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È stato il più diffuso mezzo da sbarco della seconda guerra mondiale; era un goffo "scatolone" metallico, azionato da un motore diesel e con rampa portellone abbattibile a prua per mettere a terra, direttamente su spiaggia aperta, reparti di combattenti, mezzi e carichi trasportati.
Con il suo vano di carico era in grado di trasportare dalla nave madre a terra, a secondo della versione, squadre di fanteria, un carro medio Sherman o 54 t di materiali.
Dati tecnici:
Sherman M4A1
Fu il carro armato medio standard per l'U.S. Army e costruito nel maggior numero di esemplari nelle varie versioni - circa 45.000 - e operò fino alla guerra di Corea.
Era un carro con scafo saldato, con una fronte arrotondata ed inclinata, mentre i fianchi erano verticali.
Il vano di combattimento era nella parte anteriore del carro, mentre il motore, con cambio a cinque marce e retromarcia, era alloggiato posteriormente, separato dal vano equipaggio da un parete tagliafuoco e coperto da una griglia che ne permetteva la refrigerazione.
Il cannone, con stabilizzazione giroscopica in elevazione, era protetto da un mantelletto, che cambiò diverse volte il suo aspetto nel corso della vita del carro.
L'equipaggio era di 5 uomini, così composto:
- pilota e operatore radio/mitragliere nello scafo
- capocarro, cannoniere e servente in torretta.
Il Diorama - scala 1:35
Ho realizzato questo diorama in occasione del 60º anniversario di questo famoso evento bellico ed ora lo propongo a distanza di dieci anni proprio per questa nuova ricorrenza.
Su una base rettangolare di Airpop (così dallo scorso mese di Maggio viene rinominato a livello internazionale il polistirolo espanso) da 65x25 cm ho appoggiato una lastra in misura di metacrilato effetto acqua della Essebiemme, preventivamente colorata dal di sotto con acrilici e nella quale ho ricavato l’ingombro dello scafo, asportando anche uno strato della sottostante base per dare l’esatto pescaggio del mezzo da sbarco.
Per simulare la spiaggia, ho steso dapprima uno strato di DAS in modo irregolare, poi l’ho cosparso con due tipi di sabbia naturale marina, fissandola con della colla spray: sul bagnasciuga quella più chiara e sottile, sul resto quella normale più consistente.
Oltre al tiro di sbarramento delle armi da fuoco tedesche, le truppe Alleate con i loro mezzi da sbarco dovevano superare una serie di micidiali ostacoli posti sulla battigia delle spiagge, consistenti in traversine di ferro a forma di riccio (cavalli di Frisia), filo spinato, pali conficcati nel terreno singoli (asparagi di Rommel) o a rampa su cui erano fissate mine Teller a contatto; ostacoli che con l’alta marea venivano sommersi dall’acqua ed erano impossibili da individuare, seguiti poi da una fitta serie di campi minati.
Ho quindi riprodotto e posizionato alcuni di questi ostacoli: con rametti di legno ho simulato i pali singoli e a rampa, quest’ultima avvolta con filo spinato da me pazientemente costruito, e sui quali ho posizionato le mine, ricavate perfettamente da alcune guarnizioni idrauliche.
Completato lo scenario, mi sono dedicato al mezzo da sbarco della Italeri, il cui assemblaggio è stato abbastanza veloce e semplice, senza alcun problema.
Ho apportato alcune migliorie, aggiungendo del cordame lungo i fianchi e sostituendo i quattro parabordi tubolari in plastica previsti nel kit con altrettanti appesi verticalmente fuori bordo e costituiti da un piombo ovoidale della lenza da pesca opportunamente tagliato ed avvolto dalla corda.
Anche all’estrema poppa ho sostituito, quale ulteriore parabordo, il pneumatico di plastica con uno usato in gomma.
Ho eseguito la verniciatura a pennello con colori acrilici Tamiya, dando nel contempo la necessaria usura.
Invece il carro armato è d’epoca, credo della Italeri, da me assemblato negli anni settanta e rivisto per questo diorama con l’aggiunta dell’equipaggio.
Infine, ho fatto sbarcare dall’LCM una squadra di marines, già prevista nel kit.