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Anche questo, dopo il precedente carro inglese Crusader Mk.III, è un modellino vintage che avevo realizzato negli anni ’70 da kit Italeri, anch’esso allegato ad un fascicolo dell’opera “Storia dei Mezzi Corazzati” dei Fratelli Fabbri Editori.
Questo sommergibile della Marina Imperiale tedesca, al comando del Kapitanleutnant Otto Weddigen, passò alla Storia per aver compiuto una azione bellica eclatante proprio all’inizio della 1ª Guerra Mondiale.
Il kit è della tedesca Das Werk in scala 1:72
Il modellino è della modenese WIP3D, il cui kit interamente in resina è costituito da un cannone 76/30 antiaereo con relative munizioni, dalla base divisa in due parti uguali, una piattaforma centrale su cui va posizionato il cannone, i parapetti perimetrali con i relativi supporti, travi di rinforzo e bitte per l’ormeggio/traino.
L'Ohka (Fiore di ciliegio) era un piccolo aereo monoposto, appositamente progettato come kamikaze (Vento Divino) e impiegato dal Giappone nelle ultime fasi della 2° GM.
I kits sono di due marche diverse: la giapponese Fine Models e la ceca Brengun.
Cannone Ansaldo 149G "Ippopotamo"
“Ippopotamo” è il soprannome che i nostri alpini hanno dato a questo cannone a canna corta, il cui numero 149 indica il calibro in mm, mentre la lettera G indica il materiale con cui era costruito, cioè la ghisa.
Il modellino è della modenese WIP3D, il cui kit è costituito da parti in resina già pronte per essere assemblate.
Carro incrociatore Crusader Mk.III
Ho realizzato il modellino di questo carro inglese nel 1976, da kit Italeri in 1:35 che era allegato ad un fascicolo dell’opera "Storia dei Mezzi Corazzati" dei Fratelli Fabbri Editori.
In questo periodo l’ho ripreso, aggiornandolo completamente e inserendolo in questa nuova ambientazione.
La bombarda fu utilizzata per la prima volta nel 1915 durante la Seconda Battaglia dell'Isonzo e rimase in servizio solo per un breve periodo.
Il kit è della Milit Model, realizzato con parti ottimamente rifinite e precise: la camera sferica di combustione e la canna sono in resina, mentre tutto il resto in metallo.
È la più antica muta da sub conosciuta al mondo ed è custodita presso il museo della cittadina storica di Raahe in Finlandia, cittadina che all’epoca - XVIII secolo - era un vivace centro marittimo e di costruzioni navali, dove sicuramente sarebbero state necessarie operazioni in immersione.
Il kit, scala 1/35 della Italeri, in versione aggiornata rispetto alla precedente uscita del 2014, mi ha incuriosito per l’unicità della motosilurante in questa configurazione operativa, dimostrando così di coniugare ottimamente un singolo episodio storico con uno specifico prodotto di modellismo.
Il figurino, in resina di alta qualità, è della Scientificmodels, produttore italiano specializzato nel realizzare modelli su basi scientifiche ed è costituito da 19 parti precise e ottimamente rifinite, accompagnate da un foglietto riportante un simpatico ed originale schema di montaggio.
La Combat Boat 90H è una imbarcazione multiruolo di progettazione svedese che unisce diverse caratteristiche d’impiego.
Il kit è della cinese Tiger Model che, come al solito, mi ha incuriosito per l’originalità di questa imbarcazione moderna e polivalente.
Rheinmetall-Borsig "Rheinbote"
Il kit è della cinese Bronco Models che mi ha piacevolmente sorpreso sia per l’ottima qualità dello stampaggio in plastica grigia che per i numerosi componenti molto particolareggiati e precisi, per cui non ho avuto alcun problema ad assemblare il tutto anche per le chiare e concise istruzioni del relativo libretto, formato da 14 pagine.
Il Karl (dal nome del Generale Karl Becker responsabile dello sviluppo delle artiglierie) era un mortaio d’assedio semovente dell’esercito tedesco, concepito per distruggere qualsiasi tipo di fortificazione nel corso della 2a G.M.
