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Ariete corazzato confederato, fu costruito nel 1863 in un cantiere sul fiume Alabama, a breve distanza dalla città di Selma, con il legname tagliato nelle immediate vicinanze.
Lo scafo era in legno massiccio con linea di galleggiamento che era poco sotto il ponte: ciò per offrire un basso profilo emerso al fuoco nemico.
La casamatta soprastante, a protezione della batteria, era progettata con le pareti inclinate verso l’interno con un angolo di 33 gradi, al fine di attutire e/o deviare l’impatto dei proiettili in arrivo.
Esternamente era formata con travi alternate di legno di pino e di quercia, da un notevole spessore, mentre internamente era rivestita con un triplo strato di ferro in piastre laminate spesse 5 cm ciascuna, imbullonate su un’apposita struttura metallica.
Sportelli mobili di ferro proteggevano le apertura ovoidali delle bocche da fuoco; solo i quattro centrali laterali erano a saliscendi, chiudendosi in modo automatico quando i cannoni rinculavano dopo aver sparato e aprendosi quando gli stessi venivano rimessi in posizione di sparo.
Dati tecnici:
L’armamento offensivo, oltre lo sperone di prua, era costituito da:
- 4 cannoni Brooke da 163 mm posizionati centralmente di bordata;
- 2 cannoni Brooke da 180 mm posizionati a prua e a poppa, con la possibilità ciascuno di sparare dalle tre postazioni contigue a seconda della necessità, grazie alla semplice rotazione dell’affusto poggiante su ruote orientate fisse e scorrevoli sulla guida circolare metallica a pavimento;
L'armamento difensivo, per respingere gli attaccanti in caso di abbordaggio, consisteva in potenti getti di acqua bollente delle caldaie indirizzati sui ponti di prua e di poppa.
La Tennessee era la più potente unità navale confederata a difesa dell’importante porto della città di Mobile, sita nell’omonima baia prospiciente il Golfo del Messico e che, portando le insegne dell’Ammiraglio Franklin Buchanan (bandiera blu sotto quella sudista sul modellino), il 5 Agosto 1864 unitamente a tre cannoniere corazzate, contrastò l’attacco di quattro monitori e quattordici navi da guerra in legno dell’Unione.
Immagine pittorica: l’inizio della battaglia
Immagine pittorica: una fase della battaglia
Lo scontro a fuoco si protrasse incessantemente e a distanza ravvicinata per 4 ore finché, incapace di manovrare per via del timone fuori uso, fu costretta ad arrendersi, senza subire per altro grossi danni e con la perdita di soli 2 uomini e di 20 feriti su un totale di 133.
Immagine pittorica: la resa
Dopo la cattura, fu rapidamente riparata e annessa alla flotta unionista sempre con il nome USS Tennessee; nel 1867 fu radiata e demolita.
Il modello scala 1:96
Dopo aver realizzato il sommergibile confederato CSS Hunley (già illustrato in questo link) ho acquistato un paio d’anni fa, sempre dalla statunitense Cottage Industry Models, il kit di questa nave: mi aveva colpito l’originalità della sua forma, ma soprattutto la singolare disposizione a doghe verticali del rivestimento in legno sia della casamatta che dei bordi curvi dello scafo, un’opera di falegnameria notevole soprattutto eseguita in tempi di guerra.
Come al solito, documentandomi, mi sono appassionato sulla breve storia di questa singolare corazzata, di cui esistono pochissime istantanee effettuate soprattutto nel 1865, quando era in forza all’Unione.
Dopo interventi preparatori molto diluiti nel tempo per via della scarsa volontà di affrontare le difficoltà di montaggio che via via intravedevo, solo in quest’ultimo periodo mi sono deciso ad assemblarla, completandola durante lo scorso periodo natalizio.
Il modello è in resina di color bianco, lo scafo è ben dettagliato ma aimè ho dovuto scartavetrare parecchio sia per liberare i singoli pezzi da stampate comuni dal notevole spessore, sia per eliminare imperfezioni quali soprattutto pareggiare l’allineamento di due lati della postazione del timoniere (elemento prismatico con feritoie da posizionare sulla sommità anteriore della casamatta): non avevano la stessa pendenza con quelli sottostanti e ho dovuto poi riprodurre i solchi del rivestimento con un utensile incisore.
Nessun problema invece nel realizzare le due scialuppe, i cannoni ed altri componenti, la maggior parte dei quali sono "nascosti" nella casamatta.
Inoltre, per maggiori realismo e finitura, ho sostituito i bozzelli in metallo, le due ancore e la ruota del timone presenti nel kit con altrettanti provenienti dalla mia banca dei pezzi (in legno i nuovi bozzelli e la ruota).
Per la colorazione esterna "effetto legno", ho fatto preventivamente alcune campionature sul fondo della chiglia, impiegando metodi e combinazioni diversi, suggeriti un po’ dall’esperienza ma soprattutto dal mio istinto.
Usando esclusivamente il pennello, ho proceduto in questo ordine:
Devo confessare che inizialmente il risultato ottenuto non mi convinceva del tutto, ma col passare del tempo ed esponendo il modello soprattutto alla luce solare dove si possono cogliere meglio tutte le sfumature e gli effetti del vero legno, rimango pienamente e sempre più soddisfatto.
Il modello finito è lungo 66 cm, largo 15 cm, con altezza al fumaiolo di 16 cm e poggia su due colonnine in metacrilato inserite in una lastra effetto acqua con fondo bianco della Essebiemme.
L’ho completato inserendo alla base una lastrina in ottone da cm 12x3,5 con inciso da un lato il nominativo e dall’altro l’immagine tratta dal web della bandiera di combattimento originale, ora custodita in un’apposita teca al Port Columbus National Civil War Naval Museum - USA.