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Il Lockheed Martin F-35 Lightning II è un caccia multiruolo di 5ª generazione monoposto, a singolo propulsore, con ala trapezoidale a caratteristiche stealth e capacità multiruolo, utilizzabile per ruoli di supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di superiorità aerea.
Battendo il Boeing X-32 è diventato il vincitore della gara per il programma JSF (Joint Strike Fighter) per la ricerca di un aereo che potesse sostituire diversi modelli dell'USAF, dell'US Navy e dei USMC (Marines).
Inizialmente era previsto che circa l'80% delle parti fosse in comune fra le diverse versioni, ma poi, con l'evolversi del progetto, ci si è accontentati di raggiungere questa percentuale includendo anche parti specifiche per ogni versione, ma comunque suscettibili di una lavorazione comune.
In ogni caso, tutta l'elettronica di bordo e buona parte del software saranno praticamente uguali.
Esistono tre versioni dell'F-35: una variante a decollo e atterraggio convenzionale (F-35A - Conventional Take Off and Landing), una variante a decollo corto e atterraggio verticale, per portaerei di dimensioni ridotte come la nostra Cavour e Garibaldi (F-35B Short Take Off And Vertical Landing), e una variante per l'uso sulle portaerei convenzionali a catapulta.
Tra gli acquirenti dell’F-35A, la versione più piccola e leggera, c’è anche la nostra Aeronautica Militare italiana.
L’F-35 dovrebbe sostituire il Panavia Tornado del 6° Stormo di stanza all’aeroporto militare di Brescia-Ghedi.
l’impressionante dotazione di carichi bellici dell’F-35
Il kit
Nella scatola sono inclusi:
Ho acquistato questo kit al solo scopo di poterlo "vestire" con i colori della nostra Aeronautica Militare e, considerato che non è ancora operativo, è stato colorato sulla scorta dei colori attualmente in uso nella nostra A.M.I.
Nella confezione ho scoperto che è stato inserito un foglietto decal riguardante le insegne italiane per il 6° Stormo... veramente una bella sorpresa!
Il kit ha le seguenti caratteristiche:
Il dettaglio delle pannellature è molto buono. Anche il seggiolino eiettabile, fatto in quattro parti più alcune foto incisioni, ha un aspetto piacevole.
Per simulare la stoffa dell’imbottitura del sedile ho usato dei pezzettini, opportunamente tagliati e sagomati, di cerotto medicale.
Non sapendo chiaramente cosa usare per la configurazione italiana, ho deciso per i due missili AIM-120B/C AMRAAM e le due JDAM, solamente per pura questione "scenografica".
Nella confezione sono anche inseriti i piloni sub-alari ma, considerato che sulle semiali inferiori non c’è traccia dei fori per il loro corretto posizionamento, ho deciso di ometterli.
Una pecca sono le istruzioni dove sono ben illustrate le fasi del montaggio ma queste non offrono colori per l'abitacolo ed altri dettagli visibili, anche questi indicati nei profili finali.
Con una piccola ricerca online è possibile determinare i colori da usare ma sarebbe stato molto meglio aver avuto questi riferimenti direttamente sul foglio delle istruzioni.
Le parti trasparenti sono molto nitide e sottili al punto giusto, soprattutto la canopy in un pezzo unico.
Il montaggio
Ho iniziato la costruzione, come al solito dall’abitacolo del jet.
Non essendo riportate sul libretto le istruzioni sulla colorazione ho fatto delle ricerche sul web, prendendo pertanto spunto dalle molte fotografie trovate, sia del velivolo vero che di molti modelli.
Il livello di dettaglio del pozzetto, come sopra già descritto, è abbastanza buono ed è stato "migliorato" usando le fotoincisioni della scatola del kit, per il cruscotto del pilota ho usato la decal inserita nel foglio mentre per il seggiolino sono state usate le cinture della lastrina sopra citata.
L’intero abitacolo, il seggiolino, il cruscotto e le consolle laterali sono stati colorati in nero opaco, usando lo spray Tamiya TS63.
