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Il Dassault Rafale (in italiano: "raffica") è un aereo da caccia multiruolo francese di quarta generazione e mezza prodotto dalla Dassault Aviation.
è caratterizzato da un'ala a delta e da alette canard, ha una coppia di motori turbofan Snecma M88-2 montati nella sezione di coda e un'unica e ampia deriva.
è stato progettato per essere utilizzato sia dall'Aeronautica Militare francese (versioni B e C), sia dall'aviazione della Marina nazionale [1] (versione M) come aereo imbarcato.
E destinato anche all'esportazione, e molti paesi stranieri hanno dimostrato interesse verso il Rafale, tra cui l'India.
Caratteristiche tecniche:
Premessa
Quando inoltrai all’amico Giaba il modello e l’articolo del Rafale M nel febbraio del 2015 mi fece subito notare che era stato costruito un po’ di corsa e, in effetti, aveva ragione.
Pertanto quando si presentò l’occasione di acquistare un kit per il mio compleanno, che cade a fine dicembre, la scelta è caduta sul Rafale, al fine di rimediare.
Il kit
La scelta è sempre caduta sul kit della Hobby Boss anche perché il kit marca Italeri non sono riuscito a reperirlo.
Al suo interno troviamo:
Lo stampo è di notevole qualità. I pezzi maggiori, ali e fusoliera, hanno l’attaccatura allo sprue non sul bordo, ma all’interno di esso ove il pezzo va incollato; questo per non rovinare il bordo dei vari elementi, davvero molto fine.
Prima di passare alla recensione del modello devo precisare che ho acquistato due after market per migliorare il realismo, e precisamente:
Il kit si monta abbastanza facilmente e il dettaglio generale è ottimo.
Il tettuccio può essere posizionato aperto/chiuso, mentre i flap e il timone di coda sono mobili, come mobili solo le alette canard, io però le ho fatte diventare fisse.
Come prima accennato, il dettaglio superficiale è reso in modo superbo.
Oltre le linee delle pannellature, molto fini, sono ben rappresentati anche i rivetti da incasso che, comunque, li ho evidenziati ulteriormente.
Per evitare che il modello si "sedesse" sulla parte posteriore ho sistemato nel muso dei piombini, quelli usati per i pacchi postali.
I pozzetti dei carrelli sia principale che anteriore hanno evidenziato le parti strutturali interne in modo soddisfacente, certamente non ai livelli di after market in resina; ho voluto renderli più realistici realizzando i tubi degli impianti idraulici, utilizzando filo di stagno e di ferro; anche le gambe di forza del carrello principale sono abbastanza belle e abbastanza facile il loro assemblaggio.
Nella scatola è inserita una buona selezione di carichi esterni e precisamente:
Il montaggio
Ho iniziato la costruzione, come al solito dall’abitacolo del jet.
L’abitacolo del Rafale è in nero opaco e per dipingerlo ho usato lo spray Tamiya nato black TS63.
Anche il seggiolino è stato dipinto usando lo stesso colore, mentre l’imbottitura è stata colorata in verde oliva molto sbiadito.
Alla fine sono state colorate le cinture di sicurezza in grigio chiaro, solidali con lo stampo. Non amo particolarmente le cinture già stampate ma queste devo dire che sono molto belle e facili da dipingere.
Un dettaglio importante a cui ho voluto dedicare particolare cura è l’interno del cupolino lasciato aperto.
Per aumentare il dettaglio ho usato specchietti retrovisori foto incisi reperiti dalla “banca pezzi”.
Con la tecnica del Dry Brush (pennello asciutto), ho dato poi luce all’interno dell’abitacolo, seggiolino compreso, lumeggiando il tutto con del bianco opaco, facendo risaltare tutti i dettagli in rilievo, mettendo anche in evidenza bottoni e pulsanti vari in rosso e giallo.
L’abitacolo ha subito anche dei "lavaggi" con il panel line accent black della Tamiya, al fine di dare a questa zona molto importante un aspetto vissuto.
Colorazione e camouflage
Per il primo Rafale, secondo me, ho usato un colore non appropriato e pertanto mi sono dato da fare per scegliere un colore più vicino al reale, considerato anche che non possesso un aerografo.
Premesso questo, anche con l’aiuto del web, i colori usati sono stati:
Una volta finita la colorazione ho voluto "desaturare" i pannelli con la tecnica già usata in precedenza con un altro modello, carteggiando gli stessi con della carta abrasiva bagnata finissima, partendo dall’estremità del pannello arrivando al centro dello stesso, al fine di rendere il modello usurato.
Agli interni dei pozzetti dei carrelli ho eseguito dei "lavaggi" sempre con il panel line accent della Tamiya, al fine di dare a questa zona un aspetto vissuto ed usurato.
Gli ugelli di scarico dei motori sono stati dipinti in nero opaco, eseguendo poi un dry brush in alluminio al fine di evidenziarne la struttura.
Gli interni in resina dei coni di scarico sono stati dipinti in alluminio e infine “lavati” con del nero opaco fluidissimo al fine di mettere in risalto tutta la struttura.
Per i carichi esterni ho usato invece questi colori:
Per preparare lo stesso all’applicazione delle decals di insegna di nazionalità e stencil, non numerosi in verità, ho steso due strati di cera e, una volta ben asciutta ho posizionando le stesse.
Dopo il posizionamento delle decals, a modello ancora lucido, ho messo in evidenza le linee delle pannellature con il prodotto panel line accent della Tamiya color black, usando un pennellino 00.
