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Sherman


Realizzare uno Sherman

Ernst Barkmann,

un carrista tedesco nella II guerra mondiale

Stefano Deliperi




Ernst Barkman, un asso del carro armato.
Ernst nasce a Kisdorf, un piccolo centro dell’Holstein, il 25 agosto 1919.
Il padre è un agricoltore e Ernst, dopo la scuola, lavora nella fattoria di famiglia.
E’ un ragazzo tedesco come tanti e, alla vigilia della II guerra mondiale, si arruola nelle SS, settore forze combattenti (denominate dal novembre 1939 Waffen SS).
Nel 1939 è assegnato al SS – Standarte "Germania", fra i primi reparti delle Waffen SS costituiti.
All’inizio del conflitto è nella Prussia orientale, nell’ambito della 14ª Armata.
Ernst Barkman partecipa all’invasione della Polonia quale cannoniere del III Battaglione dello Standarte (reggimento) "Germania", riceve il distintivo di "assaltatore" e viene promosso Rottenführer.
Nell’ottobre 1939 lo Standarte "Germania" diventa parte della Divisione motorizzata SS-"Verfügungstruppe" – in seguito denominata 2ª Divisione Panzer "Das Reich" – e, nel maggio 1940, prende parte alla campagna di Francia.

2ª Divisione Panzer “Das Reich”, stemma

Nell’estate 1941 prende parte all’Operazione Barbarossa (invasione dell’Unione Sovietica) e viene seriamente ferito nei combattimenti di Dnipropetrovsk nel luglio 1941.
Viene decorato e inviato in convalescenza nei Paesi Bassi, dove diventa istruttore per i tanti volontari provenienti da numerosi Paesi europei.
Nell’autunno 1942 rientra nelle unità combattenti, alla II Compagnia del I Battaglione del Reggimento Panzer "Das Reich", a sua volta inquadrato nella 2ª Panzer Division "Das Reich".
E’ il cannoniere del Panzer III del SS-Rottenführer Alfred Hargesheimer.
I combattimenti sul fronte orientale infuriano e portano i tedeschi alla vittoriosa riconquista di Kharkov insieme alle altre divisioni scelte delle Waffen-SS, la "Leibstandarte Adolf Hitler" e la "Totenkopf", e alla successiva battaglia di Kursk.
La "Das Reich" riuscì a penetrare nel saliente sovietico per circa 60 km, ma la sproporzione di forze in favore dell'Armata Rossa determina l’esaurirsi dell’avanzata e dei contrattacchi.
Nel dicembre 1943 la Divisione è trasferita nella Francia meridionale, dove svolge funzioni di controllo del territorio.
Dopo lo sbarco alleato in Normandia (6 giugno 1944), la 2ª Panzer Division "Das Reich" viene precipitosamente inviata verso il nuovo fronte.
Durante la marcia viene fatta oggetto di vari attacchi da parte della Resistenza francese e si rende responsabile di pesanti rappresaglie verso i villaggi che sospettano fornire aiuto ai partigiani: Oradour-sur-Glane viene distrutto sistematicamente e 642 dei suoi abitanti sono trucidati.

