Scultura
L’idea di scolpire questo soggetto è nata prendendo spunto da un quadro d’epoca in cui viene riportata l’immagine toccante del cavallo che si avvicina al proprio padrone ormai privo di vita, e con il muso e con il leggero tocco della zampa lo smuove delicatamente.

Per la scultura del cavallo sono partito da metà cavalli Historex divise poi in quarti.
Successivamente ho scelto i quarti che più si addicevano alla posa ed ho provveduto ad unirli in modo approssimativo.
Infine ho provveduto a scolpire la parte centrale del corpo per uniformare i quarti, il collo del cavallo, briglie e sella.

La scultura del lanciere ha richiesto particolare attenzione nella fase di impostazione del manichino, in modo tale da conferire la giusta rilassatezza di un corpo privo di vita.
Successivamente sono passato a scolpire l’anatomia, fase fondamentale per evitare successivi errori di volumi in fase di ricostruzione del panneggio.
Quest’ultima fase si è svolta come al solito scolpendo dal basso verso l’alto, cioè partendo dagli stivali, pantaloni e via salendo, facendo in modo tale che le pieghe dei vestiti seguano il movimento del corpo.

Colorazione
Per la colorazione ho fatto ricorso a colori acrilici della Andrea e della Vallejo, impiegando nella mescola di base un prodotto opacizzante della Tamiya utile a mantenere delle tonalità opache, smorzando la lucentezza degli acrilici.

Per la prima volta mi sono trovato a colorare un cavallo pomellato ed il lavoro si è presentato molto lungo.
Partendo da alcune foto di cavalli con questo tipo di manto si nota come le macchie solitamente siano più chiare rispetto al colore del mantello, ed inoltre tendono a disporsi in modo casuale e con forme diverse a seconda di dove compaiono.
Sono partito da una tonalità di manto grigio scuro cominciando a lavorare sulle lumeggiature (con avorio e bianco) ed ombreggiature (con grigio scuro e nero), simulando con leggere pennellate l’andamento del pelo del cavallo.
Successivamente ho realizzato le macchie con del grigio molto chiaro e con colore diluito in modo tale da lasciare delle zone con delle leggere velature.
Successivamente ogni singola macchia è stata lumeggiata ed ombreggiata allo stesso modo del manto uniformando il tutto.

In ultimo ho effettuato delle leggere velature su tutto il manto del cavallo con dell’inchiostro nero della citadel molto diluito con acqua.

Nota: questo articolo è stato originariamente pubblicato nel sito superEva non più attivo ora.

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