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Il diorama in scala 1:35 che ho ideato è molto semplice da descrivere, ma non altrettanto semplice è stato realizzarlo.
Ho voluto ritrarre un’ipotetica scena ambientata nel periodo della seconda guerra mondiale dove un carro armato tedesco il Panzerkampfwagen VI Ausf. B, conosciuto anche come Sonderkraftfahrzeug 182 (Sd. Kfz. 182), o informalmente come Tiger II o Königstiger (dal tedesco: Tigre del Bengala, spesso tradotto letteralmente nell'inglese: "King Tiger") attende ordini per un miglior piazzamento, mentre una truppa con una mitragliatrice pesante: MG42 muove verso il rendez-vous prestabilito.
Con le sue quasi 70 tonnellate di peso il TIGER II fu uno dei carri armati più pesanti impiegati durante la seconda guerra mondiale, praticamente un vero e proprio "BRONTOSAURO" cingolato.
Senza addentrarmi troppo nelle specifiche di questo gigantesco carro armato, mi limito soltanto a descrivere i principali pregi, ma soprattutto la moltitudine di difetti.
Un pregio che questo TIGER II proponeva, era quello di montare il famoso e potentissimo cannone da 88mm, in grado di sparare proiettili controcarro alla velocità di 1.020 metri al secondo e con una gittata utile di 2.200m.
Grazie alle doti balistiche di questo cannone era possibile aver ragione delle corazzature a disposizione degli Alleati ben prima che i corazzati nemici si portassero a distanze pericolose.
In più il "king tiger" era dotato di una spessa corazzatura, di cui quella anteriore sfiorava i 150 mm e inclinata a 50°, e da piastre laterali spesse 80 mm inclinate a 25°.
La parte posteriore era composta da un'unica piastra spessa 40 mm, mentre la torretta aveva una piastra frontale spessa 180 mm e inclinata di 9°, con una blindatura del cannone sagomata a "muso di maiale" spessa 100 mm.
Purtroppo questi pregi non sono riusciti ad avere più di tanto la meglio sul campo di battaglia, in quanto a causa dell’eccessivo peso che portava a causare in fase di sterzata e non soventemente la rottura dei cingoli, un autonomia di a malapena 170km, una corazzatura che nonostante gli accresciuti spessori ma composta da una lega d’acciaio combinata col vanadio anziché con molibdeno, a causa dell'esaurimento delle scorte tedesche di quest’ultimo materiale, portò a creare corazze con una durezza superficiale superiore, ma molto meno malleabili e conseguentemente più pronte a creparsi, ed a seguito di un’esplosione, a frammentarsi verso l’interno dell’abitacolo del carro investendo l’equipaggio composto da 5 uomini.
Inoltre la velocità massima effettiva del carro non superava i 30 km/h su strada in buone condizioni e circa 14km/h su strada bianca, mentre su terreno aperto il "King Tiger", proponeva addirittura punte di velocità massima di soli 6–7 km/h come pari prestazioni di un carro armato del primo conflitto mondiale, a differenza invece dei più piccoli ma veloci veicoli corazzati Russi e degli Alleati.
Infine, alcuni dei "King Tiger" prodotti (per l’esattezza dal 1943 al ’45 ne furono prodotti 489, ognuno dei quali con un numero di identificazione individuale stampato sulla torretta) non riuscirono ad essere trasportati sul fronte a causa della loro mole, in quanto le numerose gallerie ferroviarie presenti in Germania o altrove non erano sufficientemente grandi per far passare tutto il carro armato.
In quanto al diorama, è composto dal carro armato della a dir poco eccellente TAMIYA (e chi almeno una volta ha provato TAMIYA sa perché scrivo: eccellente), così anche i figurini ed i colori acrilici utilizzati sono della stessa marca, mentre il "paesaggio" è un vero e proprio MIX di vari "ingredienti".
Nello specifico, il gigantesco albero è della nota ed ottima marca NOCH, così come il bellissimo tappeto d’erba sintetica, il piccolo "argine" è stato costruito con DAS e sassi incastonati trovati in qua e in la per strada, l’erba ed i cespugli che lo ricoprono sono un insieme di varie tipologie e colorazioni di erbette & cespugli sintetici sempre della marca NOCH, colla vinilica a volontà, sale e pepe a piacere...
In questa mia realizzazione, ho cercato costantemente di curare il più possibile i minimi particolari, sia sul carro che sui n.9 figurini.
Mi ci sono volute ben oltre 140ore di "lavoro" per realizzare tutto quanto, e credetemi che ad oltre metà dell’opera non riuscivo ancora ad immaginarmi la fine del diorama.
è stata lunga e tortuosa la strada che mi ha portato a terminare questa scenetta, ma la soddisfazione di esserci riuscito, spero con buoni risultati, ripaga tutta quanta la fatica fatta, e direi che la passione impiegata questa volta ha raggiunto le stelle.
Spero vivamente che le foto che ho allegato a questo articolo possano rendere al meglio l’idea dell’intera composizione e che possano catturare la vs. attenzione su tutti i particolari che ho cercato meticolosamente di inserire.
Per concludere ringrazio come sempre il buon Franco Pirani di PIRANI SPORT Cento (FE) per avermi creato la targhetta col titolo al diorama, ringrazio il caro amico Gianni Grossi di COSTA giocattoli Cento (FE) per avermi fornito il Kit TAMIYA del carro, ringrazio Giacomo Banche e Dino Dall’Asta per il loro costante apporto di ottimi consigli e ringrazio tutta la mia famiglia per aver sempre creduto in me in questa mia lunghissima e difficile impresa modellistica.
Nell’augurare buon proseguimento e buon modellismo a tutti, vi lascio intendere a cosa faccia riferimento il titolo che ho scelto per questo mio diorama:
...al possente albero o al grosso e grasso carro armato tedesco?
Un salutone a tutti... e A PRESTO!