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Dopo aver acquistato l’eccellente Kit di montaggio in scala 1/35 della Tamiya del carro armato M1A1 Abrams, la mia intenzione iniziale era quella di eseguire solo e soltanto il veicolo con i due figurini compresi nella scatola, posizionarlo su di una semplice base e niente più.
Poi però visualizzando, per documentarmi un po, centinaia di foto inerenti a questo carro armato impiegato in diverse parti del mondo, decido di ampliare l’idea iniziale, optando per creare una scenetta con il corpo dei Marines americani operativi in Iraq.
20 Marzo 2003: invasione in Iraq da parte di una coalizione guidata dagli Stati Uniti d'America con lo scopo principale: la deposizione di Saddam Hussein, già da tempo visto con ostilità dagli Stati Uniti per vari motivi come: timori su un suo ipotetico tentativo di dotarsi di armi di distruzione di massa, il suo presunto appoggio al terrorismo islamico e l'oppressione dei cittadini iracheni con una dittatura sanguinaria.
Fin da prima dell'inizio della guerra, l'ipotesi di un'invasione dell'Iraq scatenò malumori in tutto il mondo, contrapponendo chi la riteneva necessaria e chi la considerava un crimine ingiustificabile.
Oltre all'opinione pubblica, le polemiche si svilupparono anche sul piano internazionale: in Europa, la Francia e la Germania si opposero fin dall'inizio all'intervento, mentre Gran Bretagna e Italia offrirono il loro supporto.
L’Italia partecipò al conflitto fra il 2003 e il 2006 con la missione "Antica Babilonia", fornendo forze armate dislocate nel sud del Paese, con base principale a Nassiriya.
Senza dilungarmi sui dettagli tecnici del mezzo in questione l’M1A1 Abrams e del perché e del percome dei vari aspetti di questa denominata: Seconda Guerra del Golfo, preferisco focalizzare questo mio articolo su come ho realizzato il diorama.
Il diorama è iniziato dalla fine, cioè se nelle volte precedenti costruivo prima il modellino e poi attorno l’ambientazione, questa volta ho cominciato col costruire prima l’ambientazione, poi a seguire i vari figurini e per ultimo il carro armato.
I vari componenti utilizzati sono: le "rovine" della marca MiniArt (cod. prodotto: 36039),i pali della luce sempre della MiniArt (cod. prodotto: 35541a), 3 figurini della Trumpeter e 1 della marca Mantis, il carro armato con 2 figurini inclusi nella scatola della Tamiya, il tutto in scala 1/35.
I colori acrilici utilizzati sono prevalentemente i codificati Tamiya sia a SPRAY che per pennello, con l’ausilio sporadico di colori della marca Citadel ottimi per la pittura/rifinitura dei figurini.
Per quanto invece riguarda il resto, è tutto frutto di materiali di recupero.
La base su cui poggia il diorama è una vera e propria sovrapposizione di mosaici da me ideata in legno compensato ed accuratamente tagliato, per poi proseguire con lo stuccaggio e l’aggiunta di carta abrasiva per ferro sagomata in modo irregolare a simulare l’ipotetico asfalto dissestato e poi incollata sulla base con colla vinilica.
A conclusione dell’ambientazione, ho applicato 4 fori per l’inserimento dei pali della luce e raffinato il tutto con sabbia vera del deserto, proveniente da un vecchissimo souvenir.
Dopo essermi assicurato che la colla si era ben asciugata in tutte le sue parti, con del filo di cotone grigio/nero ho simulato i fili della luce, senza tralasciare il loro ipotetico degrado.
Una volta terminata l’ambientazione, mi sono cimentato alla pittura di tutti e sei i figurini, cercando in ognuno di imprimere peculiari caratteristiche.
Con una massiccia dose di accuratezza nei particolari, ma senza esagerare e con la media di circa otto ore di pittura per ciascuno, arrivo finalmente al capolinea, e giunge così il momento a me più piacevole, cioè quello del montaggio del bestione M1A1 Abrams.
In quest’ultimo, oltre ad aver aggiunto "sporcature" e sabbia vera in alcune sue parti per renderlo il più possibile realistico, con la restante "retina" compresa nel kit di montaggio per realizzare il cestello porta oggetti nel retro della torretta, ho elaborato un’ipotetica rete mimetica arrotolata da applicare in un secondo momento proprio all’interno del cestello stesso.
Infine dopo aver effettuato tutto quanto il montaggio e colorazione+ritocchi del carro armato ed inserito i due figurini, tra cui il capo-carro che ho cercato di dipingerlo come se fosse un mio piccolo autoritratto (con il pizzetto alla D'Artagnan), con le corde della mia vecchia chitarra elettrica ho simulato le antenne sulla torretta dell’Abrams.
In conclusione alla scenetta, ho stampato su carta un ipotetico striscione che ho applicato poi sul muro della casa in rovina ove capeggia la scritta in arabo: NO WAR ON IRAQ, ed ho aggiunto una piccola "forzatura" dal lato opposto della parte con un sempre ipotetico quadretto ancora appeso nonostante il crollo della casa raffigurante Saddam Hussein, giustiziato poi in seguito per impiccagione il 30 dicembre 2006.
Credo almeno questa volta, di essere riuscito a fare un notevole salto di qualità nelle mie realizzazioni, avendo curato nei minimi particolari sia il modellino, che i figurini, che tutta quanta l’ambientazione fino all’ultimo granello di sabbia.
Lascio a voi i commenti e ringrazio come sempre l’amico Franco di PIRANI SPORT Cento (FE) per l’elaborazione della bellissima targhetta che dà il titolo alla mia scenetta, ringrazio il buon Gianni di COSTA giocattoli Cento (FE) per avermi fornito dell’impeccabile Kit Tamiya dell’M1A1 Abrams, ringrazio i carissimi amici Michele Pelizzola e Dino Dall’Asta per i consigli e l’apporto critico in fase di realizzazione spronandomi a dare il meglio delle mie capacità artistiche, ed infine la mia famiglia tutt’ora incredula di questa mia ultima "opera" per il loro costante sostegno morale.
Buon proseguimento e buon modellismo a tutti.