Con la tecnica del Dry Brush (pennello asciutto), ho dato luce all’interno dell’abitacolo, seggiolino compreso, lumeggiando il tutto con del bianco opaco.
Tutti gli altri interni ( pozzetti e gambe del carrello principale e anteriore, interno stive carichi, interno prese d’aria ) sono stati dipinti in bianco opaco usando lo smalto humbrol n. 34.
Ho poi seguito dei leggeri "lavaggi" all’intero abitacolo e alle nervature dei pozzetti dei carrelli con del marrone opaco molto diluito, al fine di dare al velivolo un minimo di aspetto vissuto, considerato la sua non ancora operatività nell’A.M.I.
Colorazione e camouflage
Per quanto riguarda la colorazione ho usato ancora lo spray Tamiya AS26 "ligth ghost gray" , usato anche per il "Tifone" italiano.
Per preparare il modello all’applicazione delle decal di insegna di nazionalità e quei pochi stencil dedicati al 6° Stormo ho steso due strati di cera e, una volta ben asciutta ho posizionando le decal stesse.
Dopo il posizionamento delle decal, a modello ancora lucido, ho messo in evidenza le linee delle pannellature con il prodotto panel line accent black della Tamiya usando un pennellino 00.
Dopo avere "sigillato" il tutto con uno spray lucido ho opacizzato il modello per dargli l’aspetto definitivo.
Naturalmente non si è proceduto all’invecchiamento del modello in quanto " nuovo di fabbrica" ma ho solamente evidenziato le pannellature per non creare un modello "piatto".
Figurino
Per quanto riguarda il figurino ho usato quello in resina della Italia Kits, art.IK-W4801A, che riproduce un pilota dell’A.M.I.
è stato dipinto in verde scuro ed ombreggiato in un verde più chiaro.
Per dare luce e profondità allo stesso è stato leggermente di nuovo ombreggiato con del bianco opaco con la tecnica del "dry bush".
Al figurino è stata aggiunta una cartina per dare maggior dinamicità allo stesso.
Ambientazione
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 25 x 30 cm. senza lastra di vetro.
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno di altezza 1,5 cm. e dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca"; è stato coperto con il biadesivo su cui è stato incollato un cartoncino per imitare la pavimentazione in cemento.
E’ stato poi ricoperto con il pigmento della Tamiya 87115 " pavement effect light gray" e poi diviso in quadrotti, mentre la segnaletica orizzontale bianca e gialla che delimita la pista è stata eseguita a spruzzo previa mascheratura della zona interessata.
Ho voluto creare una piccolissima zona "a verde" per dare un po’ di colore alla basetta stessa.
Infine è stato incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
L’opacizzazione è stata fatta usando un normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta mentre le strisciate dei pneumatici sono state eseguite con una matita nera molto morbida.
Profilo dell’F-35 italiano
Profilo di come, più o meno, "dovrebbe" essere L’F-35 con i colori italiani appartenente al 6° Stormo "Diavoli Rossi" -154° Gruppo CBOC – Brescia-Ghedi.
Conclusioni
Il modello della Kitty Hawk relativo all’F-35A in scala 1/48 è, a mio parere, un ottimo modello.
Sicuramente la scelta di rappresentarlo con i colori italiani lo ha un pochino penalizzato in quanto, non essendo ancora operativo nella nostra aeronautica militare, alcune scelte possono essere interpretate di pura fantasia.
Credo che la realtà non si discosterà poi molto dal modello proposto però una cosa è certa, per una volta non abbiamo dovuto sottostare alle regole ferree di rappresentare un modello identico all’originale, ma abbiamo potuto "lavorare" un pochino di fantasia.
I miei prossimi lavori saranno altri due jet e precisamente il MiG-25 sempre della kitty Hawk e lo IAI Kfir israeliano, versione C7, inscatolato dalla Wingman Models ma stampo Kinetic, in scala 1/48.