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Sono da sempre affascinato dai diorami.
Prima d’ora ne conoscevo soltanto il significato della parola stessa e poco più; purtroppo non mi sono mai avvicinato a questo tipo di modellismo in quanto ho sempre pensato che fosse un genere troppo complesso, quindi non adatto ad un semplice principiante-appassionato come me.
Ma poi, un bel giorno prendo coraggio, decido così di dare sfogo alla mia fantasia e di sfidare le mie capacità artistiche e di qualche guru di turno.
Inizia così questa, a me, nuovissima esperienza /avventura modellistica.
Non sapendo né da dove cominciare né come fare, scelgo di recarmi dal mio negoziante di fiducia, con l’intento di acquistare un kit e tutto il necessario per poter realizzare un diorama.
Dopo qualche consiglio ed una lunga rassegna di scatole, scatoline e scatolette di tutti i generi, all’improvviso sbuca da un angolo remoto del negozio una grossa scatola della REVELL risalente al 2008.
La scatola contiene 90 figurini, 2 carri armati e una base in plastica per creare un diorama in scala 1:72 inerente alla seconda guerra mondiale. PERFETTO! :-)
IN PRIMIS mi sono trovato difronte alla domanda : "... DA DOVE COMINCIO???"
E dopo aver "fotografato" nella mia mente l’ipotetica scena di guerra che avrei voluto riprodurre tramite diorama di uno dei tanti conflitti a fuoco tra esercito americano e tedesco nel corso della seconda guerra mondiale, decido di iniziare dalla cosa che mi riesce più naturale fare, cioè dal montaggio dei modellini, ed ho iniziato per l’appunto il montaggio di uno dei due carri armati contenuti nella scatola, e precisamente con Lo Sturmgeschütz IV (abbreviato in: StuG IV).
Ho optato per realizzare soltanto uno dei due carri armati proposti, per renderlo "il protagonista della scenetta" che ho ideato.
A tal proposito vorrei spender due parole in merito a questo mezzo corazzato.
Lo StuG IV era un carro armato in dotazione all’esercito tedesco dal 1935.
Questo veicolo corazzato durante la seconda guerra mondiale, venne impiegato per supportare la fanteria d’attacco, per distruggere bunker, postazioni di mitragliatrici e carri armati.
Di fatti la parola: Sturmgeschütz significa letteralmente "artiglieria d'assalto".
Era dotato di un cannone da 7,5cm (StuK 40 L/48) e da una mitragliatrice esterna (MG 34) calibro 7,92mm.
Aveva una corazza spessa 80mm, un equipaggio di 4 uomini e nonostante la sua imponente mole (Lunghezza 6,7m x Larghezza 2,95m x altezza 2,20m) raggiungeva la velocità massima di 40 km/h, che in breve si riassume in: temibile macchina da guerra.
Abituato a costruire aerei ed astronavi, trovo spunto per realizzare il mio primo carro armato nell’ottimo articolo scritto dal buon Giacomo (Giaba) - Primi passi, realizzare uno Sherman.
Una volta terminato lo StuG IV, inizio a cimentarmi nella realizzazione dell’ambientazione.
Come prima cosa decido di plasmare a mio piacimento la già ottima base proposta dalla scatola, e con l’ausilio di STUCCO FRANCESE vado a riempire ed a ritoccare la base stessa, proprio come dall’ipotetica idea che mi balena per la testolina in merito alla scenografia da proporre.
Una volta ultimato lo "stuccaggio" della base, giunge il momento di valutare una "mano di fondo" e scelgo di farla come da foto sotto, utilizzando semplici bombolette spray.
Terminata la fase di colore di fondo primario, mi rendo conto che occorre aggiungere qualcosa per raffigurare l’ambiente + realistico, e quel qualcosa non è presente all’interno del kit, ma che ho poi trovato recandomi ad un negozio di FERMODELLISMO.
Ho acquistato un paio di sacchettini di erbetta sintetica di due tonalità diverse ed alcuni alberelli della nota marca NOCH.
Su consiglio di quest’ultimo negoziante, per poter applicare al meglio tale erbetta sulla base del diorama è bene stendere una patina di colla vinilica, per poi lasciarci cadere sopra questa erbetta sintetica, proprio come si farebbe con lo zucchero a velo su di una torta.
E così ho fatto.
E dopo aver atteso almeno 24ore per l’asciugatura della colla, mi sono ritrovato una bellissima simulazione di prato.
