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Raduno Carabinieri - Torino 2011


Sette giorni dopo i Bersaglieri, Torino è stata invasa da una nuova arma, quella dei Carabinieri.
Circa diecimila radunisti si sono dati appuntamento in centro sfilando per cinque ore nel XXI raduno nazionale dell'Arma nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità di'Italia.
La sfilata è stato l'appuntamento clou del weekend (25-26 Giugno) che ha visto tra le altre, l'esibizioni del 4° Rgt Carabinieri a Cavallo in un carosello storico e della fanfara della Legione Allievi carabinieri di Roma.
Non poteva mancare la mostra statica organizzata nel contesto della mostra "Raduni 2011", che non ha deluso le aspettative.
L'Associazione Nazionale Carabinieri ha allestito tante piccole scenette riproducenti alcuni "attimi di Risorgimento" dove sono stati ricostruiti alcuni momenti della storia che ha preceduto l'unificazione nazionale.

Nella prima scena, un addetto alla segreteria del Conte di Cavour, in uniforme albertina da funzionario regio, impartisce istruzioni al Maggiore Giuseppe Formenti che indossa una Grande uniforme del 1859, circa l'assunzione del comando della nuova Guardia Municipale del Ducato di Modena, i cui membri confluirono direttamente nei Carabinieri Reali dopo il plebiscito del 21 agosto 1859.
Assiste un capitano della Guardia Nazionale di Torino, anch'esso in Grande Uniforme.






Il capitano Angelo Bernardino Morelli di Popolo, in uniforme d'epoca, guarda un diorama della carica di Pastrengo. Si noti, sulla parete, la sciabola mod. 1833 che lui stesso ha utilizzato durante la battaglia ed un disegno originale della carica ad opera di Giorgio Olivetti.






Nella scena che segue, un carabiniere del 1860 in uniforme da campagna, guarda il contenuto di una bottiglia (ritrovata nel 2010 !): alcuni giornali d'epoca, una coccarda e un biglietto dal tono beffardo scritto da quattro patrioti inneggianti l'annessione della Toscana ed Emilia al Piemonte.




L'ultima scena, ambientata in un salotto borghese, vede il colonnello dei Corazzieri Stefano Degioanni raccontare le sue imprese avvenute alcuni anni prima contro i brigati di Abruzzo: ad ascoltarlo vi sono una dama in costume d'epoca (1865-70) ed il suo cavaliere, un tenente dei Lancieri di Aosta in Grande Uniforme.







A completamento della mostra, alcune griglie sulle quali erano esposti armi, dipinti e bandiere.
Ecco una incisione originale riproducente "La Carica di Pastrengo" di Sebastiano De Albertis.




Alcuni dipinti a olio di soggetti vari dei Carabinieri.




Nell'area esterna erano ospitati due mezzi utilizzati dall'Arma appartenenti ora alla collezione del Museo Nazionale dell'Automobile di Torino: una Moto Guzzi 500 "Nuovo Falcone" (1970) e una Fiat 508 A (1933), la gloriosa "Balilla".






Giaba
02.07.2011
L'Associazione Nazionale Carabinieri

Si ringrazia all'Associazione Nazionale Carabinieri per le informazioni relative alle scenette.




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