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Il kit è marca Trumpeter in scala 1/72, numero di serie 01652 è confezionato in una robusta scatola, con il coperchio che rappresenta un Su-34 russo in volo mentre lancia un missile aria-aria; si compone di 7 canali di colata di un grigio chiaro più le due semi-fusoliere, i trasparenti, un foglio decal per 2 marking e un libretto istruzioni
Il kit è marca Trumpeter in scala 1/72; è confezionato in una robusta scatola, con il coperchio che rappresenta un Su-24M russo in volo.
La forma complessiva del velivolo è ben rappresentata nel modello, corrispondendo abbastanza fedelmente alla linea reale del velivolo stesso.
Nel kit Kinetic, lo stampo ha incisioni molto realistiche, fini e sottili, mentre le ali sono prive dei rivetti proposti da Hasegawa. Abbiamo un cockpit allo stato dell’arte, con tubi di defog intorno al canopy, abbastanza facili da montare.
La Great Wall Hobby (Shanghai Lion Roar, Inc.) ha realizzato il modello in plastica del MiG-29 SMT.
La sua caratteristica, in confronto con gli altri Fulcrum è la dimensione del dorso del velivolo, che forma una grande "gobba" contenente serbatoi aggiuntivi di carburante.
Mikoyan-Gurevich MiG-31 "Foxhound"
Il kit viene venduto in una scatola bella e robusta.
All'apertura della confezione, si nota immediatamente che si tratta di un prodotto di qualità. La scatola è piena fino in cima con una combinazione di più canali di colata individualmente insaccati e diverse sotto-scatole.
Il kit è un Kitty Hawk in scala 1/48; contiene nove stampate in colore grigio chiaro, per un totale di 703 pezzi, di cui 436 solo per i carichi esterni.
All’interno troviamo anche una piccola lastrina foto incisa riguardante le cinture del seggiolino ed altri particolari per un totale di 24 parti in metallo.
Il modello, in scala 1/72, è stampato dalla Trumpeter.
Il coperchio della scatola del kit è dotato di una bella box art, raffigurante un Su-33UB in decollo dalla portaerei, in camouflage blue.
Lo stampaggio è abbastanza buono, però ho voluto reincidere tutte le pannellature usando lo strumento della Trumpeter, evidenziandole maggiormente.
Il modello, in scala 1/72, è stampato Hasegawa, sinonimo di qualità.
Si compone di 12 canali di colata di un grigio chiaro per un totale di 187 pezzi (non tutti da utilizzare), uno di trasparenti per un totale di 6 pezzi, un foglio decal e stencil per 2 marking.
Il kit della Great Wall Hobby riferito al nuovo F-15I è l'ultimo di una serie riguardanti questo velivolo ed è altamente impressionante.
E’ confezionato in una grande e attraente scatola, con gli stampi accuratamente e individualmente confezionati con molta attenzione.
Parlando di stampi credo di non averne mai visti così tanti in un kit in scala 1/48.
La qualità dello stampo Tamiya, con il quale ho realizzato l'F-14A IRIAF, è perfetta. I particolari della superficie sono molto belli, con rivetti e linee delle pannellature in dettaglio.
Il modello dell'F-14A U.S. Navy è stampato Hobby Boss, ma inscatolato dalla Eduard ed "impreziosito" con dettagli in resina e lastrine foto incise.
Il modello è stampato Academy, ma inscatolato dalla Eduard ed "impreziosito" con dettagli in resina e lastrine foto incise.
Lo stampaggio è eccellente, poi chiaramente tutti gli after market inseriti aiutano ad aumentare il realismo del modello e le decalcomanie permettono di rappresentare ben 5 marking diversi
Quando Revell inserì in catalogo la foto d'anticipazione di un Tornado IDS in scala 1/48, le speranze dei modellisti italiani e non, si infervorarono per questa nuova uscita.
Le aspettative non rimasero deluse; il nuovo kit conteneva ben 12 stampate di cui una in plastica trasparente con 271 pezzi ben stampati in polistirene di buona qualità.
Il kit della Hobby Boss si monta abbastanza facilmente e il dettaglio generale è ottimo.
Lo stampo è di notevole qualità. I pezzi maggiori, ali e fusoliera, hanno l’attaccatura allo sprue non sul bordo, ma all’interno di esso ove il pezzo va incollato; questo per non rovinare il bordo dei vari elementi, davvero molto fine.
