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Non sto a dilungarmi con la spiegazione tecnica in quanto già ampiamente illustrato nel mio articolo sull’F-16D israeliano.
Per quanto riguarda invece gli l’F-16 ADF italiani, in attesa dell’entrata in servizio nonché del raggiungimento della piena capacità operativa dell’Eurofighter Typhoon, vennero acquisiti in leasing a 45 mila ore di volo da effettuare tra il 2003 e il 2010, dall’USAF.
Diventarono pertanto operativi a partire dal 2004 presso il 5° Stormo "Giuseppe Cenni" di Rimini-Cervia e il 37° Stormo "Cesare Toschi" di con sede operativa a Trapani-Birgi.
Attualmente sono stati restituiti e sostituiti dall’Eurofighter Typhoon.
Caratteristiche tecniche:
Il kit
Premetto che, durante la manifestazione modellistica svoltasi a Giussano il 12 e 13 marzo ho vinto, grazie al modello del Grumman EA-6B "Prowler", un premio speciale offerto da Italian kits consistente in un foglio decal in scala 1/48 per gli F-16 ADF e i Tornado ADV dell’AMI.
Anche l’amico Ezio ha vinto un premio speciale sempre offerto da Italian Kits consistente in un buono acquisto spendibile sul sito.
Abbiamo così deciso in comune accordo di acquistare alcuni articoli; per quanto riguarda il sottoscritto il dettaglio in resina necessario ad ottenere un F-16 dell'AMI, consistenti la base dell'impennaggio verticale con i corretti rigonfiamenti degli attuatori e i due pannelli con le antenne a lama IFF da posizionare davanti al canopy e sotto la presa d'aria... un grazie di cuore all’amico Ezio.
Ecco perché l’acquisto di un altro kit dell’F-16 che, utilizzando le decal e i dettagli in resina di Italian Kits vinti a Giussano, è stato convertito in un F-16 ADV dell'AMI.
La scelta è caduta ancora sul kit Kinetic in quanto, a mio parere, ha un dettaglio molto buono.
Il coperchio della scatola è dotato di una bella box art, che rappresenta la fotografia di un F-16A in volo.
Il kit si compone di diversi canali di colata grigio chiari più uno di trasparenti, per un totale di circa 450 pezzi (come del resto anche per l’F-16D), un foglio decal per un F-16A Block 20 MLU seriale numero FA-87, 31° Squadrone belga per il Tigermeet NATO del 2009-2010, oltre ad un opuscolo per istruzioni.
Non vi sono decal per i carichi esterni ma, per fortuna, ho potuto utilizzare quelli avanzati dal kit dell’F-16D.
È inclusa anche una lastrina foto incisa, molto bella, che rappresenta le piastre di rinforzo installate durante gli aggiornamenti strutturali, che caratterizzano la versione ADF.
Il kit fornisce una serie completa di armi aria-aria, tipo AIM-9M/X, AIM-120B/C, Maverick e Penguin; aria-terra tipo GBU-24, GBU-31, CBU-87, GBU-12, GBU-38, Mk 82, nonché serbatoi alari da 370 galloni e ventrale da 300 galloni.
Tutte le parti sono finemente modellate, senza alcuna traccia di residui di stampo.
Le linee delle pannellature e dei rivetti sono molto delicate (chiaramente è lo stesso stampo dell’F-16D) con la possibilità di "perderli" nella costruzione del modello causa carteggiature e colorazione.
Ho voluto pertanto "approfondirli" ancora una volta, accentuandoli maggiormente.
Il kit prevede che i due aerofreni posteriori in coda abbiano la possibilità di essere montati aperti; anche tutte le superfici di controllo delle ali, flaps e slats e timone di coda, sono separati dalla struttura dell’ala e pertanto creano un sicuro effetto di realismo e movimento.
Molto ben dettagliato il pozzetto dei carrelli principali, con tubazioni varie, accumulatore idraulico e pneumatico, che diventa maggiormente dettagliato arricchendolo con tubazioni varie "fai da te".
Le decalcomanie del kit, chiaramente, non sono state usate.
Montaggio
Premetto che per questo kit ho acquistato tre after market e precisamente:
- foglio mask della Eduard EDU-EX286;
- lastrina Eduard Fe-477;
- set in resina dello scarico motore marca Aires art. 4440.
Ho iniziato la costruzione, come al solito, dalla cabina di pilotaggio.