Ernst Barkmann

In Normandia Ernst Barkman diventa una leggenda carrista.
E’ un veterano di 24 anni, Unterscharführer (sergente) e comandante di Panther della IV Compagnia del II Reggimento della Divisione "Das Reich".
Nel solo luglio 1944 distrugge ben 25 carri armati M4 "Sherman" oltre a numerosi altri mezzi corazzati e blindati, principalmente appartenenti alla 3rd Armored Division statunitense.
Il 27 luglio 1944 si trova a Le Lorey, sulla strada per Saint-Lô, dove viene avvertito da alcuni soldati dell’arrivo di una colonna nemica.
E’ il Combat Command B della 3rd Armoured Division, composto da 15 carri Sherman e numerosi altri veicoli: il Panther di Barkmann apre il fuoco distruggendo un'autocisterna su una strada e due carri Sherman sull'altra.
Il Panther continua a sparare, e ben presto la strada viene intasata dai relitti dei veicoli distrutti.
Aggirando l'intrico dei rottami in fiamme, altri due Sherman cercano di avvicinarsi al Panther, che li mette fuori combattimento in rapida successione.
Prima di soccombere, il secondo Sherman centra il Panther con due proiettili, che rimbalzano sulla spessa corazza del carro.
In quel momento, alcuni caccia-bombardieri Thunderbolt americani, chiamati via radio, attaccano il carro di Ernst, danneggiando seriamente i cingoli e colpendolo in torretta e allo scafo, mentre altri due Sherman assalgono il Panther su entrambi i fianchi, centrandolo ai lati della torretta.
Sembra la fine.
Ernst, invece, non perde il sangue freddo, dirige il tiro del suo cannoniere Horst Poggendorff e i due carri Sherman sono distrutti.
Colpisce poi un altro Sherman prima di disimpegnarsi a fatica.
Da allora quell’incrocio stradale si chiama in suo onore "Barkmann's Corner".
Riesce, quindi, a riparare presso una fattoria, dove il Panther viene riparato al meglio possibile.
L’azione di Ernst ferma l’avanzata americana e consente a vari reparti tedeschi di evitare l’accerchiamento.
Il 28, 29 e 30 luglio 1944, insieme con due altri Panther sbandati, continua a distruggere carri armati nemici M5A1 Stuarts attraverso il bocage normanno e lungo la strada per Coutances e Granville, evitando la cattura e gli attacchi aerei.
La mattina del 30 luglio i carri sono ormai distrutti.
Gli ultimi chilometri verso le linee tedesche sono percorsi a piedi.
Raggiungono Avranches il 5 agosto fra i festeggiamenti dei camerati, che hanno saputo delle gesta di Ernst.

il Panther di Barkmann ”, stemma

Per le vittoriose azioni di guerra compiute in Francia, Barkmann ottiene l’1 agosto 1944 la Croce di Ferro di I classe e la promozione a Oberscharführer, inoltre il 25 agosto viene proposto per la Ritterkreuz, ricevendo l'ambita decorazione il 5 settembre 1944.
In quelle settimane, nonostante la coraggiosa controffensiva di Mortain, la "Das Reich" viene chiusa nella sacca di Falaise.
Soltanto grazie agli sforzi della "Das Reich", della "Hohenstaufen" e della"Hitlerjugend", molti soldati tedeschi riescono a scampare all'accerchiamento e a raggiungere l’area dello Schnee-Eifel, oltre le frontiere germaniche, in posizione difensiva (settembre 1944).
All'inizio dello sbarco alleato in Normandia la "Das Reich" aveva in forza 2 reggimenti di Panzergrenadier, 79 PzKpfw V (Panther), 13 StuG III e 12 FlakPz 38.
Alla fine della campagna è ridotta a soli 450 uomini e 14 carri armati.
Anche Ernst, protagonista di molti combattimenti di retroguardia, si salva.
Per sfortuna degli Alleati.
L’Oberscharführer (sottufficiale comandante superiore di schiera) Ernst e il suo reparto sono con la "Das Reich" inquadrati nella VI Armata SS Panzer e prendono parte all’offensiva delle Ardenne (16 dicembre 1944 – 28 gennaio 1945).
Il 2° SS-Panzerregiment, fra cui è presente in prima linea il Panther di Ernst, attacca verso Manhay (Ardenne centro-settentrionali), in direzione del Fiume Mosa, nel settore tenuto dalle forze americane del Combat Command A della 7th Armoured Division e da reparti di Sherman della 3rd Armoured Division, supportati da reparti paracadutisti dell'82nd Airborne Division.
Il 24 dicembre 1944, in una notte di Natale freddissima e nevosa, il Panther di Barkmann imbocca la strada statale n.15, inoltrandosi nel bosco, dove prima distrugge un carro Sherman della A Company del 40th Tank Battalion, poi due cacciacarri dell'814th Tank Destroyer Battalion.
Ripresa la marcia verso nord, la formazione di Panther si imbatte in altri 9 Sherman della C Company, schierati a destra della strada: gli equipaggi, alla vista dei Panther, si precipitano fuori dai carri, poco prima della distruzione da parte dei carri armati tedeschi.
Il Panther di Ernst arriva indisturbato fino a Manhay, dove semina il caos fra le truppe americane: schiaccia una jeep e spara incessantemente sul centro di Manhay con proiettili altamente esplosivi, distruggendo vari altri veicoli americani e altri due carri Sherman.