Tutto considerato si tratta di un buon modello e devo dire che Kinetic ha lavorato bene; se non altro è un aeromobile particolare, non troppo rappresentato da noi modellisti.
Ho iniziato la costruzione, come al solito, dalla cabina di pilotaggio; dopo una colorazione eseguita con un colore grigio scuro, ho incollato le fotoincisioni che riguardano le consolle.
Lo stampo è Kinetic, ma inscatolato dalla Wingman Models; all’interno della scatola troviamo dettagli in resina dell’intero abitacolo con sedile, vano carrello anteriore, ruote, bombe, scarico motore, dettagli foto incisi con tubo di Pitot della Master, foglio mask, un grande foglio decal stampato Cartograf nonché un libretto per le istruzioni di montaggio.
Il modello è inscatolato Kinetic, datato 2010, si compone di diversi canali di colata grigio chiari più uno di trasparenti, per un totale di circa 450 pezzi, un foglio per marking e stencil, mentre gli atri due più piccoli sono per i carichi esterni e i serbatoi di carburante da 600 galloni, oltre ad un opuscolo per istruzioni.
Il kit Kinetic ha un dettaglio molto buono e si compone di diversi canali di colata grigio chiari più uno di trasparenti, per un totale di circa 450 pezzi, un foglio decal per un F-16A Block 20 MLU seriale numero FA-87, 31° Squadrone belga per il Tigermeet NATO del 2009-2010, oltre ad un opuscolo per istruzioni.
Tutte le parti sono finemente modellate, senza alcuna traccia di residui di stampo.
Il modello è inscatolato Kinetic, datato 2010, si compone di diversi canali di colata grigio chiari più uno di trasparenti, per un totale di circa 450 pezzi, un foglio per marking e stencil, mentre gli atri due più piccoli sono per i carichi esterni e i serbatoi di carburante da 600 galloni, oltre ad un opuscolo per istruzioni.
Il modello, inscatolato Eduard è dotato di una bella box art, composta da una coppia di MiG egiziani che sorvolano le grandi piramidi.
Si compone di otto canali di colata grigi scuri, uno di trasparenti, un foglio mask, due lastrine foto, di cui una colorata per l’abitacolo, decal per marking e stencil più un bonus di due razziere UB-16 in resina della Brassin.
Il modello è inscatolato dalla Italeri, ma lo stampo è Kinetic.
Il kit è composto da circa 207 parti in plastica grigio chiaro, La struttura di superficie si presenta con linee sottili, non ha secondo me un livello di qualità pari a quello dei kit Hasegawa/Tamiya, ma ci manca davvero poco.
F-104S ASA-M & TF-104G "Starfighter"
Considerato che un F-104S ASA-M mancava nella mia piccola collezione, ho deciso di procurarmi il quinto kit dello "Spillone" e, per non lasciarlo da solo, ho aggiunto un ulteriore TF-104G.
Ciò che rende il kit Eduard diverso rispetto all'Hasegawa è la presenza di una lastrina foto incisa per cruscotto e consolle laterali, due seggiolini eiettabili con relative cinture e un foglio completo per gli stencil.
Sono arrivato al terzo e quarto "Spillone"!!!
Tutti e due i modelli sono della Eduard, acquistati insieme all’amico Ezio, ma lo stampo è il solito e bellissimo Hasegawa, come però tutti i kit Eduard, di un certo prestigio, all’interno abbiamo di tutto di più!!
RF-104G & TF-104G "Starfighter"
L'Italia è stato, tra l’altro, il paese che ha mantenuto lo Starfighter in servizio più a lungo di tutti gli altri paesi, e precisamente dal 1963 al 2004, sviluppandone la versione F-104S ottimizzata per l'intercettazione ognitempo e compatibile con i missili aria-aria classe Sparrow e Aspide.
A-1 "Skyraider" (con Ezio Bottasini)
Il kit fornisce opzioni per i tre aerofreni (quello ventrale e i due laterali) che possono essere lasciati aperti o chiusi, mentre i flaps possono essere estesi oppure piegati.
Una caratteristica che è presente in questo kit sono i "tappi" di plastica nera da installare all'interno della linea di mezzeria ed entrobordo dei 3 serbatoi esterni e delle due bombe da 2000 lb.
