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The Clone Wars - III parte - Ezio Bottasini

Armamenti dell’Esercito dei Cloni


The Clone Wars


Questa terza parte è dedicata ai mezzi di terra e d’aria che i cloni hanno usato durate le cruente battaglie combattute contro i separatisti a partire dalla battaglia del Pianeta Geonosis (servita a liberare il Maestro Obi Wan Kenobi, Anakin Skywalker e Padmè Amidala), in poi fino ad arrivare al fatidico Ordine 66 che in pratica pose fine alla guerra con la distruzione dei Cavalieri Jedi e l’istaurazione del 1° Impero Galattico.
I kit usati sono sempre gli easy kit Revell, a cui sono state applicate le tecniche descritte nei precedenti articoli [*] di questa sotto-saga di Star Wars; quindi non mi starò a ripetere, trattandosi poi di mezzi dello stesso esercito, sono stati verniciati tutti con gli stessi colori (bianco H34 e rosso vinaccia H73), con desaturazione ed tecniche di invecchiamento varie.

I mezzi illustrati sono:
L’AT-TE (All Terrain Tactical Enforced): questo mezzo in origine fu costruito come veicolo da ricognizione per compagnie minerarie che operavano su mondi lontani, dove c’era bisogno di un veicolo che mantenesse l’ordine.
Nel preludio alle Guerre dei Cloni, la Rothana Heavy Engineering ottenne dei contratti militari dalla Repubblica, così riprometto il camminatore per adattarlo al combattimento e metterlo a disposizione del Grande esercito della Repubblica.




Gli AT-TE, videro il loro esplosivo debutto nella Battaglia di Geonosis, il primo scontro di terra tra le forze repubblicane e quelle separatiste. In questa occasione questi camminatori spezzarono le linee nemiche facilmente subendo minime perite.
Il veicolo aveva un buon rapporto tra armamento e blindatura, inoltre se scortato adeguatamente esso poteva diventare un vero flagello sul campo di battaglia; la sua potenza di fuoco era tale che poteva perforare anche la più spessa corazza dei carri armati confederati, inoltre il cannone che portava sul dorso da 120mm era così potente e preciso da distruggere un carro AAT a 1500 metri di distanza.
Poteva affrontare ogni tipo di terreno, tantè che venne impiegato praticamente su ogni pianeta dove le forze repubblicane e confederate vennero ad affrontarsi.




L’AT-TE è composto da:

  • Una sezione anteriore, dove risiedono il pilota, l’osservatore e la maggior parte degli artiglieri. Qui sono montati quattro dei cannoni laser frontali più il cannone cinetico superiore. Al di sotto di questa parte ci sono le due gambe anteriori.
  • Una sezione posteriore, che monta gli altri due cannoni e nel cui interno alloggiano le truppe trasportate assieme ad un droide medico. Sotto di essa ci sono le due gambe posteriori.
  • Una sezione mediana flessibile che collega le due parti del veicolo. Ai suoi fianchi si trovano le due gambe laterali. Questa è il punto debole di tutto il mezzo, un colpo ben piazzato, può determinare la distruzione del veicolo.




La corazza elettromagnetica rende il veicolo invulnerabile alle armi ioniche ed offre una buona protezione dai laser. Il complesso sistema propulsivo dell’AT-TE, composto da sei gambi, alza il camminatore a ben cinque metri dal suolo, conferendo notevole stabilità e rendendolo capaci di attraversare innumerevoli tipi di terreni mantenendo inalterata la capacità di combattimento. Può raggiungere una velocità max di 60 Km/h; con un’autonomia di 500 Km e razioni ed aria interna a sufficienza per far resistere l’equipaggio in ambiente ostile fino a tre settimane.
L’equipaggio è composto da: un pilota, un osservatore e cinque artiglieri di cui uno comanda dall’esterno il cannone cinetico superiore.