Normandia, colonna di Sherman M4A1 (estate 1944)


La durissima battaglia della notte di Natale termina in questo modo, aggiungendo un altro capitolo alla carriera operativa di Ernst Barkmann.
Gli ultimi mesi di guerra sono pesantissimi per le truppe tedesche.
Dopo il fallimento dell’offensiva delle Ardenne, l’ultima in grado di esser effettuata dalle forze germaniche, il reparto di Barkman, promosso comandante del 2° Plotone della 4ª Compagnia del 2° SS-Panzerregiment, viene trasferito sul fronte orientale, con l’impossibile compito di fermare l’offensiva sovietica in Ungheria.
Nel marzo 1945, Barkmann entra in azione con i suoi Panther nella zona di Stuhlweissenburg (oggi Szekesfehrvar): il 17 distrugge 5 carri armati T-34, portando il bottino complessivo della Divisione "Das Reich" a ben 3000 carri nemici distrutti.
Costretti a ripiegare e rimasti isolati, gli 8 Panther superstiti della 4ª Kompanie si aggregano alla 1ª SS-Panzerdivision "Leibstandarte Adolf Hitler", con la quale combattono fino al 28 marzo 1945, quando si ricongiungono ai superstiti del 2° SS-Panzerregiment nella zona di Esterhazy.
Durante un attacco compiuto da 9 carri T-34, il carro di Barkmann elimina un T-34 che aveva speronato un altro Panther, Al termine del combattimento tutti i carri armati sovietici sono distrutti.
Ancora alla fine del marzo 1945, Ernst Barkmann distrugge un semovente sovietico e rimorchia due Panther che già colpiti dal mezzo corazzato nemico.


il Panther di Barkmann

Normandia, il Panther di Barkmann (estate 1944)

L’inesorabile avanzata sovietica spinge i resti del reparto di Ernst in Austria, a sud-ovest di Vienna, nei boschi presso il Lago di Neusiedl: qui, il 13 aprile 1945, due Panther, tra cui quello di Barkmann, sono colpiti da fuoco amico.
Barkmann e il suo equipaggio rimangono feriti, mentre il loro Panther finsce dentro un grande cratere di bomba, ritrovandosi con alcune ruote e i cingoli fuori uso.
I due Panther vengono resi inservibili dai loro equipaggi.
Ernst Barkmann e i suoi uomini riescono a raggiungere quindi i reparti britannici e a loro si arrendono l'8 maggio 1945.
Nel corso del conflitto ha distrutto 82 carri armati, 136 mezzi blindati di vario tipo e 43 cannoni anticarro sui fronti occidentale e orientale.



Ernst Barkmann vicino a un Panther (anni '80)


Ernst Barkmann, il sindaco..
Il carrista tedesco è riuscito a sopravvivere alla II guerra mondiale e ritorna, attraverso la Germania distrutta, a Kisdorf.
Negli anni seguenti diventa sindaco della cittadina e mantiene la carica per svariati anni.
Muore a 89 anni, il 27 giugno 2009.