Il livello di dettaglio del pozzetto è abbastanza buono ma ho voluto migliorare il realismo con le foto incisioni della Eduard.
L’intera vasca dell’abitacolo è stata colorata in neutral grey e poi invecchiata, mentre invece il bordo dell’abitacolo è stato dipinto in nero opaco.
Anche l’interno del grande tettuccio, compresi gli elementi di alzata dello stesso, sono stati dipinti sempre in neutral grey e poi "invecchiati".
La vasca, una volta completata la posa di tutti i dettagli foto incisi e la verniciatura è stata inserita in una semi fusoliera.
Il seggiolino, dipinto in neutral gray, arricchito dalle cinture foto incise e poi invecchiato è stato inserito nel vano abitacolo solo a costruzione finita, rispettando la sua inclinazione originale di ca. 30 gradi.
Prima di chiudere le due semi fusoliere ho dovuto anche inserire lo scarico del motore, formato dall’intera struttura interna in resina e una piccola foto incisione e sporcato all’interno con abbondante polvere di carboncino, al fine di creare quella sfumatura cotta dovuta ai gas di scarico roventi.
Sono stati inseriti anche i due vani carrello, principale e anteriore, e l’intera struttura della presa d’aria.
Gli interni dei pozzetti del carrello principale e anteriore, le gambe di forza dei carrelli stessi sono stati dipinti in bianco lucido.
Ho poi seguito dei "lavaggi" all’intero dei pozzetti dei carrelli con del marrone opaco molto diluito, al fine di dare al velivolo un aspetto vissuto.
Colorazione, camouflage e marking
Sulla scorta delle ricerche fatte sul web per quanto riguarda la colorazione degli F-16A-ADF sono arrivato a queste conclusioni:
Pertanto sulla scorta di quanto sopra, considerando la mancanza di aerografo, ho deciso per questi colori:
Ho iniziato prima a stendere con i pennello l’umbrol 125 sulle superfici superiori.
Una volta ben asciutto ho mascherato ho mascherato le superfici superiori con del mastro di carta e la parte anteriore del muso con dei rotolini di patafix per dare l’effetto sfumato tra un colore e l’altro.
Dopo una mano di cera, la posa delle decal, i lavaggi per evidenziare i pannelli e la mano finale di cera, il tutto è stato sigillato
con del trasparente opaco.
Figurino
Il figurino in resina usato per il diorama è della Plus Model art. 4018 piloti F-4... "italianizzati".
Il figurino è stato dipinto tenendo conto delle uniformi dei piloti dell’AMI, schiarito ed ombreggiato con successive passate di colori chiari e scuri con tonalità simili al colore di base, al fine di dargli profondità.
Ho dipinto sulla manica di sinistra il triangolino tricolore.
Ambientazione del modello
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 25x30 cm. senza lastra di vetro.
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno, altezza 1 cm. di dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca"; è stato coperto con il biadesivo su cui sono stati incollati dei rettangoli di cartone di spessore 3 mm., al fine di riprodurre la pavimentazione in cemento.
E’ stato poi ricoperto con il pigmento della Tamiya 87115 "pavement effect light gray", leggermente carteggiato con carta abrasiva finissima ed evidenziate le linee di unione tra un rettangolo e l’altro con del nero opaco diluitissimo.
Dopo la formazione della segnaletica orizzontale bianca che delimita la pista eseguita a spruzzo, previa mascheratura della zona interessata, la superficie è stata leggermente "invecchiata" e sporcata.
Lo spazio rimasto è stato riempito di vinavil e cosparso di sabbia fine e infine ricoperto di erbetta usata nel modellismo ferroviario.
Per finire sono stati incollati ciuffi d’erba secca e piccoli arbusti.
Infine è stato incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
L’opacizzazione è stata fatta usando un normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta.
Profilo dell’F-16A-ADF dell’A.M.I.
23° Gruppo – 5° Stormo – M.M. 7346 - numero individuale 81-1023 – Rimini-Cervia 2005
Conclusioni
L’F-16D Kinetic è già da scatola un modello molto ben dettagliato e ragionevolmente accurato, ma ho voluto aumentare il dettaglio con alcuni after market che ne hanno valorizzato il dettaglio.
Buon modellismo a tutti !!
Le immagini e le informazioni tecniche sono state tratte da wikipedia.