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kit Airfix 1/72
Dopo una pausa forzata dovuta ad un trasloco, per riprendere la mano,cercavo un kittino semplice e veloce con poche modifiche (o anche meglio, nessuna) da fare.
Avendone letto buone recensioni ho preso questo A4B Skyhawk dell’Airfix 1/72 e, malgrado preferisca le versioni tarde della creatura di Heinemann, una volta aperta la scatola, me ne sono innamorato subito!
Direi che il kit rappresenta al meglio il nuovo corso Airfix che, in pratica, potremmo riassumere in: artbox accattivanti, stampi incisi e, cosa che non guasta, prezzi competitivi.
Montaggio
Il kit si monta senza difficoltà, gli incastri sono precisi e l’uso dello stucco è al minimo sindacale.
In pratica possiamo dedicarci al dettaglio ed al miglioramento dei particolari.
Se da una parte volevo solo divertirmi senza pretese di superdettaglio dall’altra, invece, un idea mi ronzava in testa: rappresentare un velivolo USNavy in uno dei momenti più esaltanti dell’aviazione e cioè il decollo con catapulta.
Sicuramente i miei 4 lettori penseranno con ironia: "originale!!!".
Infatti di tali diorami se ne trovano a centinaia sul web.
In realtà, però, se ci fate caso, nel 99% dei casi rappresentano velivoli quali F14 ed F18.
Ebbene il sistema di lancio di questi velivoli (mediante aggancio allo "shuttle") è completamente differente da quello in uso negli anni ’60 (mediante imbracatura del velivolo con cavi a loro volta agganciati al "dente" della catapulta).
Quest’ultimo sistema, in particolare, ha sempre colpito la mia attenzione.
Osservando il kit noto quindi che gli slats sono già forniti separati dall’ala ed il tettuccio chiude bene.
Per una configurazione al decollo mancherebbero dunque solo i flaps abbassati, cosa facilmente ottenibile tagliando via la parte interessata dall’intradosso.
Partendo dal fatto che il velivolo sarà rappresentato alcuni istanti prima del decollo ecco che il pilota dovrà essere necessariamente inserito nell’abitacolo.
Quello fornito da Airfix però è un po’ troppo British come casco di volo, pertanto, dovremo modificarlo o sostituirlo.
Io mi sono ritrovato un ottimo pilota Fujimi nella "scatola avanzi", l’unico problema è che è di corporatura robusta, quindi non entra (come poteva succedere peraltro nella realtà per i piloti più corpulenti) nell’angusto abitacolo del nostro A4! Che fare???? Visto che alla fine si vedrà il casco, o poco più, ho usato il corpo Airfix e la testa Fujimi.
Il lavoro di adattamento del pilota (leggi amputazione arti inferiori e notevole sfregamento del posteriore) è stato abbastanza difficoltoso per consentire la chiusura ermetica del tettuccio, qualcosa ho pagato in termini di fittaggio della giunzione trasparente/fusoliera ma, credo che, alla fine, il compromesso raggiunto sia soddisfacente.
Con la mente alla futura basetta un’aggiunta che consiglio di fare sul kit è quella dei ganci di attacco dei cavi di imbracaggio presenti nei pozzetti principali.
Io usato plasticard per la struttura e filo di rame per i ganci.
Ganci di imbracaggio
In questo modo, se riusciamo a fare dei cavi provvisti di occhielli, potremmo agganciarli direttamente negli uncini predisposti, come avveniva anche nella realtà.
A questo punto, per una corretta configurazione di decollo, dobbiamo provvedere ad abbassare i flap.
La modifica riguarderà solo intradosso (parte inferiore dell’ala).
Se faremo un taglio preciso potremo utilizzare lo stesso pezzo, altrimenti (come ho fatto io) con plasticard ricostruite la superficie.
Fatte questa modifiche tutto sommato semplici si può passare alla colorazione.
Colorazione
Siamo nei mitici anni ’60 dell’UsNAvy fatti di coloratissime insegne di reparto (a volte di gusto pacchiano)sempre spettacolari.
C’è da dire invece che l’esemplare proposto dall’Airfix è abbastanza sobrio rispetto alla media del periodo, del VA 95"Green Lizards",con giusto due lucertoloni verdi ai lati fusoliera.
Qui c’è poco da dire se non ricordare i codici utilizzati per i colori di questo classico schema: Fs36440 e bianco.
Io mi sono affidato al buon Gunze H325 ed al XF2 Tamiya con successivi trattamenti di postshding e lavaggi ad olio bruno scuro.
Le decal sono semilucide e reagiscono bene con il decalfix Humbrol.
A proposito una delle star (quella che capita sul tubo della sonda rifornimento in volo) conviene tagliarla in due pezzi, posizionare questi ultimi e poi ritoccare a pennello la parte mancante che gira sul tubo.
Ambientazione
Qui dobbiamo studiarci un po’ la cosa perché in questo caso la basetta sarà parte integrante della scena.
C’è da dire che per prima cosa dobbiamo trovare foto della "tana" del VA 95 in quel periodo (prima metà anni ’60) che è la CVA 11 Uss Intrepid.
