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Kit Special Hobby scala 1/48
Cari Amici, come la maggior parte dei miei modelli anche questo ha una piccola storia; malgrado sia nota a tutti la mia passione per gli aerei della Regia Aeronautica e in genere italici di quel periodo, l’acquisto di questo modello è stato in parte forzato dall’assegnazione alla mostra di Giussano 2015 di un premio speciale Sky Model, per gli aerei di Giuseppe Cenni, già comparsi su queste pagine (che si sono aggiudicati anche l’oro a Monza e il bronzo a Varedo), consistente nel foglio decal SKY 48-013, appunto dedicato al nostrano Fiat G.55; cosa fare quindi se non acquistarne il kit? All’epoca fui battuto sul tempo dall’amico Marco, che si aggiudicò il "Serie 0", mi rimase in negozio a Monza, il "Post War Service" che contiene i particolari per realizzare tranquillamente un esemplare bellico, tanto le decal io già le avevo...
Avendo l’amico Marco realizzato un esemplare con schema mimetico continentale di base a Bresso, pur amando quel campo di aviazione per diversi motivi, si trova vicino a dove sono nato ma, principalmente perché papà lì provava gli strumenti di bordo degli MC202, di produzione Breda, prima della consegna ai reparti, fino al 1943 anno in cui fu chiamato alle armi, dovendo decidere che livrea dare al mio 55, la scelta non poteva che cadere sullo schema sperimentale a tre colori ed ovviamente al "7 nero" del Capitano Ugo Drago (Drago di nome e di fatto); ma partiamo dall’inizio.
Il Fiat G.55 "Centauro" fu il migliore dei tre caccia della serie 5 (gli altri erano il Macchi C. 205 e il Reggiane Re 2005), di conseguenza lo si può considerare come il miglior caccia italiano del 2° conflitto ed uno dei migliori tra tutti i belligeranti.
Potente, ben armato, veloce, finalmente i nostri piloti potevano combattere ad armi pari con gli avversari; peccato che ormai si era alla fine, troppo pochi e troppo tardi.
Malgrado questo modello sia confezionato dalla ditta della Repubblica Ceca Special Hobby in short run, risulta piuttosto preciso e di non difficile montaggio, anche se alcuni particolari è meglio rifarli.
L’abitacolo è abbastanza dettagliato, grazie alla presenza di due pezzi laterali a cui basta aggiungere qualche tubetto e cavetto per completare i particolari e, anche grazie alla presenza di una lastrina fotoincisa per cruscotto, cinture di sicurezza, manette e levette varie; personalmente ho aggiunto anche la bombola dell’ossigeno a fianco del seggiolino che, però, a montaggio avvenuto risulta invisibile.
Il dettaglio delle superfici, è fine e piuttosto preciso nelle pannellature in negativo, queste vanno solo riprese dopo aver effettuato alcune operazioni di stuccaggio.
I particolari che mi sono sentito di rifare sono:
Ho aggiunto inoltre:
La parte più impegnativa, se non altro in termini di tempo è stata indubbiamente la fase di verniciatura; dopo aver dato una spruzzata di primer fine grigio Tamiya, ed effettuato un preshading nero ad aerografo, ho iniziato con le superfici inferiori dando ad aerografo l’H 64 grigio chiaro, con le debite desaturazione; dopo aver effettuato "l’effetto tela" sulle parti mobili di alettoni e piani di coda orizzontali, sono passato alle superfici superiori, delimitando di volta in volta le aree da verniciare; prima il giallo mimetico 3, usando l’H 63 leggermente schiarito, poi desaturato in mezzo alle pannellature ed infine l’effetto tela dove necessario; tale operazione è stata ripetuta per il verde mimetico 1, per il quale è stato usato l’H 102 ed infine per il marrone mimetico 2, per il quale è stato usato l’H 133.
Per la fascia bianca è stato usato l’H34.
Gli interni sono stati ottenuti con il verde anticorrosione acrilico della Lifecolor poi sporcato con una velatura di marrone molto diluito.
Finita la verniciatura, ad essiccazione avvenuta, con una punta di matita sottile a becco di flauto, sono state ripassate le pannellature poi leggermente sfumate con un pennello piatto con le setole corte.
Le decalcomanie, una volta applicate, essendo troppo brillanti, sono state smorzate nei colori con una passata drybrusch, col l'H28 grigio chiaro mimetico.
I piloti ed il bidone derivano dal set CMK F48061 "italian pilots WW II", per la loro verniciatura, potete rifarvi agli articoli dedicati al Messerschmitt Bf 110 italiano o ai già citati velivoli di Giuseppe Cenni, articoli entrambi apparsi su queste pagine.
Devo dire che ero partito con la voglia di fare un modello tranquillo, in quanto reduce da una serie di modelli discretamente impegnativi (G91, AMX, X-34 Landspeeder), poi la voglia di migliorare alcuni particolari migliorabili ha avuto la meglio... ormai sono stato definitivamente contagiato.
Un ringraziamento dovuto va agli amici Marco, Giacomo (il nostro Giaba) e Vito, per il supporto e l’incoraggiamento che mi hanno dato durante la realizzazione di questo modello; e a mia figlia Sara per le foto che accompagnano queste righe.
è stato bello tornare a fare dopo tanto tempo un aereo della 2° G.M., tanto più con i colori e le insegne di un nostro Asso; sullo scaffale in attesa tra gli altri ho ancora un paio di italici velivoli di quel periodo, ma queste saranno altre storie.