Tuttavia questa macchina da guerra ha importati difetti, primo fra tutto l’assenza di una difesa contraerea; inoltre, anche se la sua corazza tura lo difende bene dalle armi ioniche e laser, è poco resistente contro armi pesanti come i missili. Malgrado i 5 metri di altezza è piuttosto vulnerabile alle mine, ed in generale tutta la sua "pancia" è soggetta ad attacchi ben mirati.




Il V-19 Torrent Starfighter: caccia da assalto monoposto, dalle eccezionali doti di velocità e manovrabilità; è stato il predecessore del caccia ala a V Alpha-3 classe Nimbus. Era prodotto dalla Slayn&Korpil.






La capacità di combattimento del V-19, è stata testata per la prima volta durante la Battaglia di Geonosis dove impressionò per la maneggevolezza, la versatilità e la velocità in atmosfera.
Come risultato di questo successo in battaglia, il V-19, fu velocemente prodotto in grande quantità, così da essere disponibile per l’Esercito della Repubblica Galattica il più presto possibile.
I piloti delle cannoniere della repubblica erano stati addestrati anche a volare sul V-19, così che allo scoppio della Guerra dei Cloni, pochi velivoli vennero persi all’inizio.
Per le missioni di scorta venne sviluppato un modello munito di iperguida, così da non avere limitazioni di raggio d’azione a singoli pianeti o sistemi solari.




Il V-19 aveva capacità di atterraggio e decollo verticali (VTOL); il suo armamento era composto da due cannoni laser posti alle estremità delle ali, che potevano essere posizionate con diverse angolazioni in base alle diverse condizioni di volo, come pure la pinna stabilizzatrice che durante il volo veniva ruotata sotto la fusoliera mentre per l’atterraggio, diveniva un normale piano di coda verticale.
La propulsione sia atmosferiche che extra-atmosferica era garantita da tre motori, alloggiati due alla radici delle ali e uno "annegato" a metà pinna stabilizzatrice. Questi motori garantivano una eccezionale velocità stratosferica di circa 20.000 Km/h.




Le Cannoniere LAAT/i: acronimo per trasporto truppe da assalto a bassa altitudine, meglio conosciuto come Republic Gunship; erano delle cannoniere specializzate per il trasporto ed il supporto alle truppe di terra, prodotte dalla Rothana Heavy Engeneering e usate dal grande esercito della Repubblica durante le guerre dei cloni. L’Impero Galattico le usò per un breve periodo dopo la fine della guerra.




Questi trasporti truppe erano in grado di trasportare trenta soldati equipaggiati; altre funzioni secondarie comprendevano: ricognizione, fuoco di copertura alle truppe, ricerca e salvataggio, attacchi aria-terra a bassa altitudine contro veicoli o aria-aria, contro caccia o altri velivoli nemici. Avevano inoltre capacità stelath con l’applicazione di un motore addizionale e di scudi, capaci di assorbire le emissioni elettromagnetiche dei radar.




Erano dotati di cabina pressurizzata per il trasporto truppe dallo spazio alla superficie dei pianeti, potendo così essere lanciate dalle astronavi che stazionavano in orbita; i grandi portelloni laterali, permettevano alle truppe di scendere velocemente, permettendo agli LAAT/i di ritornare a prendere una nuova ondata se non vi era la necessità di coperture aerea.




L’armamento difensivo/offensivo era costituito da tre torrette laser antiuomo, due lanciatori di missili a guida attiva con missili a corto raggio ad alto potenziale, ad alto potenziale perforanti le corazze e a frammentazione antiuomo; nonché altre possibili combinazioni di vario genere.




All’avvicinarsi dell’obiettivo dalla cabina di pilotaggio veniva accesa una luce rossa ed un avviso per prepararsi in modo di dare il tempo di controllare gli armamenti e i sistemi di comunicazione delle truppe trasportate. All’atteraggio la luce diventava verde segnalando chiaramente di scendere.
Nella cabina di trasporto erano presenti diversi appositi sostegni per rimanere stabili durante il volo. Le LAAT/i furono spesso ben accolte dall’esercito di cloni stanchi e dai loro comandanti Jedi, dopo le varie battaglie sostenute durante le guerre dei Cloni.




