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Eccoci qua con la terza parte di "Time for break" dove il soggetto in esame è il mezzo M-ATV del quale vi avevo accennato nella parte precedente.
La Oshkosh M-ATV è un veicolo sviluppato dalla Oshkosh, Wisconsis per il programma MRAP All Terrain Vehicle.
È stato progettato per fornire gli stessi livelli di protezione come i MRAP precedenti più grandi e pesanti, ma con una migliore mobilità ed è stato destinato a sostituire l'Humvee.
I primi veicoli sono arrivati in Afghanistan nel mese di ottobre 2009.
Passiamo al kit...
Il kit di montaggio è della Panda Model art.35001 in scala 1/35; gli stampati non presentano una definizione molto curata e sono presenti un sacco di "sbavature" da ripulire con molta attenzione sopratutto nelle parti più piccole.
Nelle istruzioni ci sono alcune corrispondenze invertite e mi sono dovuto servire delle foto del veicolo reale per essere sicuro dell'alloggiamento di alcuni pezzi.
Il kit presenta comunque dei punti a favore come i tre stampati di fotoincisioni e i pneumatici di gomma e non le due classiche metà da assemblare fra loro, quindi con un po' di pazienza si arriverà ad ottenere un buon modello.
Costruzione
Dopo la breve introduzione, passiamo all'assemblaggio e modifiche apportare a questo kit; per iniziare, ho voluto sostituire i pneumatici della scatola con quelli della Def Model in resina art. DW35054 più definiti.
Con l'intenzione di "ritrarre" in questo diorama un momento di "stacco/pausa", ho deciso di lasciare il cofano del mezzo aperto ma, il kit non prevede la presenza del motore e in commercio non esiste un vero kit apposito per questo mezzo; dopo qualche ricerca, e grazie all'aiuto del mio socio Danilo, sono riuscito a trovare un kit di un motore che più si avvicinava al vero e, con qualche modifica, si apprestava alle caratteristiche di questo mezzo. Il motore è della ditta CMK art. 3004 in resina per la versione dell'M939 dell'Italeri; con una foto del motore originale sotto mano mi sono messo all'opera.
Ecco come il motore si presenta nella sua scatola originale...
...mentre nelle foto successive potete osservare il motore modificato e colorato per avvicinarsi il più possibile all'originale.
L'assemblaggio del mezzo è partito dalla parte inferiore, dove ho apportato piccole migliorie sostituendo alcuni perni in plastica con altri di stessa misura ma in metallo, poi con del filo di metallo molto sottile ho aggiunto alcuni cavi di collegamento che si estendono dalle ruote fino alla parte sottostante.
Per finire, sempre con del filo di ferro però un po' più grosso, ho riprodotto le molle delle sospensioni sostituendole a quelle del kit in plastica.
Sono poi passato all'interno della cabina: quasi tutto da scatola a parte il kit radio non incluso per il quale mi sono servito dei pezzi trovati nella mia "scatolina magica"; i vari cavi di collegamento che si notano, sono sincero, li ho posizionati a piacimento; per la loro realizzazione ho utilizzato del filo di metallo sottile facile da lavorare a mano con l'aiuto di un paio di pinzette.
I sedili sono stati arricchiti con delle striscioline di carta per riprodurre le cinghie di sicurezza.
Passiamo ora alla parte esterna della cabina, dove sono intervenuto con piccole migliorie visto che è già arricchita da fotoincisioni incluse del kit; l'assemblaggio ha richiesto molta pazienza, perché, come accennato nell'introduzione, le parti da assemblare presentavano un sacco di imperfezioni e alcuni fori li ho dovuti ricavare perché non presenti.
Da come si osserva nelle immagini, con del filo metallico morbido ho riprodotto il supporto degli specchietti laterali; quelli del kit è stato impossibile recuperarli dallo stampo!
Per la realizzazione delle antenne ho utilizzato gli scarti degli stampi del kit tirati a caldo e nella parte inferiore li ho inspessiti inserendo un pezzetto di guaina elettrica svuotata precedentemente dai fili di rame.
Colorazione
Una volta completato il montaggio, al di sotto del mezzo e all'interno dei passaruota, ho applicato qualche residuo di terriccio, poi ad asciugatura avvenuta sono passato alla stesura del primer Tamiya per uniformare il tutto; successivamente ho steso il colore base desert RAL 1019, utilizzando le bombolette spray della Fosco impiegate nel soft-air.
Sono poi intervenuto con acrilici Tamiya e Maimeri per i vari lavaggi e lumeggiature; in alcuni punti, come per gli sportelli, sono intervenuto con pastelli e matita per accentuare l'effetto lamiera e usura, non molto eccessiva visto che si tratta di un mezzo abbastanza recente e con tecniche di costruzione migliori rispetto ai mezzi precedenti al suo impiego.
(Nelle ruote noterete che ho lasciato volutamente la parte eccedente dello stampo; la utilizzerò per il fissaggio del mezzo al diorama)
Con due striscioline di carta ho riprodotto due fasce da carico, una posta davanti sotto al paraurti per necessità di traino, mentre l'altra posta dietro come fascia di sicurezza per sorreggere la ruota di scorta.
Nella parte posteriore del mezzo, quella che riguarda la parte del cassone da carico, con della rete ho riprodotto due paratie di contenimento, tipiche di questo mezzo per aumentarne le capacità di carico, poi vi ho collocato alcuni accessori, come zaini, un piccolo frigo da trasporto e visto che questo mezzo opera in azioni come sminamenti, posti di blocco e scorta ad altri convogli, ho pensato di aggiungerci qualche birillo stradale e un cartello con la scritta "stop".
Conclusione
La costruzione di questo mezzo e le varie migliorie apportate, mi ha impiegato più tempo del previsto... lascio a voi i commenti.
Nel prossimo, conclusivo, episodio, affronterò la colorazione dei figurini che ho scelto per questo diorama, altri piccoli accessori come il "robottino" per le mine e le fasi finali della costruzione dell'intero diorama.
Un saluto a tutti......!!!!