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Dall’800 al 1100 i Vichinghi furono in tutta Europa con la loro fama di feroci guerrieri e di saccheggiatori.
Le loro imprese furono rese possibili dalle tipiche imbarcazioni (drakkar), famose per la loro velocità in mare ma anche per la facilità di manovra nel risalire i fiumi per saccheggiare i villaggi e le fattorie all’interno del territorio.
Concreto esempio è rappresentato dalla nave di Oseberg che, risalendo al IX secolo, rappresenta la nave del periodo vichingo vero e proprio.
Era interamente costruita in legno di quercia, con un lungo e filante scafo a fasciame sovrapposto e a chiglia piatta; lunga circa 22 m e larga quasi 5 m, era propulsa da 15 paia di remi, ma poteva procedere anche a vela, in tela quadrata con rinforzi in diagonale, montata su di un albero alto circa 10 m.
Non disponeva di panche ed i vogatori sedevano su dei bauli, tutti delle stesse dimensioni, contenenti i loro effetti personali che altrimenti avrebbero solo occupato spazio.
Il calafataggio, cioè il riempimento delle giunture tra le assi per rendere lo scafo impermeabile all’acqua, era fatto con lana incatramata e fibre vegetali.
A poppa il timone era formato da una grossa pala di legno fissata con funi a dritta dello scafo, mentre la prua era ornata con una polena finemente cesellata a testa di drago o di serpente marino con la convinzione che questa li proteggesse dagli spiriti maligni e incutesse terrore alla sola vista.
La nave, rinvenuta in perfetto stato di conservazione nel 1904 in un grande tumulo presso la fattoria di Oseberg a Tonsberg (Norvegia), era stata usata come monumento funerario non per dei guerrieri ma per due donne, presumibilmente la regina Asa di Norvegia e una sua dama di compagnia.
Ho costruito questo modello in legno da scatola di montaggio della Amati, elegante kit in scala 1:50.
Finito è lungo 44 cm, poggia su quattro colonnine ed è racchiuso in una teca in metacrilato.
Dino Dall'Asta [Gallery] Associazione Navimodellisti Valle Olona 17.09.2013 |