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Il kit
Il modello, in scala 1/72, è stampato dalla Trumpeter.
Il coperchio della scatola del kit è dotato di una bella box art, raffigurante un Su-33UB in decollo dalla portaerei, in camouflage blue.
Si compone di 14 canali di colata di un grigio chiaro per un totale di 230 pezzi (non tutti da utilizzare), uno di trasparenti per un totale di 5 pezzi, un foglio decal e stencil per 2 marking, una lastrina foto incisa, un libretto istruzioni e un foglio dei profili da riprodurre e colorazione dei carichi esterni, tutti e due a colori.
Sul mercato degli after market non esiste nessun dettaglio per il Su-33UB e pertanto ho deciso di acquistare, per poi adattandoli, due after market che non sono per il kit in oggetto, e precisamente:
Lastrina foto incisa Eduard EDU-SS563;
Tubo di Pitot in ottone Master Model Mast-72127;
Lo stampaggio è abbastanza buono, però ho voluto reincidere tutte le pannellature usando lo strumento della Trumpeter, evidenziandole maggiormente.
I carichi esterni sono diversi:
missili KH-59;
missili KH-35;
missili a guida radar lungo raggio R-27R e R-27ET;
missili a corto raggio R-73E;
Il dettaglio della cabina di guida è più che buono per la scala in questione, ma con la lastrina foto incisa ho potuto migliorare l’abitacolo e soprattutto i due seggiolini eiettabili, aggiungendo le relative cinture. è vero che il trasparente che simula il parabrezza e i due cupolini è purtroppo stampato in un unico pezzo e pertanto, una volta mascherate le parti che devono restare trasparenti considerate le dimensioni delle stesse, all’interno si vedrà ben poco.
Le decalcomanie permettono di rappresentare 2 marking e precisamente il "21" blu e il "21" blu 717 con due diversi schemi di livrea a tre toni di blue/gray.
Onestamente non ho capito la differenza tra i due velivoli in quanto uno riporta il numero 717 sulla parte esterna dei due timori orizzontali ed è anche quello di cui si trovano maggiori fotografie in rete.
Montaggio
Ho iniziato la costruzione, come al solito, dalla cabina di pilotaggio.
Il livello di dettaglio del pozzetto è discreto ma si può aumentare il realismo usando la lastrina foto incisa Eduard sopra menzionata.
Ho voluto usare al massimo la lastrina foto incisa Eduard "asportando" tutti quei pannelli stampati sul modello e sostituirli con quelli foto incisi della lastrina stessa; un lavoro altamente di "precisione" …
Per quanto riguarda la colorazione interna dell’abitacolo, facendo delle ricerche sul web ho trovato il sito www.cockpit.color guide" dove sono indicati i colori degli abitacoli di alcuni velivoli russi moderni come l’intera serie dei MiG dal 21 al 31 con il tipico color "tuquoise" e la serie dei Sukhoi dal 24 ai più recenti della serie 30. Esiste solo un colore di riferimento che riguarda una marca russa la Akan e precisamente il n. 73069. Il colore è un grigio bluastro che ho cercato di riprodurre con delle mescole. Non sono diventato matto anche perché l’abitacolo è così piccolo e poi rimaneva chiuso dal cupolino. Una volta colorato ho posizionato tutte le belle foto incisioni della Eduard, che interessano i pannelli laterali e il cruscotto. Anche se la lastrina non è quella dedicata al Su-33UB, fanno lo stesso la loro brava figura!
Anche per il cruscotto sono state usate le foto incisioni, colorato prima in nero opaco, evidenziando i contorni della strumentazione con un leggero dry brush.
La vasca, una volta completata la posa di tutti i dettagli foto incisi e verniciata è stata inserita in una semi fusoliera senza problemi.
Per quanto riguarda invece i seggiolini in plastica del kit sono stati colorati in neutral gray, invecchiato, arricchiti con le foto incisioni delle cinture di sicurezza, incollati nel vano abitacolo e poi chiuso con il pezzo trasparente opportunamente mascherato con nastro adesivo di carta "fai da te".
