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Cavaliere Templare XIII Sec. - Andrea Terzolo

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Il soggetto è una semplice conversione del pezzo Romeo Models (cod RM54-41).
E’stata semplicemente sostituita la testa presente nel kit, con un po’ di stucco è stato ricostruito il collo protetto da una cotta di maglia ed è stato
posizionato un elmo pentolare della serie Pegaso.
Il pezzo, come di consueto, è stato pulito dalle linee di fusione, sono stati inseriti dei perni sotto i piedi e nelle braccia.
Dopo una mano di primer grigio si può finalmente iniziare il processo di pittura.
Ho incominciato a dipingere il corpo, senza montare il mantello;la parte interna di quest’ultimo va dipinta possibilmente prima del fissaggio onde evitare di creare zone inaccessibili al pennello.
Il pezzo è composto per un buon 75% del famigerato colore bianco, croce e delizia del soldatinaio.
Inutile ripetere di quanto ad acrilico questo colore sia molto difficile da trattare, se non correttamente controllato tende a creare grumi e ad essere poco coprente.
Per ottenere il bianco di questo soldatino ho creato una mescola di base composta da grigio confederato, ocra, nero e beige.
Ho poi adoperato nero, uniforme inglese, legno naturale per la pittura e la definizione delle ombre, beige, avorio e bianco per le luci.
Diverse velature di ocra hanno smorzato il contrasto tra luci e ombre e contribuiscono a uniformare il tutto.




La cotta di maglia è stata dipinta in acrilico, l'elmo è stato lucidato, ha subito un lavaggio con colori ad olio alchidici nero, marrone e verde.
Sono stati profilati i rivetti e gli spigoli in luce con argento tipografico.
Ad asciugatura ultimata una mano di smokeX-21 Tamiya completa l'opera.
Il soldatino è stato dipinto con la consueta tecnica della luce zenitale.




Il cavaliere templare è nell'atto di rifoderare la spada; sul ginocchio sinistro e sulla veste si vedono i segni dello scontro appena concluso.
Lo scudo è stato dipinto a in acrilico, adoperando una mascherina fatta con lo scotch Tamiya per il corretto posizionamento della croce patente rossa.
A questo punto sono state create a pennello sullo scudo diversi graffi e colpi ricevuti, che ne giustificano il suo posizionamento a terra.
Sullo scudo è stata dipinte la croce rossa, tipica dell'Ordine, e sono state evitate improbabili e alquanto discutibili combinazioni araldiche.
Era ben specificato nella regola dell'Ordine il divieto assoluto di qualsiasi forma di “vanità”, che avrebbe distinto i poveri cavalieri di Cristo dalla cavalleria secolare.
l'unico ordine monastico-cavalleresco che tollerava in alcuni casi l'araldica secolare era l'Ordine Teutonico, dove ad esempio il Gran Maestro aveva l'onore di portare l'araldica della casata inquartata alla croce dell'Ordine stesso.
Per questo motivo anche gli speroni e il pomo della spada sono stati dipinti in acciaio, elementi che per un cavaliere secolare sarebbero stati rigorosamente dorati a testimoniarne il rango.




Conclusioni
Un pezzo veramente intrigante che è possibile dipingere come qualsiasi ordine militare del XIII secolo o come cavaliere secolare, che si distingue per l'ottimo panneggio delle vesti e per la posa veramente accattivante.


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Commento di Giovanni Olivero [31/10/2024]:

Bellissimo lavoro Andrea, interessante anche la spiegazione storica... farò tesoro dei consigli sul colore bianco... dovrò trattarlo a brevissimo su un figurino da 120 mm della ditta Amati.
Complimenti ancora




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