A questo modello, contrariamente degli altri, ho fatto qualche aggiunta e modifica in più, soprattutto a livello della stiva di carico; innanzi tutto dopo averli ridipinti, ho modificato la disposizione dei Cloni, in origine la disposizione era prevista come una fila centrale, ho voluto dare un po’ più di realismo, come nei film, dopo aver stuccato la fessura e i buchi centrali, ho rifatto i buchi disponendoli in ordine sparso; ciò mi ha permesso di avere lo spazio per aggiungere una non meglio identificata apparecchiatura un po’ come appare in alcuni fotogrammi della Battaglia di Geonosis. Avendo visto sulla rete alcune Gunship abbellite e personalizzate con delle "nose art" come i vecchi B-17 e B-24 delle 2° G.M., ho voluto imitarle, quindi cercando sull’web, ho trovato un’accattivante per quanto casta "pin up" che ho debitamente dimensionato e stampato con stampante laser a colori; o voi i commenti.
Anche l’andamento dei colori l’ho leggermente modificato rispetto alla scatola.
La basetta, come quella dell’AT-TE, l’ho cosparsa di vinavil su cui ho fatto cadere a pioggia della sabbia fine, colorata poi con H93 schiarito e/o scurito per dare luci e ombre al terreno. Ho cambiato anche il supporto, sostituendolo con uno trasparente per dare un senso di "volo".




Il caccia ARC-170 (Aggressive reconnaissance fighter): durante la battaglia di Coruscant, uno squadrone di ARC-170 fu da supporto ad Anakin e Obi-Wan. Assolutamente leali alla Repubblica, i Cloni pilota avevano la missione di fungere da diversivo verso i caccia della Federazione del Commercio ed aprire la strada ai due Jedi , per permettere loro di attaccare ed entrare nell’astronave "Invisibile Hand" del generale Grievous, al fine di liberare il Cancelliere Palpatine.




L’ARC-170 costruito dalla Incom/Subpro, capace di una velocità sub-luce di 44.000 km/h ed equipaggiato con una iperguida di classe 1,5 che gli consentiva balzi di 5000 anni luce di raggio; aveva un equipaggio di tre cloni: un pilota, un copilota ed un cannoniere di coda, inoltre era munito di un droide astromeccanico. Era armato con due cannoni laser di medio calibro alle estremità alari e due cannoni laser di piccolo calibro in coda una sopra e uno sotto la fusoliera indipendenti fra loro.
Aveva una manovrabilità inferiore agli Jedi Starfighter, cosa questa che spesso ne decretava il fato...
Può essere considerato il progenitore dei futuri T-65 X-Wing Starfighter.




Shuttle classe Nu: questo trasporto truppe tattico costruito dalla Cygnus Spaceworks per l’Esercito della Repubblica. Ottimo mezzo di attacco ma era armato solo con due coppie di cannoni laser che non erano molto efficaci.
Un particolare rimarchevole per questa classe di atronave era la dotazione di un’iperguida di classe 1, un tipo di motore molto potente; questo sottolinea la capacità della nave di effettuare rapidi trasporti di personale e d equipaggiamenti.






Questo Shuttle fu spesso usato da Ahsoka Tano ed Anakin Skywalker, pilotato da due cloni pilota, durante le loro missioni nel corso delle guerre dei Cloni.




Ci sarebbe da descrivere e proporre immagini di altri mezzi, primo tra tutti l’Incrociatore stellare di classe Venator ma questo potrebbe essere soggetto di un’altra storia...


"CHE IL MODELLISMO SI CON TUTTI NOI..."


Ezio Bottasini

[Gallery]

11.02.2016

Nota: Le notizie sui mezzi sono liberamente tratte e tradotte dai libretti illustrativi e da "Star Wars: Complete Vehicols" Lucas books DK editore; le foto sono come sempre di mia figlia Sara.