Il kit, marca Hobby Boss, è ospitato in una bella e grande scatola con il disegno di un velivolo della Marina in primo piano e sullo sfondo una portaerei.
Lo stampo è di notevole qualità. I pezzi maggiori, ali e fusoliera, hanno l’attaccatura allo sprue non sul bordo, ma all’interno di esso ove il pezzo va incollato.
La scatola è tipicamente Trumpeter: grande e soprattutto robusta, con il disegno del velivolo "bianco 58" in primo piano e sullo sfondo il paesaggio afgano.
Lo stampo è di notevole qualità; i pezzi maggiori, ali e fusoliera, hanno l’attaccatura allo sprue non sul bordo, ma all’interno di esso ove il pezzo va incollato; questo per non rovinare il bordo dei vari elementi, davvero molto fine.
Dopo i velivoli italiani, volevo riprodurre un jet in forza a qualche aviazione straniera; la scelta è caduta sul MiG-25 per diversi motivi, prima di tutto il modello sicuramente degno di nota, ma quello che mi ha colpito maggiormente è la sua storia che si svolge in piena "Guerra Fredda" fra USA e URSS, nonché le caratteristiche del velivolo reale e di conseguenza anche del modello.
Ho acquistato questo kit al solo scopo di poterlo "vestire" con i colori della nostra Aeronautica Militare e, considerato che non è ancora operativo, è stato colorato sulla scorta dei colori attualmente in uso nella nostra A.M.I.
Nella confezione ho scoperto che è stato inserito un foglietto decal riguardante le insegne italiane per il 6° Stormo... veramente una bella sorpresa!
L'Eurofighter Typhoon, il cui prototipo era designato EFA (European Fighter Aircraft), è un velivolo multiruolo (Swing Role) con ruolo primario di caccia da superiorità aerea e intercettore, caccia di quarta generazione e mezza, bimotore a getto con ala a delta e alette canard.
Questo kit presenta molte novità mai viste sui precedenti kit dei Tornado: grazie alle parti foto incise incluse, è possibile riprodurre il radar, i deflettori sul dorso alare possono essere posizionati alzati, i flaps e gli slats sono abbassati ed è possibile montare gli inversori di spinta dei motori in posizione reverse.
Tenendo presente che si tratta di un kit short-run, lo stampo è abbastanza buono, con pochi flash; ci sono un paio di segni di perni d’espulsione sulle superfici interne ma poco visibili e di facile eliminazione; la finitura esterna è molto piacevole, con linee di pannellatura finemente incise e le aree di tessuto sottilmente rappresentate.
Più noto con il nome di Zero, il Mitsubishi A6M Reisen fu il simbolo della potenza aerea giapponese nel Pacifico.
Moderno, potente, agilissimo, conquistò e mantenne a lungo la supremazia dell’aria e combattè dal primo all’ultimo giorno di guerra; fu battuto soltanto dai caccia dell’ultima generazione messi in campo dagli Stati Uniti.
Il Republic P-47 Thunderbolt, soprannominato "Jug" era un cacciabombardiere statunitense impiegato durante la seconda guerra mondiale.
A causa delle sue oltre sette tonnellate di peso e delle notevoli dimensioni, è considerato il monomotore monoposto più grande e pesante costruito durante il conflitto.
Durante il secondo conflitto mondiale la Regia Aeronautica ricevette dalla Luftwaffe alcuni suoi aerei, tre Bf. 110 C-3, sei Do.217J usati per la caccia notturna, oltre agli Stuka usati nel bombardamento a tuffo.
Nella maggior parte dei casi erano aerei logori, provenienti da reparti di 2º linea oppure di addestramento della Luftwaffe.
La prima impressione quando si visualizza il contenuto della scatola è molto positiva... per forza è Tamiya!
La qualità è eccezionale con quasi nessuna traccia di espulsione dello stampo; la riproduzione del motore, in quattro pezzi, è molto ben fatta e con la sola aggiunta di alcuni cavi e fili sarà sicuramente fantastico.
Sicuramente i due velivoli, lo Ju 87 B-2 "Picchiatello" e il Re. 2002 "Ariete", sui quali volò il Maggiore Giuseppe Cenni, asso italiano della Regia Aeronautica, non sono mai stati "a contatto" ma è comunque interessante e perché no, anche bello, vederli riprodotti insieme.
