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Assemblaggio e Figurini
Il Bf110D Nachtjäger era essenzialmente una versione a lungo raggio in grado di trasportare due serbatoi di carburante a goccia, oltre a una zattera di salvataggio per uso d’emergenza.
Dotati di sistemi radar FuG 202, i primi Bf110D sono stati inviati in Olanda e Belgio con il NJG.1 al fine di acquisire esperienza operativa.
In servizio attivo, molti Bf 110D sono stati dipinti con vernice nera opaca per migliorare la loro invisibilità notturna.
Il kit
Nel mio precedente articolo riguardante il Fw. 189 avevo scritto che il prossimo lavoro sarebbe stato l’Arado 196.
Purtroppo questo non sarà più possibile, perché il modello ha subito seri danni, in quanto, nella fase di spruzzo del primer mi è caduto, ed i montanti di collegamento galleggianti/velivolo sono andati praticamente distrutti.
Ho cercato di rimediare in qualche modo, ma i danni erano troppo gravi in quanto i montanti in plastica si erano sbriciolati... pazienza!!
Mi sono consolato allora con il bellissimo kit della Cyber Hobby in 1/48, riguardante il Messerschmitt Bf.
110 D nella versione da caccia notturno, che fa parte della fortunata famiglia della stessa ditta dei BF110, costituita dal Bf110D-3 e Bf110D-1/R2 "Dackelbauch".
Aprendo la scatola, bella piena e pesante, non si può non rimanere a bocca aperta davanti al contenuto: le stampate sono davvero tante ed il dettaglio delle stesse è veramente superbo!
Il contenuto era il seguente:
Le parti trasparenti del tettuccio, molto belle, permettono di poter tenere aperto lo stesso, sia dalla parte del pilota, che quella del mitragliere!
Ho acquistato comunque il foglio mask della Eduard EDU-EX302 per il Me 110 D, per facilitarmi il compito di mascherare tutti i pezzi che compongono i trasparenti dell’abitacolo, che sono veramente tanti, e l’articolo in resina della Quick Boost (art. 48155), riguardanti gli scarichi motori, in quanto quelli del kit non mi soddisfacevano molto.
Non ho incontrato delle vere e proprie difficoltà nell’assemblaggio del kit e l’uso dello stucco è stato comunque veramente modesto, in quanto le parti si congiungevano abbastanza bene.
Come al solito si parte dall’abitacolo, dipinto con l’acrilico Lifecolor UA133 RLM 66 (FS 36081), per poi eseguire dei passaggi in marrone opaco molto diluiti, al fine di dare a tutto l’interno dell’abitacolo stesso un aspetto vissuto
Il cruscotto ed i pannelli contenenti le varie strumentazioni del cockpit sono stati poi “ripassati” con del nero opaco meno fluido, eseguendo poi dei “lavaggi” in modo da far risaltare le strumentazioni stesse con la tecnica del Dry Brush (pennello asciutto).
Infine l’intero abitacolo, sempre con la tecnica del Dry Brush, è stato nuovamente “ripassato” con dell’alluminio per fare risaltare quelle sporgenze metalliche più esposte al contatto, facendo così evidenziare la perdita del colore originale .
Un accenno merita la costruzione del radar FuG 202.
Questo può essere assemblato in due maniere diverse; la più semplice è quella di usare i pezzi in plastica.
Dico "più semplice", ma che sono comunque 23 parti separate, per cui il termine è relativo.
Se invece ti senti ambizioso, Cyber Hobby fornisce nel kit ben 32 dettagli delle antenne in filo di acciaio da combinare ai pezzi di plastica.
Farlo in questo modo significava assemblare non meno di 51 pezzi (!) piccolissimi.
Ho pertanto scelto la soluzione "più semplice", si fa per dire.
Il camouflage di questo Bf. 110 D da caccia notturna era particolare, in quanto l’intero velivolo era dipinto in RLM 22 (schwarz).
Per la colorazione di questo velivolo ho usato lo spray Tamiya TS 63, perché è un nero non particolarmente cupo, dando l’impressione di una vernice leggermente invecchiata.
La delusione, se di delusione poi si tratta, è il fatto che il kit viene fornito di decals per un solo schema di marking.