Però ahimè, dopo pochi istanti mi accorgo che la varietà di colori della vegetazione era davvero troppo poca, e per non voler recarmi una seconda volta al lontano negozio di FERMODELLISMO, mi si accende all’improvviso la "LAMPADINA" e quindi EUREKA!! …apro lo sportello della cucina e nello scomparto delle SPEZIE trovo ciò che fa al caso mio.
Dopo di ché mi sono ritrovato pure a scherzarci su, dicendo tra me e me che avrei fatto un diorama oltre che colorato anche profumato... il risultato? Beh, il profumo di spezie tramite web non si riesce a captare ma il risultato ottico è quanto segue nelle foto.
Per aggiungere maggiori dettagli alla "scenetta" opto all’acquisto di un’altra scatola targata ITALERI e per l’esattezza la "WALLS AND RUINS" (muri e rovine).
Con quest’ultima scatola, ho realizzato la trincea degli americani e le rovine di una casa nella parte opposta, dove in un secondo momento ho aggiunto i tedeschi, mentre per variegare e simulare alcune rocce/massi presenti sull’ambiente, ho utilizzato la ghiaia della lettiera della mia gattina di nome Bisa.
Credendo di esser ormai giunto a metà dell’opera, inizio a selezionare alcuni dei 90 figurini proposti.
Ovviamente NON sono tutti e 90 diversi, e così ho cercato di non dipingere dei doppioni.
Ma per avere un numero cospicuo di figurini presenti sul diorama mi sono visto costretto ad inserirne alcuni doppi.
In totale ho dipinto 23 figurini, e vi garantisco che le piccolissime dimensioni che la scala 1:72 propone, mi hanno impegnato assiduamente per molti giorni e con la media di un paio di ore a figurino, il mio bulbo oculare sprovvisto di lente di ingrandimento o microscopio integrato, già al 15esimo figurino dipinto, gridava: "AIUTO!"
Conclusa la colorazione dei 23 figurini, ho cominciato a disporli sulla base del diorama incollandoli uno ad uno a seconda di un mio logico criterio di traiettorie e distanze.
Ma man mano che il diorama si popola di soldatini, mi rendo conto di un altro piccolo grande problema: la trincea dell’esercito americano risulta un po’ vuota...
Così, si dice che la notte porta buon consiglio e la mattina seguente un’ennesima "LAMPADINA" si accende, ed ancora una volta l’esclamazione: "…EUREKAAAAA!!!" ...con un semplice tappo di sughero stappato da una buona bottiglia di vino, uno stuzzicadenti e 4 aghi da sartoria, ho realizzato un’antenna radio ed alcune casse di munizioni da mettere in trincea.
Prima di concludere il diorama con una bella spruzzata di protettivo spray trasparente satinato, ho effettuato un "lavaggio" di alcune parti nell’ambiente del diorama con un "washes gryphonne sepia" della marca CITADEL, creando ombre e maggiore profondità al terreno ed ho stabilizzato maggiormente la vegetazione in superficie con lacca per capelli a tenuta extra forte.
Ora non mi resta che concludere questa emozionante avventura con dei sentiti ringraziamenti a:
webmaster di Kitshow Giacomo Banche (Giaba) per avermi dato un ottimo spunto e consigli sulla realizzazione del diorama; al mio fratellone Michele (Raptor/Pelliccia) per la costante stima ed incoraggiamento; un grazie grande grande ad Eugenio Zanotti del negozio di modellismo (EUKA95) ed a Gianni Grossi di (COSTA giocattoli) per avermi fornito il kit, materiali e consigli; un grazie per avermi sopportato per le lunghe telefonate in corso d’opera a Carlo di CARLO’S MOTO ascoltando come questa mia esperienza avanzava quotidianamente, un grazie anche a Franco di PIRANI SPORT per avermi creato la bellissima targhetta con il titolo del mio diorama, ma soprattutto ringrazio con tanto affetto tutta la mia famiglia per aver sempre creduto fin dall’inizio nelle mie capacità ed avermi supportato moralmente in questa mia passione per il modellismo.
Tutt’ora, guardando questo mio primo diorama, mi accorgo di aver impiegato tutta quanta la passione che mi scorre nelle vene e sperando nel buon consenso del grande pubblico sono ancora qui ad augurare a tutti buon proseguimento e buon modellismo.
Alby Starkiller [Gallery] 02.08.2013 |