Normandia, scontro fra il carro armato di Ernst Barkman e un reparto della 3rd Armoured Division


Il diorama..
Il piccolo diorama – in scala 1/72 – rappresenta il Panther dell’Unterscharführer Ernst Barkmann in Normandia.
Sta entrando in un paesino semi-distrutto, dov’è asserragliato un reparto della 3rd Armoured Division appoggiato da un carro armato M4 "Sherman".
Alcuni soldati statunitensi sono feriti, ma sono tutti ben determinati.
Il rudere del Caffè (codice A75002) è della nota Ditta britannica Airfix, il Panther e lo Sherman sono della Forces of Valor, marchio del gruppo Unimax Toys di Hong Kong, mentre i fanti statunitensi sono quelli della Revell of Germany, sede europea dell’importante azienda americana.



Normandia, reparto della 3rd Armoured Division con carro armato Sherman



Normandia, soldato della 3rd Armoured Division asserragliato in un edificio semidistrutto (estate 1944)



Normandia, reparto della 3rd Armoured Division con carro armato Sherman


I colori utilizzati sono gli acrilici Model-Molak, Games Workshop e Humbrol con pennelli "tre zero" e "quattro zero", mentre l’ambientazione è ottenuta quasi esclusivamente con elementi naturali: un basamento di roccia, foglie secche, licheni, legno, ecc. Vi sono anche elementi di vegetazione artificiale della tedesca Heki Kittler GmbH.





Bibliografia.

  • voce "Ernst Barkmann" su Wikipedia, l’enciclopedia della rete, 2013;
  • voce "Oberscharführer Ernst Barkmann", in Flames of War Army, 2011;
  • Karl Alman, Panzer vor - Die dramtische Geschichte der deutschen Panzerwaffe und ihre tapferen Soldaten. Würzburg, Germany:
  • Flechsig Verlag. ISBN 978-3-88189-638-2, 2008;
  • Tom Ripley, SS Steel Rain: Waffen-SS Panzer - Battles in the West 1944-45, Zenith Imprint. ISBN 0-7603-1168-4, ISBN 978-0-7603-1168-4, 2001.
  • Walther-Peer Fellgiebel, Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945, Friedburg, Germany, Podzun-Pallas. ISBN 3-7909-0284-5, 2000.




Commento di Roberto [03/09/2013]:
Stefano,
molto interessante la storia di Ernst.
Non avevo idea di chi fosse e di cosa avesse fatto.

Ciao Roberto

Commento di ezio bottasini [06/09/2013]:
Ciao Stefano, interessante la storia e bello il diorama, una domanda, perchè il Panther non porta il numero 424 nero?? Comunqua ciò non toglie nulla al pregio del resto del lavoro.

Ciao Ezio

Commento di Stefano Deliperi [06/09/2013]:
Grazie Roberto, grazie Ezio, il carrista Ernst Barkmann, nonostante i tanti riconoscimenti ricevuti dall'allora regime tedesco, è rimasto un "soldato" e - dai testi a carattere storico che ho potuto consultare - non risulta aver mai avuto il carattere del "nazista" che un po' tutti noi immaginiamo.
Ha fatto la guerra senza odiare e mi è parso opportuno far conoscere la sua "storia".
Perchè il "suo" Panther non ha il reale numero "424 nero"? Purtroppo non ho trovato la decalcomanìa giusta, l'ho cercata invano un bel po', poi mi son preso una "licenza modellistica" per non tardare troppo. Ne chiedo scusa.
Buona serata a tutti!

Commento di fovanna roberto / "rudolf staker" [29/12/2014]:
la guerra è sempre 1 brutta storia, ma la falsità storica dei vincitori è realtà, quindi è bene mettere in risalto le reali capacità dei carristi tedeschi e che se anche dei reparti SS comunque non tutti criminali ed assassini(anzi la stragrande maggioranza combattenti leali). Onore al vero e gloria ai vinti in prospettiva di fornire 1 reale visione storica alle nuove generazioni x 1 mondo futuro di pace e collaborazione tra tedeschi e "nemici".



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