Ciò sembra particolarmente strano in quanto, so per certo, che nella versione dello stesso kit in scala 1/32 sono incluse addirittura cinque marcature per Bf 110 D/E.
Purtroppo, non sono incluse le svastiche, che sono state recuperate dagli avanzi di decals di kit precedenti... come si sa noi modellisti non buttiamo via mai niente... prima o poi tutto può servire.
Pertanto, dopo il posizionamento delle decals e di tutti gli stencil, ho voluto dare al modello un aspetto vissuto, dovuto all’usura, al fumo dei gas di scarico ed alle manutenzioni varie, cercando altresì di mettere in evidenza le linee delle pannellature, per poi sigillare il tutto con spray opaco trasparente.
Figurini e veicoli
Il veicolo è della Tamiya, e si tratta della Pkw. K1 “Kubelwagen” type 82 (art. 32501) con figurini di pilota ed inserviente.
La Kubelwagen è stata dipinta in german yellow (TS3 Tamiya ), serpeggiato poi con in panzerbraun (lifecolor UA082) e panzergrun (lifecolor UA083).
Ha subito anche dei lavaggi in marrone e nero opachi per accentuare l’usura del mezzo e “sporcature” in marrone per simulare polvere e fango secco sulla carrozzeria.
L’altro veicolo è una Kettenkraftrad, sempre Tamiya “riesumata” e “rinfrescata”.
Per quanto riguarda i figurini questi sono di marche diverse.
Il pilota in tuta di volo fa parte di una scatola di figurini della ICM avanzato da qualche diorama precedente, mentre l’altro pilota è in metallo, marca Hecker & Goros.
L’inserviente pilota era inserito nella scatola della Kubelwagen della Tamiya.
Sono stati dipinti nei classici colori che riguardavano le divise dei piloti della Luftwaffe con smalti della Humbrol.
I figurini dei meccanici sono della Eduard “ Luftwaffe Personel” (art. EDU-08501), dipinti nel classico colore grigio uniforme (feld grau), con
smalti della Humbrol.
La posa dei figurini Eduard ricorda molto la fotografia riportata e, pertanto, la scenetta è stata ispirata a questa immagine.
Tutti i figurini sono stati poi schiariti ed ombreggiati con successive passate di colori chiari e scuri con tonalità simili al colore di base, al fine di dare profondità agli stessi.
Il diorama è stato “arricchito” con un bidone di carburante della Minimali, e casse varie in resina... ecc. nonché un articolo in resina della Quick Boost (art. 48102), riguardante il carrellino porta serbatoi alari in dotazione alla Luftwaffe (German WWII fuel tank cart).
Ambientazione
Per la basetta, molto semplice, ho adoperato la solita cornice di legno, cm. 30x40, senza lastra di vetro.
Ho creato con dei listelli di legno, quelli usati per il modellismo navale, una zona adibita alla manutenzione dei velivoli
La parte circostante è stata ricoperta con colla vinilica.
Sopra la colla ancora fresca ho sparso della sabbia setacciata e dei piccoli sassolini.
Una volta ben asciutto ho tolto la parte eccedente della sabbia, cospargendo infine dell’erbetta usata nel modellismo ferroviario.
Ho spruzzato leggermente uno spray color sabbia, per accentuare il fondo polveroso e calpestato di una zona adibita a manutenzione dei velivoli.
Ho passato poi del nero opaco molto diluito su tutta la superficie dei listelli di legno, al fine di dare profondità, ed ho sigillato il tutto con una bella spruzzata di trasparente opaco comprato in ferramenta.
Marking
Il modello rappresentato nel diorama è un Messerschmitt Bf. 110 D, codice di identificazione G9+FM, appartenuto al 4./NachtJagerGeschwader 1, dislocato a St. Trond, Belgio, nel 1942.
La fotografia storiche è stata recuperata da un sito web.
Il profilo invece è stato “scannerizzato” direttamente dalla scatola del kit.
Buon modellismo a tutti !!
Marco Vergani [Gallery] © 06.06.2011 |
Il prossimo modello sarà l’Henschel Hs 126 della ICM in scala 1/48.