.
Infine ho ripassato gli ori con una miscela di oro+argento, per ottenere i colpi di luce delle parti più esterne.
Le ultime fasi di colorazione, riguardano i foderi di spada e pugnale, in blu di prussia schiariti aggiungendo del rosa, l’interno delle mani in marrone cuoio schiarito con giallo, l’interno dello scudo in marrone scuro con venature del legno nere e terra chiara e le chiodature interne ed esterne, rispettivamente color acciaio e bronzo, le ultime cinghie in vista su braccia, gambe e tracolla per lo scudo, con la medesima colorazione di quelle precedenti.
Siamo arrivati all’assemblaggio finale, ormaì possiamo unire tutti i pezzì con una sequenza di questo tipo:
- pugnale e fodero spada sui fianchi nelle apposite sedi
- braccia con busto ed impugnatura spada
- mantello con busto e catena al collo
- tracolla e scudo sul braccio sinistro.
Particolare attenzione deve essere fatta nel fissare scudo e tracolla, infatti quest’ultima, deve essere adattata al corpo del soldato ed è di lunghezza estremamente precisa: armatevi di pazienza!
Eccoci dunque all’ultima fase del lavoro, la creazione di una base idonea ad ospitare il nostro cavaliere; non comporta un grasso lavoro; quella contenuta nella scatola è di buone dimensioni per stare bene a sua volta su di una basetta in legno, non troppo grande, ed al contempo basta poco, utilizzando qualche rametto, del muschio e sassolini, vivacizzarla in maniera facile e divertente.
Per colorare la base, ho utilizzato varie tonalità di marrone, terra chiara e color sabbia, gli stessi con cui a pennello asciutto, ho creata le sporcature su gambe veste e mantello del figurino simulando anche qualche macchia di sangue con della china rossa e nera diluita.
Il tocco finale, l’impolveramento del terreno e di parte della figura, mediante terra finissima.
In conclusione, dopo un impegno di circa un’ottantina di ore spese e rubate al sonno, la soddisfazione di vedere e mostrare il risultato di tanto lavoro, ripaga ampiamente, a chi volesse cimentarsi nella realizzazione di questo soggetto, posso solo dire di mettere in conto tanta pazienza per frenare la voglia di "veder finito", un pezzo così ben modellato e costruito merita attenzione ed un modellista che non si accontenti di risultati pittorici con riserve.