Prodotto in soli sei esemplari operativi, avevano nomi evocativi: Adam (I), Eve (II), Odin (III), Thor (IV), Loki (V) e Ziu (VI).
Autoblindo Caproni-Fuscaldo "VESPA"
Il modellino è della ditta modenese WIP3D, il cui kit é costituito da parti in resina già pronte per essere assemblate in quanto prive dei relativi supporti di stampa, da un foglio in formato A4 riportante un semplice schema di montaggio e da un piccolo foglietto decals.
Anche questo è un modello che mi ha incuriosito per la sua originalità e quindi non ho esitato a procuramelo dal produttore polacco Choroszy Modelbud.
Il kit, interamente in resina, è costituito da parti che ahimè hanno avuto bisogno di molta attenzione e non poche difficoltà ad assemblare.
Kriegsmarine Klein U-Boot Delphin
Il modellino è della francese U-Models, il cui kit é costituito da parti in resina ottimamente rifinite, da una parte trasparente per la cupoletta e da un foglio in formato A4 riportante un semplice schema di montaggio e una breve descrizione storica in inglese.
Non ho avuto particolari difficoltà ad assemblare il tutto...
Batisfera F.N.R.S. 1 di Auguste Piccard
Auguste Piccard, fisico ed esploratore svizzero, progettò questa capsula sferica pressurizzata che, sostenuta da un pallone aerostatico, raggiunse per la prima volta la quota di 16000 m, oltrepassando così la troposfera al fine di raccogliere dati, osservazioni e studiare gli effetti delle radiazioni cosmiche nella stratosfera.
Fuori dalle mie consolidate abitudini, ho voluto dedicarmi a questo modellino di pura fantasia, inusuale prodotto della francese U-Models: una imbarcazione volante che mi ha colpito per la sua particolare fattura e originalità.
Il kit in scala 1:35 è in resina con parti molto precise e pulite, per cui non ho avuto particolari problemi ad assemblare il tutto.
Mentre la seconda guerra mondiale volgeva al termine, i tedeschi svilupparono idee interessanti per realizzare nuovi mezzi ed armi per cercare di invertire le sorti del conflitto; tra questi, fu progettato nel dicembre del 1944 dall’Ing. Grochalsky per la Kriegsmarine questo mezzo d’assalto esplosivo, un insolito motoscafo veloce per l’attacco al naviglio nemico.
Il modello è della Wiener Modelbau Manufactur, produttore con sede a Vienna; é costituito dallo scafo in un unico pezzo, finemente colato in una resina grigia, da 165 parti in resina e in ottone ottimamente dettagliati, da parti in legno, da fotoincisioni in un’unica lastrina e dalle 2 mitragliere, da assemblare a parte.
Sommergibili Holland Boat 1 e U.S.S. SS-1
L’Holland Boat 1 fu il primo sommergibile sperimentale statunitense progettato dall’inventore John P.Holland e fu collaudato dallo stesso il 6 Giugno 1878 nelle acque del fiume Passaic nel New Jersey, dove si immerse navigando con esito positivo, rappresentando così una pietra miliare significativa nell’ulteriore sviluppo dei sommergibili.
Il modello è realizzato in resina di color bianco, lo scafo si presenta ottimamente dettagliato, compresi la vela, i tubi lanciasiluri, i portelli e gli altri vari componenti contenuti in una lastrina in fotoincisione.
Il kit, in serie limitata di 25 pezzi, è della italiana LMS Models che realizza modelli in resina in 1:87.
Andrei Alexandrovich Popov, ammiraglio della flotta imperiale russa negli anni ’70 dell’Ottocento, fu il progettista di questa insolita nave da guerra.
Il modello è interamente in resina di color bianco, lo scafo si presenta ottimamente dettagliato, mentre i vari componenti della soprastruttura hanno avuto bisogno di maggior attenzione e non poche difficoltà ad assemblarli.