Gli interni dei pozzetti del carrello principale, anteriore e del grande aerofreno sono stati dipinti in interior green (H53), in aircraft gray (H58) le gambe di forza dei tre carrelli, mentre l’interno dei sportelli carrello e dell’aerofreno in rosso lucido.
Ho poi seguito dei "lavaggi" all’intero dei pozzetti del carrello principale con del nero opaco molto diluito, al fine di dare al velivolo un aspetto vissuto.
Colorazione, camouflage e marking
Il modello rappresenta un Su-33UB codice "blu 21" codice 717 dell'aeronautica navale russa. Il velivolo è dipinto sulle superfici superiori nel tipico schema a tre toni di blu/azzurro/grigio in uso attualmente nell’aviazione russa.
I colori acrilici Gunze Sangyo usati sono stati i seguenti:
azzurro "carico" (superfici inferiore e superiore): H323 (80%) + H30 (20%);
grigio/azzurro chiaro (livrea superficie superiore): acrilici della Mig Production;
blu scuro (livrea superficie superiore): H56
Prima ho spruzzato su tutto il modello una leggera mano di primer grigio Fine Tamiya e poi ho evidenziato tutte le pannellature eseguendo un preshading, usando il panel line della Tamiya.
Ho steso per primo l’azzurro "carico" su tutta la superficie inferiore e superiore del modello. I pannelli sono stati desaturati utilizzando lo stesso colore leggermente schiarito con il bianco opaco Gunze H11 con l’ugello dell’aerografo chiuso al 60%, a bassa pressione e a colore diluito al 70-80%.
Una volta finito ho cominciato a mascherare per il grigio/azzurro chiaro utilizzando rotolini di Patafix e nastro adesivo di carta. I pannelli interessati sono sempre stati desaturati utilizzandolo stesso colore schiarito sempre con del bianco opaco per poi passare all’ultimo tono di colore, il blu scuro, preventivamente mascherato sempre con Patafix e nastro adesivo di carta.
Anche quest’ultima tonalità di colore è stata desaturata utilizzando sempre lo stesso colore schiarito sempre con del bianco opaco Gunze H11.
Tutti i colori sono stati dati con il mio aerografo a doppia azione Fengda da 0,30 mm alimentato da un compressore sempre Fengda 186-S, acquistati a luglio dell’anno scorso.
Per quanto riguarda in vece le "zone curve" delle gondole motori, debitamente mascherate, sono state colorate in burnt iron (H76), e poi successivamente leggermente saturate in metallic blue H88, mentre evidenziate solo leggermente in H213 steel i vari sportellini e pannellature.
Gli scarichi dei motori, internamente in bianco opaco ed esternamente in burnt iron (H 76) con dei lavaggi in panel line Tamiya in brown.
Dopo due "mani sottilissime" di cera, la posa delle decal, i lavaggi per evidenziare i pannelli e mano finale di cera, il tutto è stato sigillato con del trasparente opaco Gunze H20 steso ad aerografo.
Per l’armamento ho scelto di rappresentare il modello con una varietà di carichi, e precisamente:
i piloni centrali sotto la fusoliera e quelli sotto le gondole motori sono stati lasciati vuoti;
ai due piloni della parte fissa dell’ala ho installato, su ogni ala, 1 missile R-27R e un missile KH-59;
al pilone della parte pieghevole dell’ala ho installato il solo pilone;
ai piloni alari esterni invece due missili R-73E.
Figurini
I piloti derivano dalla confezione di figurini Nato pilots della Esci, vinti a una mostra concorso, cambiandogli "nazionalità". Onestamente non sono granché ma, sono talmente piccoli, che si può chiudere un occhio, in questo caso anche due!
Sono stati dipinti prendendo spunto da alcune immagini trovate sul web al fine di renderli più russie pertanto credibili!
Per dare luce e profondità agli stessi sono stati leggermente di nuovo ombreggiati con gli stessi colori, però più chiari ed anche con del bianco opaco, usando la tecnica del "dry bush".
Ambientazione del modello
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 25 x 30 cm. senza lastra di vetro. Chiaramente essendo un velivolo imbarcato potevo solo ambientarlo su una porzione di ponte di volo.
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno, altezza 1 cm. di dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca".