Il Messerschmitt Me 410 Hornisse (calabrone) era un Zerstörer, cioè un caccia pesante, bimotore ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Messerschmitt nei primi anni quaranta.
Era uno sviluppo ulteriore del Me 210, a sua volta nato come successore del Bf 110; dotato di due motori Daimler-Benz DB 603 da 1.750 CV,
Ho realizzato un caccia "tedesco" in forza però alla nostra Regia Aeronautica... il famosissimo Bf. 109 nella versione G-6.
Ho iniziato la costruzione, come al solito, dalla cabina di pilotaggio; il livello di dettaglio dell’abitacolo è abbastanza buono, ma, nonostante tutto, ho acquistato, dei dettagli in resina.
Ho iniziato la costruzione, come al solito, dalla cabina di pilotaggio.
Il livello di dettaglio del pozzetto è abbastanza buono, ho usato quello da scatola.
L’intero abitacolo (pareti laterali, pavimento) sono stati colorati in verde anticorrosione usando l’acrilico della Lifecolor UA 116, il seggiolino in alluminio...
Nel complesso, il "Folgore" si rivelò il migliore caccia italiano della guerra e non solo per le sue eccellenti caratteristiche, ma anche per il vasto impiego operativo e per la quantità di esemplari prodotti, che superò il numero di 1100.
Fu il primo velivolo a dare ai piloti della Regia un consistente margine di vantaggio nei confronti della maggior parte dei caccia britannici.
Dire che il Macchi MC. 200 sia stato uno tra i migliori caccia della II Guerra Mondiale al pari di "mostri sacri" quali P-51, Me.109, Spittfire, Fw. 190 ecc. è ovviamente un falso storico.
Affermare però che il Saetta sia stato un velivolo molto importante per la Regia Aeronautica e per la storia della nostra aviazione, questo è sicuramente vero.
L'Ilyushin Il-2 Šturmovik, o Shturmovik, era un monomotore da attacco al suolo ad ala bassa progettato dall'OKB 39 diretto da Sergej Vladimirovic Ilyušin e sviluppato in Unione Sovietica negli anni quaranta.
Impiegato principalmente durante la seconda guerra mondiale dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye Sily (VVS), l'aeronautica militare dell'Unione Sovietica, venne prodotto in oltre 36.000 esemplari.
Nel reperire il materiale per il diorama, mi sono accorto che il mercato dei kit in scala 1/35 non è certo da paragonare al modellismo in 1/48, anche se, grazie a Tamiya ed altre marche, ultimamente si possono trovare anche kit di mezzi militari per arricchire i diorami aeronautici ambientati nella seconda guerra mondiale nella scala 1/48.
E' stato il più grande e costoso caccia della seconda guerra mondiale.
Aveva una doppia trave di coda come il P-38, con il quale avrebbe potuto essere scambiato, ma l'equipaggio era costituito da 3 uomini, e il muso incorporava un grande radar d'intercettazione coperto interamente da un rivestimento in materiale dielettrico, come sulle macchine moderne.
Il Dornier Do 335 "Pfeil" ("Freccia" in tedesco) precedentemente identificato con la designazione aziendale P 231, era un caccia pesante sperimentale multiruolo bimotore ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Dornier-Werke GmbH nel 1943.
Le prestazioni dello Pfeil erano di molto superiori a qualsiasi altro progetto simile, grazie alla sua unica configurazione traente-spingente.
Stampato in plastica color grigio chiaro, il kit è presentato in otto alberi contenuti in un unico sacchetto di plastica, più uno supplementare per le parti trasparenti del tettuccio della cabina di pilotaggio; quest’ultimi sono disposti in un sacchetto separato per evitare danni e graffi.
L’He 219 “Hhu” (gufo in tedesco), era un caccia notturno bimotore ad ala medio-alta, prodotto dall'azienda tedesca Heinkel Flugzeugwerke AG.
Utilizzato dai reparti Nachtjagdgeschwader (NJG) della Luftwaffe nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale, è considerato il miglior caccia notturno del conflitto.
L’assemblaggio del kit dell’He. 177 della MPM in scala 1/48 è stato veramente molto impegnativo.
L’aggettivo per definire questo kit è uno solo: impressionante; impressionanti sono le sue dimensioni, impressionanti i numeri di pezzi che lo compongono, impressionante... anche il prezzo!
Nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia era doveroso la costruzione di un velivolo italiano, ma non un velivolo qualunque, bensì il famosissimo Savoia Marchetti S.M. 79 “Sparviero”, uno dei più famosi... se non il più famoso velivolo in forza alla Regia Aeronautica nella Seconda Guerra Mondiale.
Quello che lascia subito favorevolmente impressionati del modello è la qualità dei dettagli.
L’effetto della tela sulla fusoliera e sulle superfici di controllo è riprodotta in maniera molto naturale, così come le pannellature metalliche, le relative linee di separazione in negativo, ed i rivetti resi sia in positivo che negativo.
Il kit Tamiya dello Storch è stato appositamente ideato per commemorare il 100° kit della ditta giapponese in scala 1/48.
Questo modello è stato costruito da scatola, però con l'aggiunta dell'acquisto di alcuni articoli.
Ho optato per la costruzione del Fi 156C-3 usato da Rommel in Nord Africa nel 1942, utilizzando così i figurini inseriti nel kit stesso.
L'Henschel Hs 126 era un monomotore da ricognizione ad ala alta a parasole prodotto dall'azienda tedesca Henschel Flugzeugwerke AG ed utilizzato dalla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale.
Sviluppato dal precedente Hs 122 rimase operativo fino alla sua sostituzione con i più moderni Focke-Wulf Fw 189.
Il Bf110D Nachtjäger era essenzialmente una versione a lungo raggio in grado di trasportare due serbatoi di carburante a goccia, oltre a una zattera di salvataggio per uso d’emergenza.
Dotati di sistemi radar FuG 202, i primi Bf110D sono stati inviati in Olanda e Belgio con il NJG.1 al fine di acquisire esperienza operativa.
Nel febbraio del 1937 l'RLM (Reichsluftfahrtministerium - ministero dell'aviazione del Reich) emanò una specifica per un nuovo aereo da ricognizione sul campo di battaglia, con il quale sostituire lo Henschel Hs 126, con un tipo più potente ed avanzato.
La specifica prevedeva un equipaggio di 3 persone, maggiore velocità e la possibilità di trasportare 200 kg di bombe.
Mistel 2S - Ju 88G-1 e FW 190F-8 “Vater und Sohn”
Kit Dragon-Tamiya, scala 1/48
Il grande protagonista della battaglia d’Inghilterra
Kit Eduard, scala 1/32
Messerschmitt Me 262 B-1a/U1 "Nachtjäger"
Kit Trumpeter, scala 1/32
“L’ammazza carri“, kit Hasegawa in 1/48
Kit Dragon, scala 1/48
Junkers Ju 87G-2 “Stukakanone”
Kit Eduard, scala 1/32
Fieseler Fi. 156C-3 Trop, Storch
La "cicogna del deserto“, kit Tamiya in 1/48
Dornier Do 24 T-3: la “barca volante"
Kit Revell, scala 1/72
Blohm und Voss BV 222 "Wiking"
Kit Revell, scala 1/72
Junkers Ju 290: “L’aquila di mare“
Kit Revell, scala 1/72
Junkers Ju87D-1/Trop. (“Dora”)
Kit Hasegawa, scala 1/32
Focke Wulf 190 D-9 “Langnasen-Dora“
Kit Hasegawa, scala 1/32
Kit Dragon, scala 1/48
Messerschmitt Bf. 110 C-7 "Zërstorer"
Il Distruttore, kit Dragon in 1/32
La "matita volante“, kit Classic Airframes in 1/48
Kit Tamiya, scala 1/48
Junkers Ju 52/3mg4e “Tante Ju“
Kit Revell, scala 1/48
Kit Tamiya, scala 1/48
Blohm und Voss BV 138 C-1: lo "zoccolo volante"
Kit Revell, scala 1/72
Kit Revell, scala 1/28
Focke-Wulf Fw 200, "Il flagello dell'Atlantico"
Kit Revell, scala 1/72
Mi sono riavvicinato al modellismo ormai da alcuni anni, dopo una lunga pausa.
Il mio bagaglio "modellistico" me lo sono creato con molta pratica, molti sbagli e imparando anche da siti modellistici come questo.
Sono sposato e mia moglie e molto comprensiva, anzi a volte e proprio Lei a spronarmi a fare modelli, anche se poi sta diventando problematico collocarli in casa.
Ho anche due bellissime ragazze (Lidia di 15 anni ed Elisa di quasi 11).
Marco Vergani |