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Inizia con questo una serie di articoli dedicati ai mezzi apparsi nella serie animata realizzata in computer grafica, creata dalla Lucasfilm Animation (con la sua divisione Lucasfilm Animation Singapore) e da Lucasfilm Ltd.
Le guerre dei cloni possono essere definite un midquel tra l’episodio II "L’attacco dei Cloni" e l’episodio III "la vendetta dei Sith".
Nelle cinque stagioni, composte da un totale di 108 episodi della durata media di 22’ l’uno; più altri dieci episodi bonus che dovrebbero essere messi inonda nel 2014, vengono narrate le avventure e le battaglie sostenute principalmente da Anakin Skywalker e della sua nuova padawan Ahsota Tano.
La serie è di tipo antologico, con diversi episodi autoconclusivi e slegati dalla storia di fondo, focalizzati su personaggi minori, come i Jedi Kit Fisto e Plo Koon, o le truppe dei cloni soldato.
è stato edito anche un film sulla stessa linea e con la medesima grafica, della durata di 94 minuti dove si narra il salvataggio del figlio di Jabba The Hutt, rapito dai separatisti, con l’intento, cercando di dare la colpa agli Jedi, di far intervenire gli Hutt al loro fianco.
La cronologia degli episodi (dall’1 al 108), degli episodi bonus (dal 109 al 121) e del film dovrebbe essere la seguente:
38 - 16 - film - 45 - 47 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 39 - 40 - 41 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 42 - 43 - 44 - 49 - 50 - 51 - 46 - 48 - 52 - 22 - 53 (salto nel tempo di un 1-2 anni) 54 - 55 - 37 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 6162 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82 - 83 - 84 - 85 - 86 - 87 - 88 - 90 - 91 - 92 - 93 - 94 - 95 - 96 - 97 - 98 - 99 - 100 - 101 - 89 - 102 - 103 - 104 - 105 - 106 - 107 - 108 - 109 - 110 - 111 - 112 - 113 - 114 - 115 - 116 - 117 - 118 - 119 - 120 - 121.
Da ciò si capiscono le incongruenze temporali che appaiono, a volte nella visione delle varie stagioni.
La guerra dei cloni dura tre anni e se si considera anche il tempo che fa vedere in Star Wars: L’attacco dei cloni (l’episodio II), si può dire che il volume 1° e i primi 15’ del volume 2° (la prima stagione è divisa in due volumi), raccontano il primo anno di guerra.
La serie animata e il film di Star Wars: The Clone Wars (film) e la seconda parte di Star Wars: Clone Wars volume 2° potrebbe raccontare gli ultimi due anni del conflitto.
Questo articolo lo dedicherò ai mezzi separatisti, peraltro ne ho solo tre, in articoli futuri verranno illustrati mezzi dell’Esercito dei Cloni e un capitolo a parte sarà dedicato agli Jedi Starfighter.
L’Armoured Assault Tank (AAT), è un mezzo capace di attraversare ogni terreno, in quanto dotato di diversi motori che lo tengono in volo a circa bun metra da terra.
Il pesante armamento è costituito da un grosso cannone laser nella torretta rotante principale, più altri quattro blaster di piccolo calibro antiuomo, posizionati a coppie ai lati del corpo principale del carro armato, che possono sparare verso l’alto o il basso e di sei, tre per parte, lanciamissili posizionati alla base dello scafo.
Possono essere trasportati fino a sei droidi da battaglia appesi all’esterno.
Può raggiungere la velocità di 55 km/h; l’equipaggio è costituito oltre che dal capo carro, dal pilota e due artiglieri (tutti droidi da battaglia).
Costruito dalla Baktoid Armor Workshop della Tecno Unione, è stato prima in dotazione alle truppe droidi della Federazione del Commercio durante l’invasione del pianeta Naboo per diventare poi il carro standard della Confederazione dei Sistemi Indipendenti (CSI).
Quello rappresentato in queste foto porta i colori della CSI.
Il Soulless One è un Belbullab-22 modificato; è il caccia personale del Generale Grievous, comandante in capo dell’Esercito droide, un Signore della Guerra del popolo Kaleesh capace di combattere come un Jedi, è un Cyborg "asmatico", risultato questo di uno scontro con un gruppo di cavalieri Jedi.
Questo mezzo costruito dalla Feethan Ottraw Scalable Assemblies, di costruzione molto robusta e dotato di un sistema di supporto vitale.
L’armamento di questo caccia è composto da due cannoncini laser a tiro rapido; capace di eguagliare il Porax P-38 in velocità, in quanto provvisto da una coppia di motori a ioni e di una potente Iperguida di classe 6.
Il Generale Grievous, usa questa nave per spostarsi sulla luna del pianeta Vassek dove ottiene le riparazioni subite in combattimento.
Verrà ucciso da Obi-Wan Kenobi durante l’Episodio III sul pianeta Utapau, Obi-Wan, userà questo mezzo per allontanarsi da questo stesso pianeta.
Porax-38 Starfighter Classe Rogue (P-38), costruito dalla Buuper Torsckil Abbey Devices superiore per velocità alla maggior parte dei caccia di pari categoria, capace di raggiungere velocità atmosferiche vicine ai 62.000 Km/h; è stato utilizzato principalmente dagli Utapauni.
Questo in particolare è uno dei due pilotati dalla guardia personale del Generale Grievous, droidi da combattimento altamente intelligenti: gli IG-100 MagnaGuard.
Le caratteristiche di questo velivolo ne fanno un velivolo ideale per la difesa planetaria; un potente scudo deflettore e sensori a lungo raggio, gli permettono di resistere con efficacia anche ad attacchi di sorpresa, mentre l’iperguida di classe 2 consente di effettuare salti iperspaziali di 3000 anni luce; è armato con due cannoni laser.
Questi kit fanno parte della serie Easy Kit della Revell dedicata a Star Wars (in tutte le sue declinazioni: Trilogia Classica, Trilogia Prequel, The Clone Wars), i kit di base sono a incastro e preverniciati.
Per tutti questi kit, ed anche per quelli delle puntate future, ho attuato un montaggio tradizionale, cioè colla, stucco (tanto stucco), verniciatura di interni, esterni e dei personaggi, nonché invecchiamenti e desaturazioni varie; l’unica cosa non ho fatto modifiche né aggiunte varie, ad eccezione delle antenne poste sulla torretta dell’AAT grossolane e poco realistiche, che ho sostituite con due pezzi metallici ricavate da una corda per chitarra da 0,11; per tutto il resto mi sono limitato a montare i kit da scatola.
Mi sono stampato le decal (fortunatamente ne servono poche), in quanto sui kit originali sono pre-applicate, sopra la pre-verniciatura, quindi riverniciando sono state coperte.
Le ho recuperate dal web, le ho ridimensionate ad hoc e stampate con stampante laser su carta Experts-Choise.
Per il caccia del Generale Grievous, dopo aver mascherato le decorazioni, le ho ridipinte dopo aver verniciato il modello.
Per gli amanti del genere, ciò è già stato dimostrato anche dall’amico Alby, che ha esordito tra noi proprio con questi modelli Easy Kit rivisti e corretti, sono un piacevole divertimento, per lasciare la routine del Federal Standard e della maniacale precisione delle insegne e mimetiche che i mezzi "reali" richiedono, certo è che montandoli con i "sacri crismi" modellistici, ci vogliono diversi giorni per portarli a termine.
Ai prossimi capitoli e... "…Che il modellismo continui a scorrere potente in noi…"