Come ponte di volo ho usato un sottilissimo foglio di plastica della Evergreen, dove sono state tracciate linee trasversali e longitudinali per stabilire l’esatta posizione dei punti di ancoraggio.
Una volta definiti la posizione degli stessi ho eseguito tutti i fori previsti usando il mio fedele Dremel; chiaramente i fori errano della circonferenza giusta in quanto poi andavano "riempiti" con i punti di ancoraggio foto incisi marca Brengum, in scala 1/48.
Ho usato questi in quanto ne avevo ancora d’avanzo dei precedenti diorami e poi perché quelli in 72 sarebbero stati veramente ostici da maneggiare, considerato le loro dimensioni.
Una volta terminati tutti i fori, il foglio di plastica Evergreen è stato incollato al rettangolo di legno che a sua volta andrà poi incollato alla basetta stessa.
Il nostro ponte di volo, una volta dipinto usando un grigio abbastanza scuro, sono stati incollati tutti i punti di ancoraggio nei fori previsti.
Per fare una corretta colorazione della segnaletica orizzontale che si trova sopra un ponte di volo, ho fatto delle ricerche sul web, scaricando le foto più significative delle portaerei russe.
Le stesse sono state eseguite, previa mascheratura con carta di giornale e nastro adesivo di carta le zone interessate, con uno spray bianco opaco comprato in ferramenta.
Prima di procedere al definitivo posizionamento del modello, il ponte di volo è stato debitamente invecchiato e opacizzato con del normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta.
Per quanto riguarda le catene (anzi catenelle in quanto la scala 72 richiedeva catenelle di dimensioni microscopiche) di ancoraggio sono della Tauro Model, usate nel modellismo navale.
Sono state prima unite ai tre carrelli, quello anteriore e i due principali, con un sottilissimo filo di ferro, poi finalmente il modello è stato saldamente posizionato sul ponte di volo inserendo delle spine nelle ruote del carrello principale.
Le catene sono state poi fissate al ponte di volo, praticando un piccolissimo foro nei punti di ancoraggio scelti per fissare le "catene" inserendo nello stesso un sottile filo metallico facendo passare in quest’ultimo la maglia finale della "catena" stessa, cercando di tenderla il più possibile.
Il filo metallico è stato poi tagliato quasi a "raso" del ponte di volo e leggermente piegato a uncino in modo da fissare ben saldamente le "catene".
Infine il nostro ponte di volo, finalmente ultimato, è stato incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
Profilo del Su-33UB "blu 21" codice 717
Conclusioni
Ormai mi sono "lanciato" sulla scala 1/72 e sui velivoli russi in particolare.
Ho sempre prediletto la scala 1/48 ma devo ammettere che mi sono trovato benissimo anche la scala "regina", trovandomi molto bene con le marche Hasegawa e Trumpeter.
Certamente, in alcuni casi, bisogna "chiudere un occhio" sui particolari troppo piccoli per perderci più tempo del necessario.
Ho ancora un paio di kit in 72 di velivoli russi da costruire... abbiate pazienza!
Purtroppo all’interno del trasparente, formato da un unico pezzo e pertanto chiuso, si sono formate delle zone opache che hanno compromesso la visibilità all’interno dello stesso. Ho usato per l’incollaggio la colla della Microscale Kristal Clear apposta per evitare i vapori che invece può creare la ciano. Considerato che il trasparente è un pezzo unico, parabrezza e aperture di accesso all’abitacolo, avevo timore che usando la colla ciano si formassero dei vapori che sarebbero rimasti "intrappolati" all’interno del trasparente stesso, e invece...
Il trasparente è stato mascherato prima di essere incollato, apposta per facilitare la mascheratura. Una volta completata la colorazione, la posa delle decal e tutto il resto ho tolto la mascheratura trovandomi davanti la bella sorpresa. Forse, se l’avrei mascherato dopo l’incollaggio avrei potuto metterci rimedio... forse!
Ho pensato anche di rimuoverlo, rovinando però tutta la colorazione e forse non solo quella... e pertanto ho preferito non rischiare prima di creare un disastro maggiore... pazienza!