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Sweden Combat Boat CB-90H - Dino Dall'Asta




La Combat Boat 90H è una imbarcazione multiruolo di progettazione svedese (Stridsbat 90H) che unisce diverse caratteristiche d’impiego, anche in base alla dotazione installata:

  • assalto rapido, sbarco e Combat SAR

  • pattugliatore veloce

  • unità di supporto al fuoco

  • comando e controllo

  • soccorso medico e anti-incendio.




La versione iniziale, prodotta in serie a partire dal 1990, prese la denominazione di 90H, dove la H sta a significare mezzo plotone di fanteria anfibia (Halv pluton) composto da 18 uomini completamente equipaggiati, trasportabili internamente su altrettante sedute contrapposte.
All’interno della plancia di comando sono presenti tre operatori: il comandante con a fianco il timoniere posti su sedili ammortizzati e alle loro spalle, su un apposito sedile incernierato a bandiera alla paratia, un tecnico motorista.
Lo scafo è interamente in alluminio, con una corazzatura esterna da 18 mm, ed è lungo 15,9 m e largo 3,8 m, con un pescaggio di soli 0,80 m che consente all’unità di operare in acque poco profonde, con adattabilità a qualsiasi ambiente acquatico (fluviale, lagunare e marittimo).v La propulsione è affidata a due motori V8 diesel quattro tempi bi-turbo con intercooler Saab-Scania DSI14, ognuno avente 14200 cc di cilindrata e 643 cv, collegati a due idrogetti Roll-Royce parzialmente canalizzati e orientabili, che permettono una velocità massima di 40 nodi e con una autonomia di 400 km in velocità di crociera a 20 nodi.
La prora, a carena planante, è la parte più caratteristica dell’imbarcazione: un corridoio centrale, di larghezza sufficiente al passaggio di un singolo uomo, mette in comunicazione i locali interni con l’esterno tramite una pedana abbassabile come un ponte levatoio e richiudibile ermeticamente sopra l’opera viva in unione ai due soprastanti portelloni rettangolari.




L’accesso alla sezione centrale avviene tramite un boccaporto, mentre lo specchio di poppa è dotato di pedana e intelaiatura di servizio.
L’armamento è costituito da:

  • tre mitragliatrici da 12,5 mm Browning M2HB, di cui due fisse binate poste in un pozzetto laterale e comandate da controllo remoto all’interno della cabina di guida a gestione del timoniere, mentre la terza, inserita in una struttura tubolare circolare sul ponte centrale, è brandeggiabile manualmente da un operatore; in alternativa a quest’ultima un lanciagranate Mk19 da 40 mm.

  • quattro mine navali o in alternativa sei cariche di profondità possono essere fatte scivolare su apposite passerelle poste all’estremità di poppa.

Attualmente sono 200 le unità in servizio presso la Marina svedese e più di 50 sono quelle adottate da altre forze navali, tra cui quelle della Malesia, Messico, Stati Uniti, Norvegia e Grecia, nelle loro numerose varianti.




Il modello scala 1:35
Il kit, racchiuso in una elegante box di cartone, è della cinese Tiger Model che, come al solito, mi ha incuriosito per l’originalità di questa imbarcazione moderna e polivalente.
Il modello è interamente in plastica color grigio di elevata qualità, lo scafo si presenta ottimamente dettagliato e preciso, compresi i vari elementi della soprastruttura, per cui non ho avuto alcun problema nell’assemblare il tutto.
Fanno parte del kit un fascicolo d’istruzioni formato da 32 pagine, un foglio di fotoincisioni e una stampata in acetato per i pezzi trasparenti relativi alle finestrature della plancia di comando e degli oblò.
E a dimostrazione dell’accuratezza del prodotto, sono stati realizzati anche i componenti all’interno.




Ho solo sostituto le catenelle di dotazione in ottone, facenti parte della ringhiera perimetrale a poppa, con altrettante brunite che ho agganciato ai rispettivi fori dei montanti usando anelli da 3 mm anch’essi bruniti, dato che la singola maglia della catenella non poteva essere fissata senza l’ausilio di quest’ultimi.