Questa era una delle portaerei della Classe "Essex" risalenti alla 2ª GM, successivamente aggiornate con l’aggiunta del ponte angolato.
Il ponte di volo all’inizio era in legno e poi modificato in acciaio (io ho preferito dare quest’ultima connotazione).
Visto che non volevo nulla di eccessivamente grande ma solo rappresentare un attimo culminante ho limitato le dimensioni della basetta alla sola catapulta (quindi niente piastra deflettrice scarico jet).
Altro elemento principale saranno i deck crew, cioè il personale addetto al lancio dei velivoli.
Sono loro che doneranno dinamismo alla scena.
Nel mio caso ho messo 3 addetti all’aggancio dei cavi più il Cat Officer.
Ovviamente consiglio di trovare immagini del periodo perché l’equipaggiamento di questo personale al tempo era molto differente da quello usato oggi.
In ogni caso la regola è:
- personale addetto all’aggancio velivolo/catapulta giacca e caschetto verde;
- cat officer giacca e caschetto giallo;
Tutti ovviamente forniti di occhialoni e guanti mentre i pantaloni sembrano essere blu tipo blu Jeans (diversamente dal cat Officer che sembra portarli color Kaki).
Basetta
Come ho già detto non sarà necessario rappresentare tutto il ponte di voloe perciò mi sono limitato allo spazio necessario per consentire una visione d’insieme della scena.
Ciò non toglie che se volete potete anche rappresentare tutta la nave in scala!!!
In ogni caso la mia basetta è stata fatta prendendo una tavoletta in MDF (retro di una cornice da un paio di Euro).
Ho incollato sull’MDF due triangoli di plasticard da 0,4 mm, avendo cura di lasciare tra i due fogli uno spazio di circa 2 mm (che sarà la guida di scorrimento principale ove andrà inserito il "dente" di trascinamento della catapulta).
Lo scivolo di scorrimento della catapulta sarà rappresentato mediante listelli Evergreen vari formati.
La verniciatura della basetta è stata fatta ad aerografo con colori Tamiya (in sequenza: nero, blu, grigio scuro per il ponte e chrome silver lavato ad olio nero per la zona di scorrimento catapulta).
Figura 1- disposizione cavi di aggancio velivolo/catapulta
Dal disegno fig.1 in linea di massima si chiarisce il sistema di cavi per il lancio da riportare sul modello:
Il mio consiglio è di lavorare col modello messo sulla base e provare la disposizione dei "pupazzetti" per trovare un buon equilibrio dell’insieme.
Per il cavo al punto 1 ho intrecciato tra loro tre fili di rame sottile, da piegarsi poi ad "U", provvedendo a fare due occhielli (una volta presa la misura) alle estremità.
A questo punto per garantire un bel cavo teso basterà (vi ricordate i famosi ganci nei pozzetti che avevo riprodotto durante il montaggio?????? Bene ora vi serviranno!!!) agganciare i due occhielli del cavo ai ganci del velivolo (proprio come sull’aereo vero!!!) appoggiare il velivolo sulla basetta, ed agganciare il cavo di rame direttamente al dente (pazienza mi raccomando).
Tirate leggermente il modello per mettere il cavo in tensione e fissate le ruote alla base.
Essendo fatto di rame il cavo prenderà la forma giusta.
Si incolleranno ora gli altri cavi indicati ai punti 2, 3 e 4 (per rappresentarli basterà anche dello sprue stirato)... et voilà!!!
Deck Crew
Per questi ho utilizzato il personale NATO (Airfix e Italeri ex ESCI) e Deck CrewFujimi.
Ho dovuto modificare le pose dei primi per renderli compatibili al lavoro che devono svolgere sul velivolo.
Purtroppo, al contrario del personale Fujimi, sono di quel materiale gommoso difficile da verniciare ed incollare ma alla fine qualcosa ne è uscito (anche se in effetti, ahimè, potevo fare di meglio).
Il diorama rappresenta quindi un lancio dalla catapulta di destra della nave con due addetti al cavo principale, un addetto al cavo di allineamento in coda ed il "Catofficer" più defilato.
Conclusioni
Riprodurre l’"affollato" ambiente di un ponte di volo costituisce da sempre una sfida per il gran lavoro di adattamento e riproduzione dei particolari oltre che di ricerca documentale.
Quando però riusciamo a fondere il tutto in una scena coerente vi assicuro che la soddisfazione per avere portato a termine il lavoro è enorme.
Amici modellisti spero dunque che il risultato sia gradevole e che, anzi,sia per voi un punto di partenza che vi spinga a provare per raggiungere migliori risultati!
Devo confessare infatti che, appena finito, avrei voluto già mettere le mani su un altro soggetto simile (un Phantom... magari...) per sopperire ad alcune mancanze e migliorare alcune cose che ho notato e mi hanno fatto notare.
Magari più in la però... intanto ora pensiamo a farlo appontare il nostro "nugget"!!!
Un ringraziamento doveroso a tutti gli amici del Forum "Modeling Time" che sono sempre fonte preziosissima di consigli, critiche ma, soprattutto, incoraggiamento!!!