Il modello è interamente in resina di color bianco, lo scafo si presenta ottimamente dettagliato, compresi i vari componenti della soprastruttura. Il kit è della Artitec Shop, mi ha piacevolmente sorpreso l’accuratezza e la precisione delle varie stampate in resina, veramente notevoli, per cui non ho avuto particolari difficoltà ad assemblare il tutto.
Nel 1718 un falegname carpentiere di nome Yefim Nikonov propose allo zar Pietro I Romanov, la realizzazione di una "nave segreta", che poteva navigare sott’acqua, attaccare e colpire dal di sotto le navi nemiche per affondarle.
Curioso ed interessato, lo zar autorizzò la costruzione della nave che fu terminata nel 1721 nei pressi di S.Pietroburgo.
Verso la fine della 2ª G.M., dal centro di ricerca di Peenemünde uscirono armi nuove e micidiali che mostrarono l’alto grado di sviluppo scientifico e tecnologico raggiunto dai tedeschi; fortunatamente per gli Alleati, varie cause ne impedirono sia l’impiego su vasta scala che l’ulteriore sviluppo.
Fra quelle realizzazioni ci fu il RheintOuml;chter, "Figlie del Reno".
Costruito in un cantiere di New Orleans nel 1861, il Pioneer fu il primo sommergibile della Marina confederata, progettato con lo scopo di attaccare la nave nemica fissando una carica esplosiva sotto la carena in legno, tramite due trivelle poste ai lati della carica stessa, per poi, una volta allontanandosi, farla esplodere a tempo tramite un orologio.
La G-5, il cui progetto fu sviluppato dal noto ingegnere aeronautico Andrei Tupolev, era una motosilurante costiera della Marina sovietica in servizio nel secondo conflitto mondiale, dall’aspetto così inconsueto da renderla più simile ad un piccolo sommergibile che a una unità veloce di superficie.
Torpedo Boat U.S.S. Spuyten Duyvil
L’USS Spuyten Duyvil era una torpediniera corazzata semisommergibile, appositamente progettata per avvicinare una nave nemica e rilasciare una carica esplosiva galleggiante direttamente sotto il suo scafo, per poi allontanarsi e farla esplodere a distanza di sicurezza.
A questo scopo, poteva immergersi parzialmente per presentare così un bersaglio minimo al fuoco nemico.
Non potevo lasciarmi sfuggire questo originale e incredibile modellino, per cui non ho esitato ad acquistare il kit dalla statunitense Cottage Industry Models.
Lo scafo, in resina di color bianco, si presenta in due pezzi tagliati in asse orizzontalmente che si uniscono perfettamente a incastro, senza bisogno di aggiustamenti o stuccature varie.
Anche questo kit in scala 1:96 della statunitense Cottage Industry Models mi ha incuriosito per l’originalità della sua forma e appassionato per la sua storia: il Monitor divenne il capostipite innovativo delle navi corazzate, ne furono costruite altre della stessa classe anche con due o tre torrette e via via migliorate nella loro capacità di navigazione.
Il modello Tamiya è veramente un ottimo kit, certamente fuori produzione, dalle stampate ben dettagliate e precise che ho assemblato perfettamente senza aggiustamenti o stuccature varie.
Dopo una spruzzata di primer in bomboletta color grigio, ho eseguito la verniciatura a pennello con acrilici Tamiya, dando poi invecchiamento, lavaggio ed usura in forma leggera.
Il kit, in scala 1:96, con parti in resina di color bianco e in metallo, della statunitense Cottage Industry Models, mi ha incuriosito sia per la singolarità di questa imbarcazione, progenitrice delle future torpediniere, che per il ruolo che ha ricoperto nella Civil War americana.
All'inizio della guerra civile americana, le rispettive Marine militari volsero l’attenzione verso un singolare progetto che, grazie all’inventiva di pochi, iniziava a svilupparsi: la realizzazione, per giunta a basso costo di costruzione, di un battello che navigando sott’acqua costituisse una nuova formidabile arma offensiva.