Il kit, con la sua dotazione di decalcomanie, offre la scelta per due diverse versioni, rispettivamente per la Marina malese e greca, quest’ultima Coast Guard, ed entrambe sono verniciate uniformemente di color grigio.
Non convinto e visto che il battello è stato progettato e costruito in Svezia, ho scelto quest’ultima Marina, realizzando, come da foto d’inizio articolo, questa particolare mimetica dello scafo, così... tanto per non farmi mancare niente!
Dopo un’attenta ricerca e con diverse prove per la scelta dei colori, ho eseguito la verniciatura, previa stesura del primer nero della Vallejo, usando quattro diverse tonalità di acrilici Tamiya, più una discreta quantità di nastro per mascheratura, cercando il più possibile di imitarne lo schema a figure geometriche, anche se nella realtà le imbarcazioni presentavano tipologie differenti l’una dall’altra.
A seguire, ho dato un leggero lavaggio ed usura.
Inoltre, anche se non si vede, non ho mancato di allestire tutto l’interno: la plancia di comando, le sedute contrapposte nel vano centrale, i due motori, le scalette e un estintore, come dalle due foto sottostanti.






Dopo una ricerca nel web, sono riuscito a reperire due kits della Master Box, da quattro figurini ciascuno, che ho ritenuto adatti in questo contesto: su alcuni di essi, il timoniere seduto nella plancia di comando e i due che emergono dai rispettivi boccaporti, ho dovuto “operare” come un novello Dr. Frankenstein, cambiando arti, tagliando e sagomando per modificane le posture.
Il modello così finito è lungo 47 cm - largo 11 cm e l’ho completato aggiungendo dei cordami, una rete mimetica della Verlinden arrotolata sul ponte, il rivestimento interno dei due portelloni del vano motori con carta vetrata 800 (uno dei quali l’ho lasciato in apertura e, così in vista, mi è sembrato più realistico aggiungere questo spessore) e la bandiera della Marina svedese sull’asta di poppa, copia ricavata e stampata da internet.




Inoltre, ho anche sostituito i numeri in decalcomania da posizionare alle fiancate di prua, che sono riferite alle due Marine del kit, con altrettanti dal mio archivio con la numerazione 868, per rispettare quella reale come da foto sottostante.




Il diorama
Prendendo spunto dalle seguenti foto riguardanti una esercitazione dell’Esercito svedese, ho così ambientato il diorama.










Per realizzare la superficie del mare ho usato una lastra in metacrilato "effetto acqua" della Essebiemme da 600x200 x 5 mm e che, a sua volta, poggia su una base delle stesse dimensioni ricavata da un pannello di polistirene estruso, materiale isolante edile spesso 3 cm.
Dopo aver forato in successione una parte centrale della lastra stessa, per poter poi asportare il tassello riferito all’ingombro dello scafo e aver rifinito il bordo interno con una punta fresa, ho scavato in corrispondenza una nicchia nella base di polistirene sottostante, per poter poi opportunamente adagiare il battello nel suo vano.




Precedentemente avevo verniciato a pennello la lastra dal di sotto, per creare le diverse tonalità del mare con un mix di acrilici color verde e blu della Tamiya.
Per completare l’effetto mare, dopo aver sigillato il perimetro del mezzo con del silicone trasparente, ho steso sulla superficie della lastra più strati intervallati di liquido Toffano per l’effetto acqua e del gel acrilico brillante della Vallejo per accentuare maggiormente il movimento ondoso, tra l’altro già evidenziato nella struttura stessa della lastra.
Ho anche sparso dei frammenti naturali di alga che, in sospensione sospinta dal moto ondoso, si accumula lungo la riva rocciosa.








Per realizzare le rocce, da posizionare all’estremità della lastra stessa e per renderle più realistiche ho avuto l’idea di usare un materiale naturale, procurandomi presso un centro di bricolage/giardinaggio un mattone di tufo chiaro, colore simile a quello osservato nelle foto precedenti.
Notoriamente usato nell’edilizia, quest’ultimo presenta un’ottima compattezza e avendo un peso specifico molto basso possiede una adeguata leggerezza, per cui risulta facilmente lavorabile.




