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SPAD XIII - Maurizio Ugo




Ecco a voi lo SPAD XIII in 1/48 della Revell; la scala e il tipo di velivolo sono fuori dal mio standard ma l’ho realizzato per partecipare ad un contest su Facebook riguardante i velivoli della prima guerra mondiale dove si vuole ricordare tutti i combattenti nel cielo, in un periodo, dove i piloti erano più cavalieri che soldati.


SPAD XIII


Non ci sono tantissimi modelli nella scala 1/72 e la scatola era l’unica nello scaffale nel negozio dove mi servo.
Il modello, di stampo Eduard ma inscatolato Revell è il primo da me costruito di questa marca: si presenta con pezzi precisi e istruzioni chiare, unico neo che trovo nelle istruzioni, sono i riferimenti alfabetici dei numeri dei colori Revell, che riportano ad una consultazione frequente della pagina dove viene assegnato il numero relativo; forse si potrebbe semplificare.




Ho seguito passo passo le istruzioni fino al montaggio dei leverismi degli alettoni, che ho pensato di montare dopo aver posizionato l’ala superiore, in quando i tre pezzi che formano il leverismo, potevano rompersi o essere d’ingombro.
Come modifiche, ho effettuato il taglio delle canna delle armi, sostituendole con aghi di misura adeguata e ho sostituito lo scalino sulla sinistra con un micro ago sagomato.




La colorazione classica degli SPAD, con qualche variazione tra i vari utilizzatori, l’ho recuperata dai riferimenti RAL delle istruzioni e nel foglio istruzioni delle decal.
I colori Revell, hanno riferimenti RAL da quando, in Germania, si è reso obbligatorio, per tutti i fabbricanti di colori, di adottare una standardizzazione cosa che in Italia, non avviene; ogni colorificio ha le sue regole.




I colori sono di mia produzione integrati dal Tamiya per il trasparente lucido.
Per portare il modello come nelle immagini, ho utilizzato dei lavaggi ad olio con soluzione idroalcolica di grigio diluitissimo ed una soluzione idroalcolica di china.
Le decal sono state acquistate a parte nella speranza di trovarle italiane, ma, come scritto in una precedente recensione, soffro di "modellismo precoce", per cui ho preso quelle che erano disponibili al momento realizzando questa versione americana.


SPAD XIII


In questo modello ho utilizzato la fibra ottica per i tiranti, molto utili in questi casi, anche se devono essere in qualche modo verniciati, in quanto, quelli in mio possesso, sono di vari colori, quindi poco verosimili per l’uso preposto nel modello, verniciatura che ho provveduto a fare con un pennarello Tratto Marker nero che tiene bene il colore sul tirante.
I suddetti tiranti, sono incollati con una punta di ciano acrilato, ma si possono anche incollare con il vinavil.




Un buon modello, non particolarmente difficoltoso nel montaggio, preciso e relativamente veloce da fare, valido anche per modellisti alle prime armi, e degno rappresentante di un periodo dove gli aerei erano veramente interessanti; un periodo che mi è piaciuto molto, e che riprenderò sicuramente con la mia scala preferita.




Buon modellismo a tutti!


Maurizio Ugo

[Gallery]

02.06.2014




Commento di ezio bottasini [04/06/2014]:
Ciao Maurizio, molto bello, la Grande Guerra non è il mio periodo preferito, però il modello è accattivante, certo che se fosse stato quello di Baracca...purtroppo le decal italiane non sono di facile reperibilità, per il mio Spad (Revell in 28) me le sono dovute stampare in proprio.
Piccolo consiglio per i prossimi biplane Grande Guerra, "ruba" le tecniche di Roberto Colaianni dei suoi Fokker per la colorazione (cosa che ho tentato con scarso successo), penso che avrai risultati ancora migliori.
Complimenti alla prossima Ezio

Commento di Maurizio Ugo [04/06/2014]:
...grazie Ezio, darò sicuramente un'occhiata alle tecniche del Roberto Colaianni...il Fokker DVII, dovrebbe essere uno dei prossimi modelli che farò...quindi ben venga la dritta!!!!



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