Infine ho voluto dare al modello un aspetto vissuto, tenendo conto dell’ambiente operativo del velivolo originale.
Per finire ho sigillato il tutto con spray trasparente opaco.
Figurino
Per quanto riguarda il figurino ho usato uno in resina marca Plus Model art. PLUSAL4064.
Chiaramente non è francese, e si tratta di un pilota per F-35. Considerato il Rafale un jet modernissimo ho pensato che poteva andare bene e, comunque, il figurino mi piaceva molto.
La tuta di volo è stata dipinta verde scuro ed poi ombreggiata in un verde più chiaro.
Per dare luce e profondità allo stesso è stato leggermente di nuovo ombreggiato con del bianco opaco con la tecnica del "dry bush".
Ambientazione del modello
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 25 x 30 cm. senza lastra di vetro.
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno, altezza 1 cm. di dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca".
Considerato che ho voluto riprodurre un Rafale M imbarcato della Marine Nationale ho dovuto per forza inserirlo in un contesto adeguato, un ponte di volo anche se, ormai ero rodato (vedi SEM).
Come ponte di volo ho usato un sottilissimo foglio di plastica della Evergreen, dove sono state tracciate linee trasversali e longitudinali per stabilire l’esatta posizione dei punti di ancoraggio.
Una volta definiti la posizione degli stessi ho eseguito tutti i fori previsti usando il mio fedele Dremel; chiaramente i fori errano della circonferenza giusta in quanto poi andavano "riempiti" con i punti di ancoraggio foto incisi marca Brengum (purtroppo ho trovato solo quelli utilizzati dall’US Navy e non quelli francesi, leggermente più grandi).
Una volta terminati tutti i fori, il foglio di plastica Evergreen è stato incollato al rettangolo di legno che a sua volta andrà poi incollato alla basetta stessa.
Il foglio, anzi in questo caso il nostro ponte di volo, è stato poi inciso creando dei rettangoli, incollati tutti i punti di ancoraggio nei fori previsti ed infine dipinto usando un grigio abbastanza scuro.
Per fare una corretta colorazione della segnaletica orizzontale che si trova sopra un ponte di volo, ho fatto delle ricerche sul web, scaricando le foto più significative.
Le stesse sono state eseguite, previa mascheratura con carta di giornale e nastro adesivo di carta le zone interessate, con uno spray bianco opaco comprato in ferramenta.
Anche la riga tratteggiata in segmenti gialli e rossi è stata eseguita nel modo seguente: prima ho eseguito la striscia in colore giallo a spruzzo e poi è stata mascherata per eseguire i segmenti rossi eseguiti sempre a spruzzo.
Prima di procedere al definitivo posizionamento del modello, il ponte di volo è stato debitamente invecchiato e opacizzato con del normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta.
Per quanto riguarda le catene di ancoraggio sono marca E.T. Model (art. T-016 da 2.00 x 1,00 mm) usate nel modellismo navale, sicuramente più belle di quelle usate per il SEM.
Sono state prima unite ai tre carrelli, quello anteriore e i due principali, con un sottilissimo filo di ferro, poi finalmente il modello è stato saldamente posizionato sul ponte di volo inserendo delle spine nelle ruote del carrello principale.
Le catene sono state poi fissate al ponte di volo, praticando un piccolissimo foro nei punti di ancoraggio scelti per fissare le "catene" inserendo nello stesso un sottile filo metallico facendo passare in quest’ultimo la maglia finale della "catena" stessa, cercando di tenderla il più possibile.
Il filo metallico è stato poi tagliato quasi a "raso" del ponte di volo e leggermente piegato a uncino in modo da fissare ben saldamente le "catene".
La barra di traino è stata auto costruita prendendo spunto da un articolo pubblicato su Sky Model, riguardante proprio un Rafale M... forse non è il massimo ma almeno ci ho provato!!
Infine il nostro ponte di volo, finalmente ultimato, è stato incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
Profilo del Rafale M della Marine Nationale francese
Conclusioni
Spero di avere migliorato rispetto al modello precedente, a voi amici di questo forum l’ardua sentenza!!
Il prossimo modello sarà il Tornado della Revell in scala 1/48 con camouflage low visibility, e poi finalmente toccherà all’MB 339 regalatomi dall’amico Ezio a Natale 2015... e sì, proprio il 2015!!
Le immagini e le informazioni tecniche sono state tratte da Wikipedia.
[1] La Marine nationale è la Marina militare della Repubblica francese.
è la componente marittima delle forze armate francesi, le altre tre componenti sono l'Armée de terre, l'Armée de l'air e la Gendarmerie Nationale.
La sua flotta è composta da più di un centinaio di navi di superficie, dispone di portaerei a propulsione nucleare e di dieci sottomarini nucleari ed impiega più di 40.000 persone.
La Marine Nationale francese si pone al quinto posto nel rango mondiale delle marine militari per tonnellaggio, ed è classificata come la seconda marina militare, dietro la US Navy.
è familiarmente chiamata «La Royale », forse perché prima di essere imperiale o nazionale, era reale, o forse perché la sede dello Stato maggiore della Marina è situato al numero 2 di rue Royale a Parigi.
Il motto della Marine nationale francese, presente su tutte le unità della sua flotta, è: "Honneur, Patrie, Valeur, Discipline" (Onore, Patria, Valore, Disciplina).
Questo motto non è cambiato dai tempi della Marine royale.