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Il Natter (Vipera) era un aereo razzo pilotato, progettato da Erich Bachem e realizzato verso la fine della 2ª G.M. per contrastare le pesanti incursioni dei bombardieri Alleati sul territorio tedesco.
Era un velivolo a basso costo, costruito in modo economico con struttura in legno e assemblabile in poco tempo direttamente da diversi laboratori di falegnameria; solo la cabina del pilota ed il motore erano in metallo.
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Il velivolo, sprovvisto di carrello, veniva lanciato verticalmente come un missile da una rampa costituita da un palo di albero di pino alto 21 m, opportunamente attrezzato, con l’ausilio iniziale di 4 razzi a combustibile solido (booster) applicati sui fianchi in coda; sganciati questi propulsori dopo circa 15 secondi, l’aeroplano proseguiva per mezzo del motore a razzo principale a combustibile liquido, lo stesso che era montato sul caccia intercettore Messerschmitt 163 Comet.
Il volo propulso durava complessivamente circa 5 minuti, sufficienti al pilota ai comandi di raggiungere la quota d’azione, puntare un bombardiere nemico e scaricargli contro una salva di razzi esplosivi di cui era dotato sul davanti.
A missione compiuta ed esaurito il combustibile di spinta, lo stesso avrebbe azionato il meccanismo per separare in due parti l’aereo: quella del motore sarebbe stata paracadutata e recuperata, l'altra, quella del pilota, sarebbe andata persa nella caduta.
Naturalmente lo stesso pilota si sarebbe paracadutato, per poi riportarsi in zona di lancio per una nuova missione.
Le diverse rampe di lancio distavano tra loro di circa 50 m ed a Kirchheim esistono ancora oggi alcune piattaforme circolari in cemento, con al centro un foro che serviva da ancoraggio per la rampa di lancio.
Dati Tecnici:
dimensioni: | lunghezza 6,02 m con apertura alare di 3,60 m |
peso max: | 2.232 kg al decollo |
velocità max: | 1.000 km/h in quota |
altitudine max: | 12.000 m |
motore: | Walter HWK 109-509A-2 4 booster ausiliari |
spinta: | 1.700 kg |
Il modello
Il kit della Revell in scala 1:48 è ben fatto e non ho avuto particolari problemi di assemblaggio, se non una certa attenzione per il montaggio del palo e dei sostegni per via dei suoi numerosi piccoli pioli.
Ho solo sostituito la fune di carico perché troppo sottile e ho installato nell’abitacolo le cinture di sicurezza del sedile pilota della Brengun (non incluse nel kit).
Come da foto d’epoca ho preferito non installare il previsto cono sul musetto, anche per evidenziarne l’armamento dei razzi; ho postato il cono stesso a terra sul sedile posteriore della moto cingolata.
Il velivolo era considerato un’arma a perdere e di conseguenza non portava le classiche croci della Luftwaffe, ma vistosi simboli geometrici sulle ali per una più facile rintracciabilità una volta “sceso” a terra.
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Il diorama - "In attesa del lancio"
Ho ambientato il Natter in periodo invernale, visto che il suo primo e unico impiego operativo è datato nel febbraio 1945, quindi con effetto neve.
Su una base quadrata in legno da 21x21 cm ho steso:
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Dopo aver fissato centralmente la rampa di lancio con il Natter, ho inserito un masso e un cespuglio naturali, unitamente ad alcuni bidoni e tanica.
Successivamente, per un maggior realismo e completezza, ho posizionato come mezzo di servizio il classico Kettencraftrad con relativo rimorchio della Tamiya ed alcuni figurini della stessa in varie posizioni, mentre il pilota che corre è della Andrea e l’ufficiale che sovraintende è dell’Alpine.
Dino Dall'Asta [Gallery] Associazione Navimodellisti Valle Olona 12.07.2013 |