Gli altri articoli della saga:
The Clone Wars - I parte
The Clone Wars - Intercettore leggero Delta-7

Commento di giampaolo bianchi [12/02/2016]:
Caro Ezio complimenti per questa proiezione nel futuro..ottima la ricostruzione "storica" dei mezzi e la resa pittorica. .una bella divagazione fantascientifica in mezzo a tante guerre purtroppo reali .bravissimo come al solito.
Ciao.
Giampaolo

Commento di giampaolo bianchi [13/02/2016]:
p,s e complimenti per le foto..straordinarie
Giampaolo

Commento di Vito [13/02/2016]:
Ciao Ezio caro!
Lavoretto spaziale molto curato!
Invidio la tua capacità modellistica di passare un settore all'altro del nostro meraviglioso hobby.
A presto Vito

Commento di Dino Dall'Asta [13/02/2016]:
Complimentissimi al Maestro Obi Wan Bottasini...!!
Dino

Commento di Gianni [13/02/2016]:
Complimenti per tutti questi splendidi lavori, a me piace particolarmente l'ARC 170 , ne ho uno in 1 /144 della Revell ed un'alro in scala più grossa.
Spero a breve di realizzare quello in 1/144, tra l'altro mi sono imbattuto in una splendida realizzazione visibile su Youtube
www.youtube.com/watch?v=pwLBi1YCY1k
ancora complimenti
Gianni

Commento di Lauro Bonfa' [14/02/2016]:
Ciao Carissimo Ezio,condivido pienamente ciò che ha scritto Vito ed essendo io completamente ignorante in materia....spaziale ti dico solamente Complimenti hai fatto un lavoro superbo, completandolo con un report molto interessante. Lauro

Commento di ezio bottasini [15/02/2016]:
Cari amici, vicini e lontani, grazie per i vostri, come sempre, esagerati elogi, ma come sapete la Saga di Star Wars, è per me come una seconda vita, in serbo per il futuro ho ancora diversi mezzi in diverse scale e spero che la loro realizzazione me permetta di stupirvi ancora con "effetti speciali", per il momento archiviato l'ultimo modello "serio" che vedrete a breve su queste pagine, ho iniziato un'enorme astronave in scala 1:4150......non vi tolgo la sorpresa di svelarvi il soggetto.....alla prossima, grazie ancora Ezio

Commento di Marco Vergani [15/02/2016]:
Ma allora è proprio un grande amore .......
ciao, Marco

Commento di Luca Navoni [15/02/2016]:
Ciao Ezio,

essendo fuori da questo settore.... dico solo complimenti e hai fatto un gran bel lavoro, molto interessante anche tutto il contesto.....

ancora complimenti, un saluto, Luca

Commento di Massimo "pitchup" [15/02/2016]:
Ciao Ezio Oramai fai parte anche tu dell'universo Star Wars! Complimenti davvero! Massimo "Pitchup"

Commento di Roberto [17/02/2016]:
Bella davvero la serie, veramente ad effetto le foto con la superfice di qualche pianeta in sottofondo. Modellisticamente, decisamente non sono il mio genere, ma devo dire che nel complesso sono molto ben realizzati, sarà deformazione professionale, ma su qualcuno, a scopo di esperimento, avrei fatto un minimo di invecchiamento, e al limite qualche colpo laser di striscio.....

Ciao E complimenti.

Commento di maurizio ugo [27/02/2016]:
..ciao Ezio, ottima carrellata di velivoli interessanti e che mi portano in un mondo che apprezzo moltissimo e che conosco abbastanza bene, almeno dal punto di vista cinematografico, grazie e complimenti, ma belin... a quando il prossimo Spillone?????
un abbraccio..... maurizio

Commento di ezio bottasini [03/03/2016]:
Ciao Ragazzi grazie, eh Roberto come sempre hai ragione...i colpi di laser mancano, su alcuni ci sarebbera stati bene...vedrò come fare per i prossimi, ho altro materiale Star Wars in programma per il futuro.
Maurizio, come dici tu...belin...di 104 ne ho ancora sei da fare, penso però che dovrete aspettare un pochino, sicuramente per quest'anno dovrei farne almeno un paio, non so ancora se riuscirò a farli prima o dopo l'estate...
Ciao a tutti Ezio



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