Quindi, per affrontare questa nuova esperienza modellistica, mi sono calato nei panni di uno scalpellino e con gli strumenti a disposizione (seghetto, scalpello e mazzetta) ne ho ricavato spezzoni di varie dimensioni, che ho unito e raccordato opportunamente dopo averli sagomati con diversi tipi di lime, cercando in tal modo di imitare il più possibile la conformazione di quelle reali.
Tra l’altro, il tufo risulta molto polveroso e quindi, a fine lavori, si è reso indispensabile spruzzare del fissativo trasparente opaco dell’Army Painter per sigillare il tutto.
Dopodiché, in alcune zone ho trattato le rocce con dei prodotti della True Earth e della Vallejo, aggiungendo inoltre sia piccole quantità di terra e di vegetali che alcune pozze d’acqua, quest’ultime realizzate con la resina ultravioletta effetto acqua della Green Stuff World e con l’uso della relativa mini torcia UV.




Ho completato il diorama stendendo a pennello lungo i bordi verticali della base della pasta acrilica Terrans della AK, come finitura al rustico, e dopo aver incollato sul davanti una lastrina in ottone da 150x25 mm con inciso il nominativo e su un lato copia della bandiera nazionale svedese, ho posto il tutto al riparo di una teca in metacrilato della Essebiemme.




Infine, un sentito ringraziamento all’amico Leonardo Petroli che ha realizzato le foto del diorama.

Dino Dall'Asta

[Gallery]

10.03.2021

Bibliografia e immagini.






Commento di Michelangelo [10/03/2021]:

Il modello piu originale che ho potuto osservare quest'anno. Originale e intrigante, bella realizzazione Dino, ottimo anche l'effetto del mare.
10++


Commento di giovenco giuseppe [10/03/2021]:

dalla Svezia è un attimo andare in Norvegia per il Nobel - ormai ho capito il tuo giro!!! bravo Dino, sei senza dubbio internazionale - è un privilegio averti conosciuto - Giuseppe

p.s. - lo so che hai anche una sezione interamente dedicata a te nella prossima mostra - te la meriti


Commento di giampaolo bianchi [10/03/2021]:

VERAMENTE UN CAPOLAVORO DINO, DIORAMA COMPRESO.
GIAMPAOLO


Commento di ezio bottasini [11/03/2021]:

Ciao Nonno Dino, come sempre un modello navale insolito, anche se moderno, molto bello e accattivante... in effetti gli svedesi hanno la brutta abitudine delle mimetiche complicate... vedi i "vecchi" Viggen a quattro toni come quello che ho terminato circa un mese fa...
Ottimo lavoro in tutte le sue declinazioni, con le navi non sbagli un colpo.
Alla prossima, un caro saluto Ezio


Commento di PIETRO [12/03/2021]:

Soggetto originale come al solito.
bravo Dino.
Avrei però cercato di avvicinare di più i toni di colore tra loro magari aggiungendo una percentuale di grigio che desaturi la tonalità generale.
Pietro


Commento di Dino Dall'Asta [13/03/2021]:

Ringrazio per i vostri commenti ed apprezzamenti.
Pietro hai perfettamente ragione, ma osservando dal vivo il modello la tonalità è molto più attenuata rispetto all'impietoso occhio fotografico.
Tra l'altro avevo dimenticato di dare il solito opaco...
Dino


Commento di Leonardo Petroli [15/03/2021]:

Grazie Dino per avermi citato, io ha fatto solo le foto è il modello che è bello grazie all'abilità del modellista.


Commento di Alby Starkiller [15/03/2021]:

Ciao caro nonno Dino,
Siccome non vorrei risultare noioso,
A questo giro vorrei sollevare qualche critica pure io...
Allora: partiamo dall'acqua, mankano i pesci e l'effetto acqua è troppo realistico, quindi non va bene perché stai facendo un modellino e non una realizzazione della realtà...
Poi, il color verde dello scafo è TROPPO VERDE, mentre il color grigio è POCO GRIGIO.
Inoltre questo modellino è troppo ricercato, quindi TROPPO FUORI dagli STANDARD.
In conclusione, ti sconsiglio vivamente di esporre questo tuo ultimo capolavoro ad una qualsiasi mostra/concorso...
In quanto non vinceresti un c4VoLo, come al solito 😂😂😂😂
Un salutone da Alby.



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