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Ecco la seconda parte di "Time for break" dove è possibile iniziare a farsi un'idea di come si svilupperà la scenetta; andrò ad illustrare e descrivere come ho realizzato la base del diorama, la torretta di avvistamento, le mura di cinta e alcuni accessori che faranno parte dell'insieme.
Questa, per ora, è una anteprima del diorama; nello spazio vuoto davanti al container, troverà spazio un mezzo antimine M-ATV usato dall'esercito statunitense.
Base del diorama
Per iniziare, ho posizionato su di una base di legno i lati di contenimento, sagomati in maniera tale da ottenere la parte dietro più alta rispetto quella davanti evitando (o almeno così spero con il proseguire del diorama) che il mezzo che andrò ad inserirvi mi vada a coprire il resto dei soggetti; Ho poi riempito tutto lo spazio vuoto con del polistirolo per composizioni floreali sagomandolo come i profili di legno.
Torretta di avvistamento
Per dare uno sviluppo in verticale al diorama, la torretta sarà posizionata in cima al container.
Con carta e penna, ho buttato giù un paio di bozze di come volevo realizzare la torretta, poi, recuperato tutto il materiale mi sono messo all'opera!
Armato di cutter, seghetto e trapano, ho iniziato a tagliare i vari listelli e ad assemblarli tra loro con la millechiodi, che per il legno è una bomba; successivamente con il trapano a batteria e una punta fine ho creato i fori per incastrarvi al loro interno dei perni che ho recuperato dal modellismo navale per simulare quelli veri.
Il tetto l'ho realizzato con del lamierino utilizzando la tecnica che ho impiegato per riprodurre le pareti del container (vedi la prima parte): in pratica: ho preso il lamierino, l'ho pressato tra due pezzi di plasticard che riproducono la lamiera ondulata, che tengo da parte come "dime", ottenendo così una copia identica dell'originale ma in metallo che può ricevere un trattamento diverso dalla plastica essendo più facile da lavorare.
La scaletta è stata realizzata con gli stessi metodi appena descritti.
Colorazione
Per la colorazione del tetto e delle lamiere, aggiunte ai lati della torretta come ulteriore protezione per i soldati, ho steso prima una mano di fondo grigio Tamiya, poi ho dato come colore di fondo un red brown mescolato con una punta di arancio e successivamente tra un tempo di asciugatura e l'altro sono intervenuto con lumeggiature e lavaggi di colore rosso, sabbia e marroni di tonalità chiare e scure; alla fine con un pennarello Tamiya di colore argento e un pennello vecchio sono intervenuto sui bordi e in qualche parte centrale delle lamiere per accentuare l'effetto metallo.
La bandiera americana riprodotta su di una delle lamiere è stata ricreata a mano prima di procedere con l'effetto usura delle stesse.
Per la colorazione di torretta e scala ho usato come colore base un flat brown molto diluito, sul quale sono intervenuto con altri filtri e lavaggi con colori di diverse tonalità di marrone, verde e del nero tutti della Tamiya e alcuni della Maimeri.
Mura di cinta
Sono partito da un asse di legno di 1m di lunghezza, dal quale ho tagliato quattro pezzi di una lunghezza di 11 cm circa, poi con della balsa ho cercato di realizzare lo scalino frontale ed infine con del tondino di ferro sottile e malleabile, ho riprodotto gli anelli per il sollevamento e posizionamento.
Per riprodurre i tondini di metallo che andranno a sorreggere il filo spinato (posizionato successivamente) ho utilizzato un pezzo di spago imbevuto nella loctite, perché una volta asciutta si irrigidisce diventando molto dura e ho ottenuto così un pezzo di "plastica" e corrugato proprio come i tondini di ferro che si usano in edilizia; successivamente ho inserito nella parte sotto due perni di legno che mi serviranno per il fissaggio finale.
I blocchi di cemento armato nella realtà vengono spostati e trasportati, sicuramente nel tempo è inevitabile che rimangano intatti; quindi con l'aiuto di un paio di tronchesine e attrezzi vari, ho danneggiato un po' i profili e creato qualche spaccatura dove, con del filo di ferro, ho cercato di riprodurre l'anima interna del cemento armato.
Compiute queste operazioni, ho passato una mano di gesso su ciascun blocco per cercare di riprodurre la granatura del cemento, poi dopo averli fatti asciugare, ho dato una leggera passata di carta abrasiva molto fine e sono passato alla colorazione;
Colorazione
Ho iniziato con una mano di primer grigio a bomboletta per poi passare una prima mano di vernice spray desert lasciando la parte centrale sfumata per dare un punto luce e successivamente sono intervenuto con colori acrilici e colori diluibili in acqua intercalando tonalità chiare e scure; alla fine con un pennello a secco ho dato una passatina di "buff" della Tamiya e pigmenti di terriccio per riprodurre un leggero strato di polvere.
Piccoli dettagli di contorno
Per arricchire la scena, ho riprodotto dei piccoli dettagli come:
- il bidone del "pattume", con tanto d'immondizia al suo interno; si nota in primo piano una bottiglia di plastica schiacciata; auto-costruita da un pezzetto di plastica fusa e schiacciata con un paio di pinzette, poi con una strisciolina di carta ho riprodotto l'etichetta di plastica.
- il frigo rigido per le bevande o cibi; il soggetto è di un kit della ditta Meng.
- il sacco di sabbia utilizzato come barriera o mura di contenimento tipico dell'interno delle basi militari è completamente auto-costruito basandomi su una foto e utilizzando un pezzo di rete di materiale plastico, impiegato nelle opere di muratura in cartongesso (se non erro) e un pezzetto di rame per riprodurre la parte alta.
Dopo la completa asciugatura l'ho riempito con sabbia e colla vinilica e colorato con desert e alcuni lavaggi per dare un po' di profondità.
Conclusioni
Ho usato materiali di facile utilizzo e reperibilità alla portata di tutti auto-costruendomi buona parte dei soggetti, le foto che seguono danno un idea del futuro diorama; per ora il posizionamento dei pezzi è provvisorio e molto grossolano.
Nel prossimo episodio ci concentreremo sulla costruzione del mezzo; riporto l’immagine della scatola di montaggio.
Come al solito, lascio a voi i commenti e consigli: la scena è ancora in fase di costruzione tutto può ancora cambiare.
Un saluto a tutti.