Il kit in plastica, con alcune parti in resina, è della ceca Special Hobby e da troppi anni giaceva nel mio archivio, anche se al tempo dell’acquisto mi aveva subito interessato per la sua singolarità, una variante poco conosciuta del più noto bombardiere pesante.
In uso nel secolo XI, la catapulta può essere considerata la progenitrice dei moderni mortai ed ebbe un largo impiego fino alla nascita dei primi cannoni ad avancarica.
Era una tipica macchina d’assedio ed il lancio dei proiettili avveniva mediante l’azione della forza di gravità di due grossi contrappesi.
Il Nautilus è stato il primo vero sommergibile funzionante della Storia: fu progettato verso la fine del ‘700 da Robert Fulton, ingegnere e inventore statunitense della Pennsylvania trasferitosi in quegli anni in Francia.
Non ho ho incontrato alcuna difficoltà a realizzarlo, vuoi per le dimensioni contenute che per la semplicità di montaggio dei vari componenti in resina di color bianco.
Questo semi-sommergibile, in pratica un vero e proprio battello d’assalto, fu costruito a Charleston, nella Carolina del Sud, ad opera dei Confederati nel 1863 in piena Guerra Civile, con lo scopo soprattutto di sorprendere le navi unioniste con mezzi decisamente costruiti a basso costo, facili da realizzare ma non sempre perfettamente funzionanti.
È il mio primo diorama dedicato alla Grande Guerra; ho cercato di ricreare un’ambientazione storicamente verosimile, in mancanza al riguardo di idonea documentazione sia fotografica che descrittiva.
Anche in questo caso ho scelto un soggetto poco conosciuto ma che ha avuto sul finire del conflitto una enorme risonanza per via di un unica riuscita missione.
Il kit di questa nave: mi ha colpito per l’originalità della sua forma, ma soprattutto per la singolare disposizione a doghe verticali del rivestimento in legno sia della casamatta che dei bordi curvi dello scafo, un’opera di falegnameria notevole soprattutto eseguita in tempi di guerra.
Imbarcazione brandeburghese del secolo XVII, conosciuta anche come "Nuovo Yacht" o "Grande Yacht", fu costruita a Kolberg negli anni 1678-79, ad opera del maestro carpentiere Peckelherius.
Il veliero qui rappresentato, era l’evoluzione dei primi simili battelli, leggeri e veloci, destinati a compiti di commercio, di esplorazione e di avviso di mezzo rapido di comunicazione.
Come è mia consuetudine ricercare modellini di mezzi militari originali e poco conosciuti, ho individuato e acquistato l’anno scorso presso uno stand a Novegro il kit dell’LWS della Bronco, mettendolo provvisoriamente da parte... in attesa.
"D-Day 1944" - L.C.M. 3 e Sherman M4A1
Ho realizzato questo diorama in occasione del 60º anniversario di questo famoso evento bellico ed ora lo propongo a distanza di dieci anni proprio per questa nuova ricorrenza.
Su una base rettangolare di Airpop, ho appoggiato una lastra in misura di metacrilato effetto acqua della Essebiemme, preventivamente colorata dal di sotto con acrilici.
Era la tipica fregata leggera a tre alberi, lunga 31,20 m, veloce e maneggevole; costruita in Inghilterra in diversi esemplari tra il 1730 ed il 1760 poteva raggiungere la velocità di 12 nodi ed era armata con 6+6 corronate disposte ai lati sul ponte di coperta.
Ho realizzato questi due diorami in scala 1:35 circa otto anni fa, con l’intento di evidenziare quei mezzi d’assalto navali della nostra Marina, originali e poco conosciuti, che, grazie all’ingegno di pochi e all’eroismo di molti, hanno compiuto imprese eccezionali durante l’ultimo conflitto mondiale.
Ho realizzato questo diorama ambientandolo sul fronte orientale nell’inverno del ‘44: una postazione di lanciarazzi Nebelwerfer, immaginandola facente parte di una linea scaglionata di difesa per contrastare o quantomeno rallentare la progressiva avanzata dell’esercito russo.
Caesar - Bireme romana 30 a.C.
La bireme era la classica nave da battaglia che, unitamente alla trireme, rappresentava il fulcro della Marina di Roma.
Evoluzione della pari imbarcazione greca, era molto maneggevole in battaglia, veloce e rapida nelle manovre spinta dalla forza muscolare di due file di rematori posti sulla stessa panca.
Tutto è iniziato quando ho "scoperto" nel sito della Verlinden il kit di questo bunker (Panzernest) di cui non conoscevo l’esistenza.
Successivamente, dopo essermi documentato, ho ampliato il progetto originario includendo lo Sturmtiger.
Il kit della Italeri è ben rifinito e stampato con materiale di ottima qualità, per cui non ho avuto difficoltà ad assemblarlo, se non a movimentarlo per via del suo metro di lunghezza.
Ho voluto espressamente dipingere questo modello "a nuovo", come se fosse appena uscito dal cantiere, senza segni di usura e di invecchiamento.
Era una piccola e veloce imbarcazione usata come mezzo d’assalto dalla Regia Marina durante la 1ª e 2ª Guerra Mondiale, dal dislocamento di 20-30 t a seconda della classe, con una decina di uomini di equipaggio e con armamento costituito da due siluri e alcune bombe di profondità, oltre ad una mitragliatrice o ad un cannoncino su affusto a libero puntamento.
Il kit di montaggio della statunitense Cottage Industry Models, che produce e commercializza unicamente navi e battelli delle forze sudiste e nordiste, è la fedele ricostruzione del sommergibile in base ai ritrovamenti e agli studi eseguiti sul relitto, non esistendo disegni e progetto originali.
Dall’800 al 1100 i Vichinghi furono in tutta Europa con la loro fama di feroci guerrieri e di saccheggiatori.
Le loro imprese furono rese possibili dalle tipiche imbarcazioni (drakkar), famose per la loro velocità in mare ma anche per la facilità di manovra nel risalire i fiumi per saccheggiare i villaggi e le fattorie all’interno del territorio.
Il Motoscafo Turismo Silurante Modificato Allargato, dotato al suo interno di un siluro, più corto del normale, che al lancio veniva espulso all’indietro dallo sportello di poppa, cioè entrava in acqua prima con le eliche, già in moto, per poi avanzare velocemente sulla rotta del bersaglio mentre l’imbarcazione accostava.
Ho progettato di ambientare i due sottomarini tascabili tedeschi in una zona portuale facente parte della base olandese di Den Helder, da dove storicamente operavano nell’inverno 1944/45 e per cui la parte superiore degli scafi era dipinta in mimetismo a macchie bianche.
Bachem-Werke Ba 349 A "Natter"
Il Natter (Vipera) era un aereo razzo pilotato, progettato da Erich Bachem e realizzato verso la fine della 2ª G.M. per contrastare le pesanti incursioni dei bombardieri Alleati sul territorio tedesco.
Era un velivolo a basso costo, costruito in modo economico con struttura in legno e assemblabile in poco tempo direttamente da diversi laboratori di falegnameria.
Questo originale carro armato, dalla forma degna di una macchina da fantascienza, fu progettato per far detonare le mine interrate, in modo da aprire dei passaggi in un campo minato.
A questo scopo veniva esercitata una pressione al suolo molto forte con le due enormi ruote munite di pesanti tacchi metallici mobili.
Abito a Legnano (MI), sono in pensione da qualche anno e ho ripreso alla grande la mia giovanile passione che avevo trascurato a lungo.
Costruisco da scatola modelli in legno, plastica/resina di navi e di mezzi militari soprattutto poco conosciuti; mi appassiona la ricerca storica che mi aiuta ad ambientare piccoli diorami.
Da un paio d'anni faccio parte dell'associazione modellistica A.N.V.O. (Associazione Navimodellisti Valle Olona).
Dino Dall'Asta Associazione Navimodellisti Valle Olona |